gennaro sangiuliano

IN CHE MANI SIAMO – IL MINISTRO DELLA CULTURA (PER MANCANZA DI PROVE), GENNARO SANGIULIANO, ANNUNCIA: "CHIEDERÒ ALLA RAI DI FARE UNA FICTION SULLA VITA DI ORIANA FALLACI”. IL CIUCCIO DELLA MELONI SI È DIMENTICATO CHE C’È GIÀ STATA: ERA IL 2015, LA SERIE SI CHIAMAVA “L’ORIANA”, CON VITTORIA PUCCINI. PERALTRO, “GENNY” LAVORAVA GIÀ IN RAI –  IL RAGLIO DEL CIUCCIO CONTINUA: "BASTA CON I FONDI DATI SOLO AI FILM DI SINISTRA". AVVISATELO CHE DAL 2016 E' IN VIGORE IL TAX CREDIT - MA IL COLMO DELL'ASINAGGINE ARRIVA QUANDO INVOCA UN FILM SU PIRANDELLO PROPRIO QUANDO NELLE SALE IL FILM CHE STA INCASSANDO DI PIU' E' "LA STRANEZZA" CON TONI SERVILLO NEI PANNI DI PIRANDELLO...

 

1. DAGONOTA

Mandiamo il ministro Sangiuliano a studiare prima di parlare!

Dal 2016, con la legge Franceschini, oltre il 92 per cento dell’intero Fondo cinema (quasi 2 mld di euro in 7 anni) e’ dedicato al Tax credit per la produzione ed e’ speso per incentivi e benefici riconosciuti in modo automatico indipendentemente dal contenuto o dal produttore.

 

gennaro sangiuliano 4

Basta essere un soggetto che produce cinema per avere il beneficio che si matura automaticamente ed e’ utilizzato autonomamente dal produttore senza passare dal Ministero. 

 

La restante esigua parte del fondo e’ dedicata ad attività’ di nicchia, come le cosiddette opere difficili o per i giovani autori che nulla hanno a che vedere con la destra o la sinistra e che sono residuali rispetto ai benefici fiscali.

 

2. GENNARO SANGIULIANO, LA GAFFE: “BASTA CON I FONDI SOLO AI FILM DI SINISTRA. LA RAI FACCIA UNA FICTION SU ORIANA FALLACI”. MA LA SERIE TV C’È GIÀ STATA

Estratto dell’articolo di Giuseppe Candela per www.ilfattoquotidiano.it

 

Gaffe per Gennaro Sangiuliano. “Basta con i fondi dati solo ai film di sinistra. Chiederò alla Rai di fare una fiction sulla vita di Indro Montanelli e su quella di Oriana Fallaci“, ha dichiarato il ministro della Cultura in un’intervista rilasciata a “Il Giornale“. Lo scivolone dell’ex direttore del Tg2 è stato subito rilanciato sui social, proprio il servizio pubblico ha realizzato una miniserie dedicata alla giornalista e scrittrice fiorentina.

gennaro sangiuliano giorgia meloni

 

“L’Oriana”, questo il titolo, è stata trasmessa su Rai1 nel 2015, il 16 e 17 febbraio. Protagonista Vittoria Puccini, alla regia Marco Turco. Prodotto disponibile ancora su RaiPlay, dove sono si trovano con facilità numerosi contenuti anche su Indro Montanelli. […]

 

3. «BASTA CON I FONDI DATI SOLO AI FILM DI SINISTRA LA RAI FACCIA UNA FICTION SU MONTANELLI E FALLACI»

Francesco Maria Del Vigo per “il Giornale”

vittoria puccini l'oriana 2

 

Egemonia culturale della sinistra, prezzo dei musei, attacchi degli estremisti ecologisti alle opere d'arte, fondi per i film, Sgarbi e pure Morgan. Gennaro Sangiuliano, ex direttore del Tg2, saggista, professore universitario e neo ministro della Cultura, parla a 360 gradi e parte in quarta, contro ogni luogo comune: «Chiederò alla Rai di fare una fiction sulla vita di Indro Montanelli e di Oriana Fallaci». Una scossa al polveroso mondo dell'intellighenzia nostrana, nel nome del pluralismo.

gennaro sangiuliano 5

 

Ministro, quali saranno le sue prime mosse?

