matteo salvini piantedosi giorgia meloni

SALVINI HA TIRATO FUORI GLI ARTIGLI! - ASSOLTO NEL PROCESSO OPEN ARMS, IL LEGHISTA VUOLE TORNARE AL MINISTERO DELL’INTERNO PER CAVALCARE IL DOSSIER IMMIGRAZIONE E RISALIRE NEI SONDAGGI - PER FARLO, DEVE CONVINCERE GIORGIA MELONI A SPOSTARE PIANTEDOSI AL DIS (L’INCARICO DI ELISABETTA BELLONI SCADE TRA POCHI MESI) - LA DUCETTA NON CI PENSA PROPRIO: AVERE SALVINI AL VIMINALE VUOL DIRE REGALARGLI VISIBILITA’ SUL TEMA CHIAVE DELLE MIGRAZIONI SU CUI IL GOVERNO HA INVESTITO FACCIA E SOLDI CON I CENTRI IN ALBANIA - TRA L’ALTRO IL DESTINO DEI CPR E’ SUB IUDICE: SUL LORO UTILIZZO E SULLA DEFINIZIONE DI “PAESI SICURI” DI PROVENIENZA DEI DISGRAZIATI CHE LÌ DOVREBBERO ESSERE PORTATI PENDE UNA DECISIONE DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UE, ATTESA PER LA PRIMAVERA…

Estratto dell’articolo di Giulia Merlo per https://www.editorialedomani.it

 

Nonostante sia ancora in visita ufficiale all’estero – prima in Lapponia e poi in Lituania in visita al nostro contingente militare – la premier Giorgia Meloni è inseguita dal ribollire della politica interna in Italia. Se l’assoluzione nel processo Open Arms di Matteo Salvini le ha risparmiato la difesa d’ufficio contro i giudici, l’effetto opposto è stato di rinfocolare le ambizioni del vicepremier.

 

matteo salvini giorgia meloni matteo piantedosi 3

[…] Salvini ha esplicitato il suo desiderio di tornare al Viminale, ora che su di lui non pende più la spada di Damocle dell’inchiesta. Il leader leghista gioca coi giri di parole, ma il messaggio è chiaro: «Occuparsi della sicurezza è qualcosa di bello» e «se qualcuno in passato poteva dire “Salvini non può andare agli Interni perché c'è un processo in corso sulla sua condotta da ministro”, adesso questo alibi non c'è più». Infine si è anche sbilanciato: «Sto bene dove sto», ma «poi parlerò con Giorgia e con Matteo» Piantedosi, attuale ministro e suo ex braccio destro proprio nel governo giallo-verde che approvò la stretta sui migranti con i decreti sicurezza.

 

matteo salvini giorgia meloni matteo piantedosi 2

Che quella di Salvini sia più che un’ambizione ma un vero e proprio progetto politico, a Meloni è subito risultato chiaro. Secondo fonti di governo, il leghista vorrebbe convincere la premier a spostare Piantedosi al Dis, il dipartimento per le informazioni di sicurezza oggi diretto da Elisabetta Belloni e in scadenza tra pochi mesi. Del resto, sarebbe la tesi di Salvini, Piantedosi era già stato preso in considerazione per quel ruolo di prestigio e così Meloni guadagnerebbe anche un ministro in più per FdI, da collocare ai Trasporti.

 

piantedosi salvini meloni

[…] ma da FdI si conferma che nella testa della premier l’ipotesi non sia nemmeno presa in considerazione. Infatti, a chi le ha posto la domanda durante la conferenza stampa in Finlandia ha risposto con un lapidario «sia io che Salvini siamo contenti del lavoro che svolge l'ottimo ministro dell'Interno» Piantedosi. Del resto, la premier non vuole sentire parlare né di rimpasti che la costringerebbero a una difficile interlocuzione con il Quirinale (che per primo aveva posto il veto sulla nomina di Salvini al Viminale al momento della formazione del governo) né di valzer ai ministeri […] Adesso l’obiettivo è […] rimettere a fuoco gli obiettivi del governo […]

matteo salvini giorgia meloni matteo piantedosi 1

 

I CPR IN ALBANIA

[…] i fatti che hanno prodotto l’indagine a carico di Salvini sono più che superati. Ora le navi Ong non vengono più bloccate in mare, ma al massimo dirottate verso altri porti: una forma di disincentivo che le organizzazioni umanitarie denunciano, ma che evita cortocircuiti come quello del caso Open Arms.

