salvini di maio

“SALVINI PRENDE I GIRO I SARDI”: DI MAIO NON SI FIDA PIU’ DEL LEADER LEGHISTA E A CAGLIARI SI METTE A PICCONARE SALVINI: "CON I SELFIE NON RISOLVIAMO I PROBLEMI DEI PASTORI. IL SI' AL NUCLEARE? UN'ASSURDITA'" - L' INCUBO CHE AGITA I GRILLINI: ARRIVARE TERZI E SOTTO IL 20%, "LUIGINO" AMMETTE: "SE CI INDEBOLIAMO TROPPO, FANNO UN GOVERNO CON BERLUSCONI AL MINISTERO DELL'ECONOMIA" 

M.A. per il Messaggero

 

salvini di maio

«Salvini prende in giro i sardi, io no. Lui ha detto che risolveva la questione dei pastori in 48 ore, è passata una settimana e non ha risolto niente. Ci sono anche io tra i pastori ma non prendo in giro nessuno. Non recito».

 

Luigi Di Maio è dovuto arrivare, ma non voleva, a Cagliari per mettere la faccia sulla sconfitta annunciata alle regionali sarde e lo fa dando colpi a Salvini. Cercando di citare il meno possibile il suo nome.

 

Salvini non fa che ripetere in Sardegna: «La partita è tra me e Zedda». Come se Di Maio non esistesse, come se i 5Stelle fossero già spariti. Ma «se noi ci indeboliamo troppo - fa sapere Di Maio - finisce che Berlusconi diventerà il prossimo ministro dell' economia». Comincia a non fidarsi più dell' amico Matteo l' amico Luigi?

LUIGI DI MAIO E DAVIDE CASALEGGIO

Però esalta la Quota Cento leghista, mentre Salvini non fa mai la stessa cosa con il reddito di cittadinanza.

 

Questo suo blitz sardo è veloce ma non indolore. E mentre Salvini ha riempito le piazze, Di Maio si chiude nella sala di in albergo.

SALVINI IN SARDEGNA 1

 

E senza citare Matteo di lui parla quando dice: «Mi dicono: quello sta sempre in tivù e tu no, devi andarci di più. Ma a me non piace fare solo chiacchiere e fare continue promesse come fanno altri, io parlo solo delle cose che ho fatto». Ma eccolo Matteo: «Salvini è arrivato all' assurdità di dire sì al nucleare».

 

E ancora: «Noi non siamo gente che fa facili slogan sui pastori, siamo al loro fianco senza prenderli in giro. I selfie non servono a risolvere i problemi». Lo scippo del dossier latte da parte di Salvini non va proprio giù, insomma, al ministro dello Sviluppo.

salvini e di maio i meme sul no cinquestelle all autorizzazione a procedere per salvini

 

E Di Maio comincia a tratteggiare la strategia di opposizione allo strapotere di Salvini: lui chiacchiera, io faccio. E «perdiamo un po' di voti perché siamo persone serie e non gente che illude. Per stare sulla cresta dell' onda dei consensi, basta non fare niente così tutti parlano bene di te e ti osannano nei giornali e nelle tivù. Mentre noi abbiamo sempre la corrente contro». E sapete perché, chiede il leader 5Stelle? «Perché rompiamo il sistema e ce la vogliono fare pagare. Ma noi andiamo avanti».

 

salvini

Il grillismo come purismo rivoluzionario, mentre il salvinismo è una predicazione politica che fa comodo ai poteri vigenti. Il mood ormai è questo. E la difficoltà dell' attuale momento pentastellato la spiega per esempio il deputato di Olbia, Nando Marino, che vede nero sul voto in Sardegna («Se dal 40 per cento andiamo sotto il 20, bisogna ripartire da capo») e osserva riguardo al piano nazionale: «Il nostro problema è che ci stiamo incartando in discorsi politichesi».

 

SALVINI IN SARDEGNA

E un altro deputato, il siciliano Corrao, eletto in Sardegna: «Sono furioso, non ci si comporta così tra alleati. Salvini dice sempre che quo la lotta e tra lui e Zedda.

È un affronto insopportabile. Il coraggio non è l' accozzaglia come quella allestita in Sardegna da Salvini. Loro si nascondono nell' ammucchiata».

