SE DICI LE BUGIE TI CRESCE UN NARO COSI’ – IL CASSIERE DI PIERFURBY SMENTISCE DI AVER PRESO TANGENTI DA DI LERNIA: “MI DISSE SOLO CHE AVREBBE VOLUTO AIUTARE IL PARTITO MA POI NON SE NE FECE NULLA” – PER IL PM IELO LA VERSIONE “È POCO PLAUSIBILE” E DOCUMENTALMENTE SMENTITA – È SUI RAPPORTI INTERCORSI TRA L’ENAV E LA SELEX IN MERITO AL PROGETTO DI AMMODERNAMENTO DELL’AEROPORTO DI PALERMO CHE SI CONCENTRA L’ATTENZIONE DEGLI INVESTIGATORI - IL COMMERCIALISTA IANNILLI CONFERMA LE FATTURE FALSE E I SOLDI A BORGOGNI…

Gian Marco Chiocci e Patricia Tagliaferri per "il Giornale"

Ecco la verità dell'onorevole Giuseppe Naro, il tesoriere dell'Udc indagato dalla Procura di Roma per finanziamento illecito ai partiti,che secondo l'accusa avrebbe ritirato la tangente da 200mila euro dalle mani dell'imprenditore Tommaso Di Lernia in rapporti con l'Ad di Enav, Guido Pugliesi, presente anch'egli nella sede di via Due Macelli a Roma.

«Dazione ambientale», per dirla con Di Pietro, presumibilmente avvenuta negli uffici del partito accanto a piazza di Spagna e destinata - stando a quel che racconta Di Lernia, e in seconda battuta il superconsulente di Finmeccanica, Lorenzo Cola- al leader dell'Unione di centro, Pier Ferdinando Casini. L'interrogatorio di Naro condotto personalmente dal pm Paolo Ielo si limita all'essenziale. Non scava in profondità, anche per il muro eretto dal deputato dell'Udc che accampa spiegazioni ritenute dagli inquirenti «poco plausibili».

«NEGO GLI ADDEBITI»
Il pm contesta al deputato le dichiarazioni dei «pentiti» Cola e Di Lernia, i riscontri telefonici con l'aggancio delle stesse celle puntate su piazza di Spagna da parte dei telefonini di Pugliesi e Di Lernia, la versione della segretaria di quest'ultimo (sul prelievo dei soldi a San Marino) e le parole dello stesso Cola, il quale riferisce di un incontro con Di Lernia e Pugliesi, successivo alla consegna, nel quale l'ad di Enav«ringraziò Cola del denaro consegnato all'Udc».

Naro nell'interrogatorio del 31 ottobre è categorico: «Nego gli addebiti». Poi premette di «avere ricordi vaghi» su questa vicenda «anche per la rapidità dello svolgersi dei fatti» appresi solo successivamente «dai giornali».

Andando al sodo, riferisce: «Conosco Pugliesi il quale mi parlava di un imprenditore di area Finmeccanica che voleva conoscere Cesa perché aveva delle simpatie per il partito. Quella mattina venne Pugliesi, con cui avevo appuntamento. Apparve con costui, che mi parlò delle sue simpatie per il partito».

TANTI SOLDI. PER SIMPATIA
E ancora. «Io lo ricevetti - Cesa non era presente al partito dove avvenne l'incontro - e costui, che in seguito ho rammentato essere Di Lernia - mi parlò della sua simpatia verso il partito, ripromettendosi di essere vicino ad esso in occasione delle successive competizioni elettorali. Io intesi le sue affermazioni come una disponibilità ad aiutare finanziariamente il partito.

Non accade nulla in concreto. Io poi non ho più visto né sentito questa persona. Aggiungo che dal 2006 l'Udc è all'opposizione, sicché non aveva nessun potere di designazione dell'Addi Enav. Non conosco alcuno dell'ambiente di Selex Si».Tutto qui. Di Lernia viene indicato genericamente da Naro come un «imprenditore qualunque» che, per simpatia con l'Udc,voleva pagare.

PM: Vuole riferire del suo profilo professionale?
Giuseppe Naro: «Sono ricercatore dal 1988 presso la facoltà di Economia e commercio dell'Università di Messina. Dal 2001 sono in aspettativa parlamentare, essendo stato eletto nelle liste dell'Udc. Dal 2005 svolgo le funzioni di segretario amministrativo del partito cui appartengo».

PM: Dove e quando ha conosciuto Pugliesi?
GN: «Nei primi anni '90,quando lui lavorava presso la Telecom, non sono in grado di dire dove. Forse in un'occasione politica. Negli ultimi anni ci frequentavamo episodicamente per ragioni di amicizia».
PM: Le è accaduto che Pugliesi le abbia presentato imprenditori che volessero fare donazioni al partito?
GN: «No, mai»
PM: Per quale ragione le presentò proprio Di Lernia?
GN: «Non lo so, bisognerebbe chiederlo a Pugliesi»
PM: Conosce Bonferroni?
GN: «Si, è un vecchio democristiano che attualmente, per quanto ne so, gravita in area Udc. Nell'Udc è tra quelli che ha posizioni più filoberlusconiane».
PM: Bonferroni ha mai portato contributi al partito?
GN : «No, nel 2006 mi pare fece una contribuzione pari alla sua indennità. Aggiungo che, di tutti i partiti, l'Udc è quello che gode delle erogazioni liberali più alte».

UNA DIFESA «INVEROSIMILE»
Se il difensore di Pugliesi, Francesco Scacchi, corre a precisare che non hanno alcun losco significato gli incontri tra il suo assistito e il tesoriere di Casini in quanto tra i due ci sarebbe esclusivamente «un rapporto di amicizia sincero e pluriennale da sempre coltivato con incontri personali», il pm Ielo mette nero su bianco il suo disappunto sulla linea difensiva.

