LA MEJO TASSA? IL SUPERENALOTTO! - SE IL TREND DI GIOCATE REGISTRATO A GENNAIO (8,3 MLD €) PROSEGUE, A FINE ANNO LO STATO AVRÀ INTASCATO QUASI 100 MLD € DA SCOMMESSE E LOTTERIE E 10 DI QUESTI FINISCONO PULITI ALL’ERARIO - CON IL FUTURO ANNERITO DALLA CRISI, L’ULTIMA SPERANZA A MORIRE È QUELLA DI CENTRARE IL JACKPOT E SVOLTARE - IL PIO RICCARDI CONTRO: NELLA CORSA AL TERNO SECCO GIOVANI, DISOCCUPATI E ANZIANI FINISCONO PER PERDERE TUTTO O QUASI…
Elena Castagni per "il Messaggero"
L'anno si prevede ghiotto per il mondo dei giochi e delle scommesse. E se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, la raccolta del mese di gennaio annuncia il sorpasso di ogni record non solo raggiunto ma anche sperato. Inoltre il jackpot del Superenalotto in continua crescita comincia a ingrossare le file alle ricevitorie da parte di quanti si risvegliano solo per montepremi da favola. Tutto questo mentre il ministro per la cooperazione e l'integrazione Andrea Riccardi vuole vietare gli spot sui giochi.
Ma andiamo con ordine, numeri alla mano. La raccolta del mese di gennaio è stata di 8,3 miliardi di euro, con vincite che hanno superato il 6,6 miliardi e una spesa effettiva di 1,67 miliardi. In pratica, significa che ai giocatori è tornato in dietro l'80 per cento di quanto scommesso. Facendo un calcolo in proiezione, se non ci saranno battute d'arresto, alla fine del 2012 la raccolta potrebbe arrivare a 100 miliardi. Secondo Agipro news, che il calcolo lo ha fatto, la crescita, rispetto al 2011 - chiuso a 79,9 miliardi - dovrebbe essere del 25 per cento, le vincite toccare i 77 miliardi mentre l'Erario ne intascherebbe 9,3.
La raccolta è in forte crescita, soprattutto se confrontata al gennaio di un anno fa che si chiuse con 5,9 miliardi giocati. Il 40 per cento in più, il cui merito va soprattutto alle videolotteries e agli apparecchi di intrattenimento. Le slot di nuova generazione sono arrivate a incassare 2,2 miliardi, mentre tutto il comparto degli apparecchi ne ha raccolti 4,6. E qui il futuro dovrebbe essere ancora più roseo, visto che continua la sostituzione delle macchine, così come nel mondo del poker cash e dei giochi da casinò, felice new entry che ha rubato adepti ai siti stranieri e che continuerà a farlo visto che si arricchisce ogni giorno di nuovi portali.
Fa da traino il Superenalotto che sta arrivando in zona record. Dopo il turno a vuoto di martedì, oggi il jackpot vale 68,8 milioni di euro e se ci sarà un fortunato si trasformerà nell'ottava vincita più ricca nella storia del concorso di casa Sisal, davanti ai 65,9 milioni vinti a Veduggio con Colzano nell'agosto del 2003 e sempre più vicina ai 71,4 milioni che premiarono Savignano sul Rubicone nel maggio 2007.
Certo, siamo a meno della metà del record assoluto - i quasi 178 milioni distribuiti in tutta Italia - e molta strada c'è da fare per arrivare ai 148 di Bagnone, la vincita più amata, forse perché tanto attesa e tanto misteriosa da aver fatto nascere leggende sui possibili vincitori. Ma già oltre Gubbio, l'ultima volta che il 6 è stato centrato, lo scorso 22 settembre, regalando 65 milioni. E intanto ieri sera, come avviene l'ultimo mercoledì di ogni mese, si è giocata il Si vince tutto Superenalotto, dove viene pagato anche il due (ma nessuno ha centrato né il sei né il cinque).
Il trend positivo dei giochi vede il ricco capitolo di Lotto e lotterie, in particolare quelle istantanee che lo scorso gennaio, rispetto all'anno prima, hanno avuto un incremento del 17 per cento. Un buon risultato che però non tiene conto dell'ultima novità tra i Gratta e vinci: Mega turista per sempre che promette una rendita di 15 mila euro al mese per 20 anni, più 200 mila euro subito e un bonus finale di 100 mila. Il Lotto invece prolunga a marzo la promozione di febbraio, un'iniziativa a tempo che alza i moltiplicatori sulle giocate da cinque e più euro sulla ruota Tutte.
La festa dei giochi, però, è diventata un boccone amaro dopo le dichiarazioni del ministro Riccardi che vede il gioco d'azzardo pericoloso in un momento di crisi economica come quello che attraversa il Paese, in quanto miraggio di ricchezza facile che può mandare in rovina le persone. Per questo il ministro vuole «arrivare al divieto di pubblicità , come nel caso delle sigarette o, almeno, a una ferrea regolamentazione degli spot».
Particolarmente esposti ai rischi di dipendenza dal gioco d'azzardo, secondo il ministro - che ha anche la delega alla lotta alle dipendenze e ai giovani - risultano essere «gli appartenenti alle categorie più deboli: giovani, disoccupati, famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese, anziani soli».
E la ricerca di una soluzione parte oggi stesso: «Guardo con favore alla discussione che si apre in Senato sulla materia - aggiunge Riccardi - ma mi riservo anche la possibilità di intervenire direttamente. Lo Stato, che incassa molte risorse da questo settore, non può non occuparsi delle categorie più a rischio e dei problemi non marginali, spesso veri e propri drammi sociali, che il gioco d'azzardo produce».