Di Maio: «Noi siamo solo in 60 candidati, mentre il centrodestra ne ha 1300. Ma loro hanno imbarcato di tutto, voltagabbana e impresentabili». Un grido dalla platea: «Ergastolo a Formigoni!!!!.

 

matteo salvini luigi di maio

Luigi non raccoglie, è più interessato ad avviare - subito dopo il probabile flop sardo - l' apertura di M5S ad alleanze civiche, sennò non toccheranno palla in nessuna altra regione. Sulla Sardegna, è sconfortato Di Maio («Comunque per la prima volta entreremo in consiglio regionale»).

E il candidato grillino, il mite Desogus, l' anti-divo che ha vinto le regionarie interne al movimento con appena 450 voti: «Se andiamo all' opposizione, li guarderemo mentre si picchiano per le poltrone». Applausi. Ma mestizia. E intorno, ma anche dentro alla sala della sconfitta in arrivo, c' è chi dice: «Dobbiamo riconoscere che il nostro candidato ha zero speranze di vincere. E' dura anche per Zedda ma la lotta è tra lui e Solinas. Votando M5S si fa un favore a Solinas: non sarebbe quindi più utile convogliare il nostro voto sul candidato del Pd?».

salvini

 

Ma questi sono gli iper-apocalittici.

Oora si è fatto tardi e Di Maio fila via dalle macerie che lunedì, a spoglio, ultimato, gli crolleranno addosso, mentre Salvini tornerà sull' isola a godersi un' altra vittoria su Luigi.

 

2. L’INCUBO DEI GRILLINI

Mario Ajello per il Messaggero

 

SALVINI IN SARDEGNA

La Sardegna è finita dentro un tunnel. La tensione sociale c' è, non si vede ancora una via d' uscita per la questione del latte e domenica si vota. E il doppio incubo dei grillini si chiama dimezzamento (dal 40 per cento delle politiche del 5 marzo al 20 o anche meno in questa tornata) e arrivare terzi, alle spalle di centrodestra e centrosinistra. Intanto Matteo Salvini è andato via dall' isola, dopo una trentina di comizi, in cui ha detto votate Lega e non ha girato con il candidato governatore suo e del centrodestra: Christian Solinas, giovane-vecchio ex cossighiano, straccione di Valmy, alle prese con qualche polemica sulla sua laurea.

Ieri Salvini ha concluso la campagna elettorale rassicurando sui pastori: «Normali misure di sicurezza da parte del Viminale».

Salvini Di Maio

Quindi domani i pastori non bloccheranno i seggi e la polizia non manganellerà nessuno? Il ministro ha detto loro: «Io garante della trattativa, ma non dovete fare casino».

E i pastori per ora si fidano e «oggi decidiamo come comportarci», dicono nei presidi di protesta del nuorese e del sassarese gli allevatori che sulla statale 131 per Oristano stamattina si riuniscono in assemblea. Intanto i questori sardi si sono riuniti per evitare problemi, la Digos è allertata, e sono arrivati sull' isola i rinforzi: due compagnie della Celere.

 

C' è allerta, ecco, qui in Sardegna.

Anche se Berlusconi, presenza fissa in questi giorni per non darla vinta («Se vinciamo, vince l' intero centrodestra, non solo lui») all' alleato Matteo, ieri sulla meravigliosa spiaggia cagliaritana del Poetto ha poeticamente deliziato i presenti recitando Dante («Guido, i' vorrei tu, Lapo ed io...») e ha brindato anzitempo sventolando una birra Ichnusa non filtrata al trionfo di Solinas. Il quale è senatore leghista del Partito sardo d' azione (eletto nel collegio Lombardia 4), vice presidente della commissione anti mafia, munito di una laurea, non riconosciuta dal ministero dell' Istruzione, presa nel 2006 al Leibniz business institute del New Mexico (gli avversari lo chiamano il Trota sardo) e alla fine dello scorso anno si è laureato in giurisprudenza all' università di Sassari.

 

Le previsioni dicono che Solinas e il centrodestra a trazione Salvini arrivano primi, secondo non di tanto il candidato del centrosinistra Massimo Zedda (apprezzato sindaco di Cagliari ma gravato dal pessimo governo del Pd in Sardegna) e poi i 5Stelle con il loro incubo della batosta d' oltremare. Tutto deciso? Chi può dirlo? Se una parte di quel 20% considerato in uscita dai 5Stelle invece di astenersi dovesse passare al centrosinistra - nel più tipico ritorno all' ovile di area Pd da parte dei voti dem finiti ai grillini in questi anni - la marcia leghista potrebbe avere qualche intoppo.

 

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI GIUSEPPE CONTE

Visto anche che Zedda, che ieri ha chiuso la campagna elettorale a Sassari e l' altra sera a Cagliari al comizio affollatissimo ha portato anche il padre che è un anziano dirigente del Pci al fianco di Napolitano nella dipartimento esteri di Botteghe Oscure, è personaggio insidioso.

 

Ma tutto fa pensare che un' altra regione è pronta a passare al centrodestra. Con questo effetto: Salvini uber alles, alleanza di governo ancora più squilibrata a svantaggio 5Stelle e altre tensioni tra i giallo-verdi. «Speriamo che M5S non perda troppo», dice il capo leghista ai suoi. E sa bene che, dopo l' eventuale batosta sarda, un M5S ancora più sfilacciato non farebbe gioco all' esecutivo.

 

Solinas è quello che ha portato nelle braccia di Salvini il glorioso Partito sardo d' azione che fu fondato da un grandissimo intellettuale e patriota sardo, Emilio Lussu. E fioccano i veleni su di lui: «Lussu andò nel carcere fascista per non svendere la sua dignità, Solinas ha svenduto il Psd' Az alla Lega per una poltrona da senatore e ora vorrebbe farlo per quella da governatore».

 

MATTEO SALVINI IN SARDEGNA

 

 

 

 

recessione di maio salvini

 

 

 

MATTEO SALVINI IN SARDEGNA

 

 

 

 

conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 28

 

 

conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 14

 

conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 10SALVINI INCONTRA I PASTORI SARDISALVINI E CENTINAIO INCONTRANO I PASTORI SARDIconferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 11

Ultimi Dagoreport

silvia toffanin francesca fialdini giorgia cardinaletti tommaso zorzi alessandro giuli pietro tatafiore barbara castorina

A LUME DI CANDELA - TOMMASINO ZORZI NON SARÀ OPINIONISTA AL “GRANDE FRATELLO”: NONOSTANTE LE SPINTE DI CASCHETTO, IL SUO NOME È STATO BOCCIATO – CI MANCAVA IL MINISTRO GIULI-VO IN VERSIONE OFFICIANTE: HA CELEBRATO IL MATRIMONIO DEL SUO CAPO UFFICIO STAMPA, PIERO TATAFIORE, CON BARBARA CASTORINA, TITOLARE DELL'AGENZIA VISVERBI CHE HA ASSISTITO IN PASSATO PROFESSIONALMENTE GIULI (AVRÀ RIFILATO UN ALTRO PIPPOZZO SUL “PENSIERO SOLARE”?) - BIANCA BERLINGUER E ILARIA D'AMICO (CHE LASCIA CASCHETTO) NELL'AGENZIA DI PRESTA - GIORGIA CARDINALETTI AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI - DOPO LA CHIUSURA DI TANGO, COSTAMAGNA OSPITE SU RETE 4 (NEL PROGRAMMA DOVE LAVORA IL SUO COMPAGNO) - LUI È UN POLITICO DI PRIMO PIANO, LEI È UNA BELLA GIORNALISTA. I DUE SONO STATI AMANTI E LUI HA FAVORITO LA SUA ASCESA. DURANTE UNA RECENTE INTERVISTA HANNO FATTO FINTA DI NON CONOSCERSI DANDOSI DEL LEI. DI CHI STIAMO PARLANDO?

luca zaia matteo salvini francesco acquaroli conte bonelli schlein fratoianni matteo ricci

DAGOREPORT - DALLA RIFORMA ELETTORALE AL RIMPASTO DI GOVERNO, IL FUTURO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È APPESO COME UN CACIOCAVALLO AL SUO PRIMO TEST CRUCIALE: LE REGIONALI – SCATENEREBBE UNO SCONQUASSO NELLA LITIGIOSA COALIZIONE DI GOVERNO SE FRATELLI D'ITALIA DOVESSE PERDERE LE MARCHE, DOVE LA RICONFERMA DEL MELONIANO ACQUAROLI E' INCERTA - A QUEL PUNTO, A NOVEMBRE, LA MELONA VORRÀ ASSOLUTAMENTE IMPORRE UN CANDIDATO ALLA FIAMMA NEL VENETO LEGHISTA - LA DUCETTA HA BEN RAGIONE DI PRETENDERLO: MALGRADO IL SUO 28-29%, ATTUALMENTE FDI GOVERNA SOLO IN TRE REGIONI: MARCHE, ABRUZZO E LAZIO - PER FARCELA, LA DUCETTA DOVRA' CONVINCERE LUCA ZAIA AD APPOGGIARE, COL 40% DI CONSENSI DI CUI GODE LA SUA LISTA, IL SUO CANDIDATO ALLA PRESIDENZA - NEL CASO IN CUI IL "DOGE" NON ACCETTI LA PROPOSTA, A QUEL PUNTO, GIÀ TAGLIATO FUORI DA SALVINI, LE AMBIZIONI DI ZAIA DI RICOPRIRE UN DOMANI LA PRESIDENZA DELL'ENI O MAGARI LA CARICA DI MINISTRO DOVRA' RIPORLE NEL CASSETTO DEI SOGNI...

stefano belingardi clusoni belen rodriguez

DAGOREPORT - LA ''FARFALLINA'' DI BELEN È TORNATA A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E POLEMICHE, PER LA "SCIO-GIRL" ARGENTINA È ARRIVATO UN NUOVO E AITANTE  BELLIMBUSTO - LUI È STEFANO BELINGARDI CLUSONI, ARCHITETTO MILANESE CHE, CON IL SUO STUDIO "BE.ST", NEGLI ULTIMI ANNI HA RIDISEGNATO LO SKYLINE DELLA CITTÀ MENEGHINA - GALEOTTO UN LOCALE IN SARDEGNA, DOVE I DUE SONO STATI PIZZICATI A BACIARSI CON PASSIONE, INCURANTI DEGLI SGUARDI INDISCRETI - A CONFERMARE LA LIASON È LA STESSA BELEN CON UN CAROSELLO DI FOTO SU INSTAGRAM SULLE SUE "HERMOSAS VACACIONES” -DALLO SCAZZO CON IL BENZINAIO ALLE PATATINE LANCIATE IN UN LOCALE: L’ESTATE IRREQUIETA DELL'EX DI CORONA E DE MARTINO - VIDEO

stefano de martino striscia la notizia antonio ricci gerry scotti la ruota della fortuna pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PIER SILVIO, QUESTA VOLTA, HA VINTO. PIAZZARE LA “RUOTA DELLA FORTUNA” NEL VUOTO PNEUMATICO DELLA PROGRAMMAZIONE ESTIVA, È STATA UNA MOSSA SCALTRA ALL’INSEGNA DI UN SOLO IMPERATIVO: FIDELIZZARE IL PUBBLICO DEI TELE-MORENTI - L’OPERAZIONE È RIUSCITA, IL PAZIENTE È ANCORA IN VITA, MA È SOLO IL PRIMO ROUND DI UNA GUERRA ANCORA MOLTO LUNGA: GIÀ IN SOVRAPPOSIZIONE, IERI SERA, “AFFARI TUOI” ERA LEGGERMENTE IN VANTAGGIO SUL PROGRAMMA DI GERRY SCOTTI, E LA SCELTA DI FAR RIPARTIRE LA TRASMISSIONE DI DE MARTINO DI MARTEDÌ, ANZICHE' DI LUNEDI', HA LASCIATO INTERDETTI GLI ADDETTI AI PALINSESTI - COMUNQUE VADA IL DUELLO NEI PROSSIMI DUE MESI, “PIER DUDI”, ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, ERA STATO CATEGORICO: "'STRISCIA LA NOTIZIA' INIZIERÀ A NOVEMBRE. ANCHE SE CIÒ CHE VA IN ONDA, E NON SARÀ COSÌ, DOVESSE FARE UN TRILIONE DI ASCOLTI" - GLI ESORDI CON MARIA DE FILIPPI, IL FLOP ALL'''ISOLA DEI FAMOSI'' CONDOTTA DALLA MARCUZZI, PRESTA CHE LO SBOLOGNA E LA RISCOSSA CON CASCHETTO (E TANTI ''PACCHI'' A MO' DI CULO): L'IRRESISTIBILE ASCESA DI STEFANO DE MARTINO, ALFIERE DI RAI-MELONI, CHE SOGNA IL FESTIVAL DI SANREMO - VIDEO