 

piantedosi salvini meloni tajani

Al centro dell’agenda del governo, infatti, c’è la vera scommessa di Meloni in materia di gestione migratoria: i centri per i rimpatri in Albania, oggi vuoti e oggetto di vari pronunciamenti giudiziari da parte dei giudici italiani. Sul loro utilizzo e sulla definizione di “paesi sicuri” di provenienza dei migranti che lì dovrebbero essere portati pende una decisione della Corte di giustizia dell’Ue, attesa per la primavera.

 

Intanto, però, Meloni è decisa a difendere la sua scommessa: lo ha ripetuto sia ad Atreju che alla Camera, «i centri in Albania funzioneranno». […] La speranza del governo italiano, infatti, è che «le regole del nuovo Patto europeo sulle migrazioni e l'asilo aiutino ad affrontare il problema», ha detto Meloni, ma «devono esserci risposte migliori sui rimpatri».

MATTEO PIANTEDOSI MATTEO SALVINI

 

Entro marzo dovrebbero venire approvate nuove norme sui Paesi sicuri (la questione che ha indotto i giudici italiani a non convalidare i trattenimenti in Albania) e l'esplorazione delle cosiddette «soluzioni innovative», ovvero i modello dei centri in Paesi terzi. […] In realtà, la strada sul fronte giuridico appare tutt’altro che spianata.

 

matteo salvini giorgia meloni matteo piantedosi 2

Meloni ha infatti fatto propria una sentenza della Cassazione, che in realtà ha dato torto al governo perché ha stabilito – in linea con quanto fatto dal tribunale di Roma – che i giudici possono disapplicare in via incidentale il decreto ministeriale contenente la lista dei Paesi sicuri. La premier ha però enfatizzato la seconda parte della sentenza che, secondo lei, «ha sostanzialmente dato ragione al governo italiano sul fatto che è diritto dei governi stabilire quale sia la lista dei Paesi sicuri, mentre i giudici possono entrare nel singolo caso rispetto al paese sicuro ma non disapplicare in toto». Sfumature giuridiche, che tuttavia lasciano inalterata l’attesa per la pronuncia dei giudici europei.

MATTEO PIANTEDOSI MATTEO SALVINI

 

[…] questa è la grande scommessa politica di Meloni, che non tollera interferenze. Men che meno dal leader della Lega, nonostante lui abbia già dimostrato di voler tornare ad occuparsi di migranti. Anche per questo un suo ritorno al Viminale è considerato fantascienza […] significherebbe regalare al leghista spazio nella lotta all’immigrazione, capitalizzando i frutti del lavoro altrui in questi anni.

Ultimi Dagoreport

roberto cerreto

DAGOREPORT – MA GUARDA CHE COINCIDENZA! ROBERTO CERRETO, IL CONSIGLIERE PARLAMENTARE FINITO SOTTO INCHIESTA DISCIPLINARE (ANCORA IN CORSO) CON L’ACCUSA DI ESSERE L’AUTORE DI ANONIME E CALUNNIOSE LETTERE PER BRUCIARE ALTRI PRETENDENTI AL RUOLO DI VICESEGRETARI DELLA CAMERA, DAL 2022 RICOPRE ANCHE IL RUOLO DI CONSIGLIERE DEL CDA DELL’UNIVERSITÀ CATTOLICA – BENE: COME MAI IL VISPO CERRETO NON HA MAI MANIFESTATO, O QUANTO MENO INFORMATO, IL RETTORE DELL’ISTITUTO DEL VATICANO, ELENA BECCALLI, DI ESSERE PORTATORE DI INTERESSE SU UNA VICENDA GIUDIZIARIA CHE RIGUARDAVA LA SUA COMPAGNA, CHE HA CREATO QUALCHE IMBARAZZO ALL’UNIVERSITA’ CATTOLICA? AH, SAPERLO…