«Innanzitutto spendere bene i fondi del Pnrr, che è una grande occasione. In capo alla cultura ci sono circa sei miliardi da utilizzare con onestà, efficienza e rapidità. In questo momento difficile la cultura può essere benzina nel motore dell'economia del Paese.

 

E poi c'è bisogno di una riappropriazione del senso di identità nazionale. Gli italiani devono avere consapevolezza della loro grande storia: il mondo greco-romano, il Rinascimento, l'Umanesimo e anche un Novecento importante».

 

Dal dopoguerra in poi, però, la cultura italiana è stata considerata ad appannaggio della sinistra, come mai?

vittoria puccini l'oriana 3

«È stata la cosiddetta egemonia gramsciana della cultura. Mentre la Democrazia Cristiana occupava banche, consorzi agrari e altri centri di potere, l'allora Partito Comunista, cominciando ad arruolare i cosiddetti intellettuali gentiliani, pensò bene di conquistare il mondo culturale attraverso le università, le accademie e soprattutto le redazioni dei giornali».

 

Ma c'è anche una colpa della destra nel non aver saputo valorizzare il proprio patrimonio intellettuale?

«Un pensiero di destra, forte e autorevole, c'è sempre stato. Se vogliamo fermarci al Novecento, basta ricordare Pirandello, D'Annunzio, Longanesi, Prezzolini, tutta l'esperienza della Voce, L'Acerba, ovviamente Giovanni Gentile e lo stesso Benedetto Croce, che possiamo ascrivere al campo conservatore. Ma la sinistra ha voluto nascondere l'esistenza di questo pensiero. Basti pensare che negli anni '60 le opere di Croce non venivano ristampate perché era ritenuto troppo conservatore rispetto a quella che era la vulgata dell'epoca».

vittoria puccini l'oriana.

 

Nel corso degli anni il ministero della Cultura è stato accusato di aver foraggiato con i propri fondi film molto orientati a sinistra. Lei come intende comportarsi?

«L'erogazione di questi fondi è stata assolutamente unilaterale: si finanziavano film che fossero coerenti con una certa narrazione culturale della società italiana, della nazione e del mondo. Io, invece, voglio una cultura plurale.

 

Come dice Marcello Veneziani bisogna rompere la cappa. Tutti devono avere pari dignità di esprimersi: non voglio sostituire a un'egemonia di sinistra un'egemonia di destra con un'operazione sostitutiva, ma voglio aggiungere. Se qualcuno vuole fare un film su D'Annunzio o su Pirandello, deve poterlo fare liberamente».

gennaro sangiuliano 1

 

È una piccola rivoluzione

«Non solo. Io chiederò alla Rai di fare una fiction sulla vita di Indro Montanelli e su quella di Oriana Fallaci. Penso che sia giusto raccontare la nascita del Giornale, quando c'era la deriva di sinistra del Corriere della Sera e Montanelli decise di andarsene insieme a Bettiza, Dan Segre e tutte le grandi firme che si aggregarono attorno al suo quotidiano, che divenne come la Voce di Prezzolini nel primo Novecento».

 

Parliamo della polemica sulla gratuità dei biglietti per i musei.

vittoria puccini l'oriana

«In Italia diamo il museo gratuito ai minorenni, facciamo pagare due euro dai 18 ai 25 anni e offriamo una domenica al mese gratis per tutti. Già facciamo molto, più di altri Paesi. Per capirci: il Moma di New York costa 25 dollari. Al miliardario californiano che arriva a Positano col panfilo vogliamo far pagare meno di 17,50 euro per visitare Pompei? Poi, al di là delle giuste scontistiche, rendendo gratuiti i musei si deprezza lo stesso valore delle strutture, passa il concetto psicologico che valgano poco. Non è così».

toni servillo ficarra e picone la stranezza.