vladimir putin kim jong un xi jinping donald trump

DAGOREPORT – L’UNICO RISULTATO REALE OTTENUTO DA TRUMP NEI PRIMI 8 MESI DEL SUO SECONDO MANDATO È STATO RIABILITARE PUTIN: APPLAUDENDOLO IN ALASKA, HA RILEGITTIMATO LA MALCONCIA RUSSIA COME POTENZA MONDIALE, RAFFORZANDO LA FIGURA DEL “MACELLAIO DI MOSCA” (COPYRIGHT BIDEN) - DOPO TANTO PENARE E PROMESSE SCRITTE SULLA SABBIA, TRUMP SPERAVA DI OTTENERE ALMENO UNA TREGUA AEREA SULL’UCRAINA. E INVECE “MAD VLAD” HA FATTO SPALLUCCE E, TUTTO GAUDENTE, SI E' SCAPICOLLATO IN CINA ALLA CORTE DEL SUO VERO PADRONE, XI JINPING  – DISPIACE PER TRAVAGLIO MA LA RUSSIA NON HA ANCORA VINTO LA GUERRA: L’AVANZATA IN UCRAINA È SOLO PROPAGANDA. TRANNE DUE REGIONI E QUALCHE VILLAGGIO CONQUISTATO IN DONBASS, IN REALTÀ IL FRONTE È IMMOBILE DA MESI (A MOSCA NON BASTANO LE TRUPPE NORDCOREANE, ORA E' COSTRETTA A RECLUTARE IN PATRIA, DOPO I GALEOTTI, ANCHE LE DONNE IN CARCERE) – LA PRESSIONE SU PUTIN DEL MEDIATORE ERDOGAN E DI MODI PER UNA TREGUA IN UCRAINA - IL LEADER INDIANO, INCAZZATO CON “MAD VLAD” CHE LODA E IMBRODA XI E GLI FA FARE LA FIGURA DELL’AMICO SFIGATO, FA PRESENTE CHE L'ALLEANZA DELLO SCO E' SOLO ''TATTICA MA NON STRATEGICA'. MA UN DOMANI CHISSA'... 

trump meloni minzolini il giornale

DAGOREPORT - AVVISATE LA “TRUMPETTA” MELONI: L’ATTACCO PIÙ FEROCE AL BULLO DELLA CASA BIANCA LO SFERRA “IL GIORNALE” DIRETTO DAL SUO BIOGRAFO, ALESSANDRO SALLUSTI – L’ARTICOLO LO FIRMA QUEL VECCHIO VOLPONE DI MINZOLINI: “TRUMP HA SOSTITUITO IL CEMENTO DEI VALORI DI LIBERTÀ E DI DEMOCRAZIA CON IL DENARO, IL BIECO INTERESSE, LOGORANDO L'UNITÀ IDEALE DI QUESTA PARTE DEL MONDO” – “UNA TRAGEDIA PER CHI CREDE ANCORA NELL'OCCIDENTE. SOLO L'UNITÀ EUROPEA, LA DISPONIBILITÀ DELLE DEMOCRAZIE DEL VECCHIO CONTINENTE AD ASSUMERSI RESPONSABILITÀ MAGGIORI RISPETTO AL PASSATO, PUÒ FAR APRIRE GLI OCCHI ALL'ALLEATO” - L'ESATTO CONTRARIO DI QUELLO CHE VUOLE LA "PON PON GIRL" ITALIANA DI TRUMP, STRENUAMENTE CONTRARIA AI “VOLENTEROSI" (QUANTO DURERA' LA PRESENZA DELLA FIRMA DI MINZO SU "IL GIORNALE"?)