corte dei conti sergio mattarella giorgia meloni nicola gratteri matteo salvini elly schlein giuseppe conte guido carlino

DAGOREPORT - CHI SONO I VERI OPPOSITORI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI? L'AMMUCCHIATA SCHLEIN-CONTE? I MISSILI DI RENZI, "BAGNATI" PER LE SPACCONATE DEL PASSATO? QUEL SINDACATO DI PENSIONATI DI LANDINI? L’”ODIO E VIOLENZA” DI IMMAGINARI SINISTRELLI? I QUOTIDIANI DE SINISTRA? LA7? - CERTO, UN FATTO CHE DESTABILIZZA LA STATISTA DI COLLE OPPIO È LA VANNACCIZZAZIONE DI MATTEO SALVINI. MA IL VERO OPPOSITORE ALL'AUTORITARISMO DEL GOVERNO MELONI È IL COSIDDETTO DEEP STATE (QUIRINALE, MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, RAGIONERIA GENERALE, MILITARI, ETC) – LO SCONTRO CON GLI APPARATI ADDETTI AL CONTROLLO E ALLA VIGILANZA DEGLI ATTI DELL'ESECUTIVO VA AVANTI DA TRE ANNI: DAI RILIEVI CONTABILI DELLA CORTE DEI CONTI SULLE SPESE DEL PNRR AL PONTE SULLO STRETTO, ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO CHE E' RIUSCITA A COMPATTARE TUTTE LE CORRENTI DELLA MAGISTRATURA - PURTROPPO LA DUCETTA E' NATA ALLA GARBATELLA E NON IN AMERICA, DOVE LA DEMOCRAZIA PERMETTE DI ELEGGERE UN TIRANNO CHE FA FUORI TUTTI COLORO CHE OSANO CONTRADDIRLO...

rafael - palantir

DAGOREPORT - L’ENNESIMA PROVA CHE LA TECNOLOGIA SIA OGGI UN‘ARMA ASSOLUTA SI CHIAMA ‘’RAFAEL ADVANCED DEFENSE’’ - E’ UNA DELLE TRE MAGGIORI AZIENDE ISRAELIANE NEL SETTORE DELLA DIFESA, CHE HA CONTRIBUITO AL SISTEMA DI DIFESA AEREA IRON DOME - GRAZIE AL SUCCESSO DELL’ULTIMA ARMA LASER, IRON BEAM 450, CAPACE DI INTERCETTARE E ABBATTERE DRONI, RAFAEL HA CONQUISTATO I MERCATI DEGLI STATI UNITI, EUROPA, ASIA, MEDIO ORIENTE, AMERICA LATINA E AFRICA - OTTIMI SONO I RAPPORTI CON LA PALANTIR DI PETER THIEL, “ANIMA NERA” DI TRUMP E DELLA TECNO-DESTRA USA, GRAZIE A UN SISTEMA DI INTERCETTAZIONI RAFAEL CHE FA A MENO DI INOCULARE SPYWARE NEL TELEFONINO, SOSTITUENDOLO CON UN LASER - IN CAMBIO DELLA TECNOLOGIA RAFAEL, THIEL AVREBBE PRESO A CUORE IL TRACOLLO ECONOMICO ISRAELIANO, PER GLI ALTISSIMI COSTI DELLA GUERRA A GAZA, RACCOGLIENDO MILIONI DI DOLLARI NEGLI STATI UNITI PER FINANZIARE IL GOVERNO DI NETANYAHU - CHE COMBINA LA RAFAEL NEL PORTO DI RAVENNA - DRONI RAFAEL: COME LA STRAGE DI GAZA DIVENTA UNO SPOT PROMOZIONALE VIDEO