 

Quali sono per lei le strutture che funzionano meglio?

«Per mia esperienza personale, funzionano molto bene il parco archeologico di Pompei, il museo archeologico nazionale di Napoli, la Galleria Borghese a Roma e le Gallerie dell'Accademia a Venezia. La media dei musei italiani è su uno standard europeo, certo si può fare di più e bisogna far muovere tutta l'economia collaterale ai musei. Il sistema museale e la cultura del nostro Paese possono diventare un moltiplicatore di Pil.

gennaro sangiuliano 3

Bisogna attrezzare servizi correlati che funzionino bene».

 

Quindi è una fake news che con la cultura non si fanno soldi?

«Con la cultura si possono fare tantissimi soldi. Sono stato al Palazzo reale di Napoli e il direttore mi ha detto che sono sommersi di richieste di società private che vogliono organizzare eventi all'interno della struttura. Ovviamente non tutti possono farlo e servono ampie garanzie, ma è una strada da percorrere».

 

 

oriana fallaci

Però il patrimonio culturale italiano, che è unico al mondo, spesso non viene messo adeguatamente a reddito. Lei cosa intende fare?

«Dobbiamo pensare anche all'ipotesi di costruire nuovi musei o far sì che i nostri grandi musei possano creare delle loro appendici, nella stessa città oppure anche in altre. Perché c'è tanto materiale di grandissimo valore che si trova nei depositi e va reso disponibile e messo a profitto».

 

A proposito dell'esposizione delle opere. Si moltiplicano gli attacchi degli estremisti ecologisti nei musei...

«Vandalismo insensato e anche contraddittorio. Perché tutelare l'ambiente non significa tutelare solo la natura, ma anche la bellezza che l'umanità ha prodotto in millennit di storia. Per fortuna l'assalto al quadro di Van Gogh non ha causato danni, ma ovviamente tutto questo ci costringe ad alzare i livelli di protezione: quindi diventerà più difficile e più oneroso organizzare una mostra e questo rischia di riflettersi anche sui costi».

 

gennaro sangiuliano 2

Domanda di rito: come va col sottosegretario Sgarbi?

«Con Sgarbi siamo amici da trent' anni e non abbiamo mai litigato. Non credo che ci sarà alcun problema con lui».

 

E il caso Morgan?

«Per fare il direttore del dipartimento di un ministero, ci vogliono dei titoli ben comprovati, esistono dei meccanismi concorsuali, ci sono dei pre-requisiti che bisogna avere e non so se Morgan li ha. Ma, per il resto, per fare il consulente all'ambito musicale, tutto è possibile».

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – OH, NO: VUOI VEDERE CHE ABBIAMO DI NUOVO SOPRAVVALUTATO TAJANI? PENSAVAMO CHE IL SUSSULTO SULLO IUS SCHOLAE FOSSE LO SLANCIO DI UN LEADER, PER QUANTO AL SEMOLINO, PRONTO A METTERCI LA FACCIA PER UNA BATTAGLIA DEL SUO PARTITO. E INVECE NO: NEI PALAZZI ROMANI SI MORMORA CHE DIETRO LE SUE DICHIARAZIONI (OSTILI ALLA LEGA) CI FOSSE LA ZAMPETTA DI GIORGIA MELONI, IMPEGNATA A SEMINARE ZIZZANIA NELLA LEGA DI SALVINI, ORMAI VANNACCIZZATA, CHE VEDE LO IUS SCHOLAE COME LA KRYPTONITE – UN "PIZZINO" PER GLI SCOMODI ALLEATI DEL CARROCCIO: NON TIRATE TROPPO LA CORDA - E IL "MAGO OTELMA" DI FROSINONE, TRAVESTITO DA MINISTRO, HA LANCIATO IL SASSO E POI NASCOSTO LA MANO...

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...