dataroom milena gabanelli societa consulenza private sanita pubblica

LA SANITÀ PUBBLICA? È APPALTATA A SOCIETÀ PRIVATE – “MI-JENA” GABANELLI SVELA IL FIUME DI MILIONI CHE LO STATO SPENDE PER PAGARE LE SOCIETÀ DI CONSULENZA CHE DOVREBBERO “SOLO” AIUTARE LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE MA, IN REALTÀ, MUOVONO LE FILA DELL'INTERA MACCHINA DECIDENDO LA POLITICA SANITARIA – LA CORTE DEI CONTI CHIEDE, GIUSTAMENTE, PERCHÉ PAGARE LE SOCIETÀ PRIVATE QUANDO, PER AIUTARE LE REGIONI, CI SONO I TECNICI STIPENDIATI DALLO STATO DELL’AGENAS? - VIDEO

 

DATAROOM DI MILENA GABANELLI - SANITA PUBBLICA E SOCIETA PRIVATE

 

Estratto dell’articolo di Milena Gabanelli e Simona Ravizza per il “Corriere della Sera”

 

societa di consulenza e servizio sanitario pubblico dataroom 1

Partiamo da un dato incontrovertibile: uno Stato per gestire le sue risorse nell’interesse dei cittadini deve disporre di personale qualificato in grado di valutare le necessità, analizzare i mutamenti in corso, prendere decisioni conseguenti e assumersene la responsabilità. Da una quindicina d’anni questi compiti vengono sempre più spesso esternalizzati.

 

milena gabanelli - pagelle degli ospedali in italia

Prendiamo la politica sanitaria: dopo mesi di lettura di documenti, gare di appalto, accordi quadro e raccolta di informazioni da fonti qualificate, si scopre che a muovere le fila dell’intera macchina sono i big della consulenza globale.

 

Il ricorso al loro supporto dovrebbe essere straordinario e circoscritto ad acquisire competenze per poi procedere in autonomia. Avviene l’esatto contrario e, infatti, i loro contratti vengono reiterati costantemente. Vediamo con quali costi e risultati e come, in definitiva, i consulenti finiscono per sostituirsi non solo ai manager interni all’istituzione, ma all’istituzione stessa. Sullo sfondo una domanda: la pubblica amministrazione è piena di incapaci o non vuole assumersi responsabilità?

 

societa di consulenza e servizio sanitario pubblico dataroom 2

Nel 2005 viene stabilito per legge che le Regioni con i conti sanitari in rosso devono rientrare e hanno l’obbligo di farsi certificare i bilanci da un advisor. In campo entra la società di revisione contabile americana Kpmg, prima scelta dal Mef senza gara, poi con tre gare nel 2011, 2014 e nel 2018, e con l’ok del Mef le Regioni gli affidano anche la riorganizzazione della spesa sanitaria.

 

Kpmg lavora anche in cordata con altri due colossi: Ernst&Young e Price Waterhouse Coopers (PwC). Dal 2007 al 2019 Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Molise e Sicilia sborsano in consulenza 85,4 milioni di euro. Il 12 gennaio 2021 la Corte dei conti scrive: perché pagate Kpmg quando per aiutare le Regioni a spendere meglio i soldi c’è l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) che ha i tecnici competenti dedicati? Per tutta risposta, con la gara del 14 novembre 2022, scatta un nuovo affidamento a Kpmg per altri 8,17 milioni euro per Lazio, Campania, Calabria, Sicilia; e a Intellera (costola di PwC) per 3,16 milioni di euro per Abruzzo e Molise.

 

milena gabanelli - pagelle degli ospedali in italia

I risultati? I conti migliorano, ma vediamo come. Per esempio, il Lazio passa da un debito di 1,2 miliardi a un attivo di 84 milioni, però nello stesso periodo riceve dallo Stato 2,49 miliardi in più. La Campania da un debito di 917 milioni va in attivo per 27 milioni, ma dallo Stato arrivano 1,6 miliardi in più. E via così. Nonostante le consulenze, al 2020 Abruzzo, Molise e Calabria non sono riuscite nemmeno ad azzerare il disavanzo e anche le altre sono ancora in Piano di rientro. […]

 

societa di consulenza e servizio sanitario pubblico dataroom 3

Uno degli assi strategici del Pnrr è la transizione digitale. Per la Sanità vuol dire rinnovare i sistemi informatici di ospedali e Asl. Per farlo il Pnrr dà 2,1 miliardi così divisi: 1,45 miliardi di euro per la digitalizzazione dei Dipartimenti di Emergenza, Urgenza e Accettazione; 600 milioni per lo sviluppo del fascicolo sanitario; 80 milioni per la formazione di competenze digitali e 30 milioni per la reingegnerizzazione del Nuovo Sistema Informativo Sanitario a livello locale.

 

Per tutto il sistema sanitario pubblico vuol dire digitalizzare le informazioni sanitarie sui pazienti (cartella clinica e fascicolo sanitario) e organizzare il lavoro di conseguenza. Nel 2021 la cordata formata da Kpmg, McKinsey, Ernst & Young si aggiudica la gara per la consulenza. Spesa: 185 milioni di euro. Le Regioni (tranne Valle d’Aosta e Basilicata) chiedono a queste società di fornire esperti per istruire il personale sanitario e operatori indipendenti per monitorare l’avanzamento lavori nelle singole Asl. Ma leggendo i piani dei fabbisogni si scopre che è richiesta anche la parte strategica e di governance e, cioè, stabilire cosa serve, come gestire i progetti, e analizzare i flussi informativi per rendere l’assistenza più efficiente. Cosa vuol dire in concreto?

 

milena gabanelli treni regionali e pendolari 1

I Big data, con le caratteristiche degli assistiti e le prestazioni erogate, devono essere raccolti e analizzati per monitorare e programmare le cure: per farlo vengono richiesti studi di fattibilità per la creazione di database regionali e reportistica sulla situazione attuale. In sintesi: è nelle loro mani la definizione dei nuovi modelli organizzativi delle cure che fanno seguito alla digitalizzazione, compreso il fabbisogno di medici e infermieri e l’individuazione dei criteri in base ai quali definire i tetti di spesa. Detto in parole povere: i consulenti decidono la politica sanitaria.

roma santa e dannata milena gabanelli e roberto dagostino 01 ph antinori

 

Le attività delle «Big Con» si svolgono all’interno degli uffici e delle direzioni sanitarie o delle Asl. Sono ammessi sub-appalti: vuol dire che le stesse società di consulenza vanno a cercare sul mercato le competenze che non hanno. Del resto la loro esperienza primaria è quella di revisori contabili. Quindi le Regioni pagano un consulente che poi ingaggia altri consulenti e si tiene pure il know how, oltre ad una mole di informazioni sanitarie dal valore inestimabile per disegnare strategie di marketing.  […]

 

societa di consulenza e servizio sanitario pubblico dataroom 4

Sempre per la digitalizzazione, nel 2022 per 28 milioni di euro si affidano a Kpmg, McKinsey e Ernst & Young anche il Dipartimento per la trasformazione digitale e il ministero della Salute. Nonostante sia un compito istituzionale del ministero definire e programmare la direzione di marcia del servizio sanitario nazionale, con linee guida e decreti, il lavoro viene fatto svolgere a soggetti privati facendoli entrare nel cuore del sistema sanitario nazionale.

 

L’oggetto specifico di questi servizi di supporto non è individuabile se non per i macro-ambiti; non si conosce (perché non risulta pubblicato) di che cosa specificamente questi consulenti si siano occupati in concreto, né risulta pubblicato alcun report sugli esisti delle attività svolte. E non è la prima volta. Dal 2007 il ministero della Salute paga 7,4 milioni a Pricewaterhouse per farsi dire quali prestazioni offrono e a chi le assicurazioni sanitarie, per fare previsioni sui bisogni di salute del futuro incrociando i dati che arrivano da varie piattaforme e per sviluppare, in generale, il sistema informativo sanitario. Altri 4,6 milioni vengono dati nel 2023 a Intellera, Deloitte e Arthur Andersen sempre per fare previsioni sui bisogni di salute futuri.

 

Lo svuotamento di competenze

 

milena gabanelli

Eppure il ministero ha i suoi direttori generali, i dirigenti, i funzionari, gli uffici legali, come pure le Regioni, che dal Veneto alla Campania, passando per Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Puglia hanno pure le società in house con centinaia di esperti e informatici. A cosa servono, se le decisioni poi vengono delegate alle società di consulenza per sfornare il pacchetto completo? E se va male non è colpa di nessuno. […]

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...