elly schlein giorgia meloni marche matteo ricci acquaroli

DAGOREPORT - SOTTO L’ALA DEL MASOCHISMO-HARD, IL PD DI ELLY AFFRONTA DOMENICA L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLE MARCHE - UN VOTO CHE VEDE IL MELONISSIMO FRANCESCO ACQUAROLI CONTRO UN BIG RIFORMISTA DEL PD, MATTEO RICCI, CHE I SONDAGGI DANNO IN SVANTAGGIO DI UNA MANCIATA DI PUNTI - MOLTO DIPENDERÀ DALL’ASTENSIONE, MALATTIA CHE HA CONTAGIATO UNA BELLA MAGGIORANZA DI ELETTORI DI CENTROSINISTRA, CHE NE HANNO PIENE LE SCATOLE DELLE ZUFFE E SCISSIONI E RIVALITÀ DA COMARI DI COLORO CHE DOVREBBERO DAR VITA A UN’ALTERNATIVA SALDA E UNITA ALL’ARMATA BRANCA-MELONI - PERDERE LE MARCHE PER LA DUCETTA SAREBBE UNO SCHIAFFO TALE CHE L'UNICA ''RICOMPENSA" SAREBBE IL CANDIDATO DI FDI ALLA REGIONE VENETO, DOVE LA LISTA DI LUCA ZAIA, CHE ALLE REGIONALI 2020 INCASSÒ IL 42% DEI VOTI, E' DIVENTATA UNA VARIABILE CHE NE' MELONI NE' SALVINI RIESCONO PIÙ A CONTROLLARE...

almasri carlo nordio alfredo mantovano matteo piantedosi

CASO ALMASRI: I MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI HANNO RACCONTATO SOLO MENZOGNE AL PARLAMENTO – NON SERVE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER CAPIRLO, BASTA LEGGERE I LORO INTERVENTI ALLA CAMERA - 5 FEBBRAIO 2025, NORDIO: ‘’IL MANDATO D'ARRESTO DELLA CORTE DELL'AJA NEI CONFRONTI DI ALMASRI ERA NULLO: È ARRIVATO IN LINGUA INGLESE SENZA ESSERE TRADOTTO E CON VARI ALLEGATI IN LINGUA ARABA, CON UNA SERIE DI CRITICITÀ CHE AVREBBERO RESO IMPOSSIBILE L'IMMEDIATA ADESIONE DEL MINISTERO ALLA RICHIESTA ARRIVATA DALLA CORTE D'APPELLO DI ROMA’’ - 7 AGOSTO 2025: IL GOVERNO INGRANA UNA CLAMOROSA MARCIA INDIETRO CHE SMENTISCE NORDIO E PIANTEDOSI, LEGITTIMANDO L'ILLICEITÀ DEI LORO ATTI: '’AGITO A DIFESA DELL'INTERESSE DELLO STATO” - DEL RESTO, SECONDO QUANTO SI LEGGE DALLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE DEI GIUDICI, "APPARE VEROSIMILE CHE L'EFFETTIVA E INESPRESSA MOTIVAZIONE DEGLI ATTI E DELLE CONDOTTE TENUTE" DA NORDIO, PIANTEDOSI E MANTOVANO SIANO LEGATE ALLE "PREOCCUPAZIONI PALESATE" DAL DIRETTORE DELL'AISE CARAVELLI SU "POSSIBILI RITORSIONI PER I CITTADINI E GLI INTERESSI ITALIANI IN LIBIA" - IL VOTO DELLA GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE DELLA CAMERA È PREVISTO PER IL 30 SETTEMBRE…