«Le dichiarazioni dell'onorevole Naro ­ osserva il magistrato nella nota allegata alla richiesta di custodia cautelare ­ rafforzano l'ipotesi d'accusa, perché poco plausibili sul piano logico e documentalmente smentite». Non sono convincenti «perché egli non ha fornito alcuna logica spiegazione della singolare circostanza della presentazione del Di Lernia. Prima e dopo Pugliesi non lo avrebbe messo in contatto con alcuno degli imprenditori che gravitavano in ambito Enav e non si comprende perché costui avrebbe dovuto mettere l'onorevole Naro in contatto con un oscuro subappaltatore di Selex.

Sono documentalmente smentite anzitutto perché la frequentazione tra Pugliesi e Naro è tutt'altro che episodica (nel solo 2010, e fino a novembre, si contano nell'agenda sequestrata a Pugliesi almeno 14 appuntamenti). Peraltro, a dimostrazione della natura degli stessi, non è casuale che tali incontri vengano fissati in orari lavorativi, almeno tali considerati sulla base dell' id quod pleurumque accidit, ciò a dimostrazione del fatto che si trattava d'incontri di tipo istituzionale o professionale e non già di tipo personale».

In particolare, uno degli incontri tra Pugliesi e l'onorevole Naro «prevedeva la presenza di Fabrizio Gori, persona indicata da Di Lernia come segretario dell'onorevole Brancher, che si occupava anche delle nomine in ambiente Enav. Incontro tra i tre che certamente non poteva assumere il carattere di un incontro personale».

IL DOSSIER GDF SU PALERMO
È sui rapporti intercorsi tra l'Enav e la Selex in merito al progetto di ammodernamento dell'aeroporto di Palermo che si concentra l'attenzione degli investigatori, che ora hanno allargato gli accertamenti anche agli scali di Napoli, Trieste, Bergamo, Genova e Venezia. Su Palermo la Gdf non azzardano valutazioni di congruità economica dato «il carattere altamente tecnico delle forniture e delle prestazioni rese da Selex nei confronti di Enav», ma si limitano ad evidenziare che «le stesse opere, il cui valore è stato stimato ad aprile 2008 a circa 40 milioni, sono state valutate ad aprile del 2009, in sede di offerta da parte di Selex, in circa 99 milioni di euro, per poi essere definitivamente determinate, in sede di sottoscrizione di contratto, in euro 91.706.000». Una discreta differenza.

LA VERITA' DI IANNILLI
Il commercialista Iannilli, interrogato in carcere, ha ammesso l'emissione di fatture per creare fondi neri, poi finiti a Lorenzo Borgogni di Finmeccanica. «Confermo di essere il dominus di Arctrade, che posseggo all'85 per cento. Confermo di aver rilasciato fatture false, integralmente o parzialmente false, o per ricevute che sono state pagate. Tanto facevamo per poter lavorare (...). Tra dicembre 2009 e gennaio 2010 l'Arctrade ha acquistato il 30 per cento di una società agricola già di proprietà di Borgogni» per 800mila euro.

Quando ho saputo da Cola che c'erano indagini su Finmeccanica a Napoli ho chiesto a Cola di riavere il denaro. Cola mi ha ribadito che a Borgogni il denaro bisognava darlo e così mi ha sollecitato a realizzare un'operazione capace di ridare il denaro a Borgogni dopo averlo ottenuto come restituzione della caparra. L'11 marzo Borgogni l'ha restituita e dopo sono state ripagate le fatture che non ho stornato perché avevo già ammesso un'evasione per 3 milioni di euro».

 

PUGLIESIGiuseppe NaroenavPIER FERDINANDO CASINI LORENZO COLAAeroporto di Palermo Falcone e Borsellino

Ultimi Dagoreport

vladimir putin roberto vannacci matteo salvini

DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO IL MALCONCIO CARROCCIO, PER SALVINI SAREBBE LA FINE - E IL "VANNACCISMO ALLA VODKA", CIOE' FILO-RUSSO, ALLARMA NON POCO ANCHE GIORGIA MELONI – CON LA CONQUISTA DI CIRCA UN TERZO DEL CONSENSO ALLE EUROPEE, VANNACCI POTREBBE FAR DIVENTARE LA "PREVALENZA DEL CREMLINO" GIA PRESENTE NELLA LEGA DI “SALVINOVSKIJ” DEFINITIVAMENTE DOMINANTE - L’EX PARÀ SI BAGNA PARLANDO DI PUTIN: “NEGLI ULTIMI VENT’ANNI, HA FATTO RIFIORIRE LA RUSSIA’’ - SE RIUSCISSE A ESPUGNARE LA LEGA, IL GENERALISSIMO CHE FARÀ? MOLLERÀ LA "CAMALEONTE DELLA SGARBATELLA", CHE ABBRACCIA ZELENSKY E ELOGIA GLI UCRAINI PER LA LORO “RESISTENZA EROICA”, DECISO A SFIDARE I FRATELLINI SMIDOLLATI D’ITALIA CHE HANNO MESSO IN SOFFITTA IL BUSTO DEL DUCE E I SILURI DELLA DECIMA MAS? - I VOTI DELLA LEGA SONO IMPRESCINDIBILI PER VINCERE LE POLITICHE DEL 2027, DOVE L’ARMATA BRANCA-MELONI DUELLERA' CON UN INEDITO CENTROSINISTRA UNITO NELLA LOTTA...

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO