mario draghi antony blinken xi jinping

“LE TENSIONI CON L’EUROPA SONO SUPERATE” - IL SEGRETARIO DI STATO USA ANTONY BLINKEN OSTENTA UN INGIUSTIFICATO OTTIMISMO SUI RAPPORTI TRA WASHINGTON E BRUXELLES, DOPO IL TRADIMENTO DEGLI USA SULL’AFGHANISTAN - ORMAI ALLO ZIO SAM INTERESSA SOLO LA CINA: “SIAMO D’ACCORDO CON L’EUROPA SU UNA SERIE DI PRATICHE CHE LA CINA USA. AL G20 DI ROMA LE AFFRONTEREMO INSIEME” (E A QUELLO STRAORDINARIO SUL CASINO CHE HANNO FATTO GLI AMERICANI A KABUL?)

Paolo Mastrolilli per "la Stampa"

 

tony blinken joe biden

Le tensioni fra Europa e Usa sono superate, e il G20 di Roma sarà l'occasione per affrontare insieme i problemi comuni con la Cina. Lo dice il segretario di Stato Blinken, rispondendo alle domande di due media americani e due europei, tra cui La Stampa, invitati a seguirlo a Pittsburgh per la prima riunione del Trade and Technology Council con i vicepresidenti della Commissione Ue Dombrovskis e Vestager.

 

Le delusioni europee seguite al ritiro dall'Afghanistan e al caso dei sottomarini sono superate?

mario draghi riceve antony blinken 5

«Negli ultimi due giorni abbiamo visto Usa e Ue lavorare strettamente insieme come non mai, affrontando sfide che hanno un effetto diretto sulle vite dei nostri cittadini. Lo abbiamo fatto con uno spirito non solo di cooperazione, ma mirato ad ottenere risultati concreti. Perciò ora abbiamo questo processo del Ttc, dove lavoriamo a livello di ministri, ma anche con dieci gruppi di lavoro che dialogano ogni settimana per fare progressi.

 

talebani nel palazzo presidenziale

Il punto fondamentale è questo: quando Usa e Ue uniscono le forze, su temi come commercio e tecnologia, abbiamo una straordinaria capacità di dare forma a quanto avverrà nel futuro, le regole, le norme, gli standard che decideranno come avverranno i commerci e come saranno usate le tecnologie.

 

Quando hai quasi la metà del Pil mondiale che lavora a questo scopo, sulla base dei valori democratici condivisi, è una cosa molto potente.

 

tony blinken joe biden

La dichiarazione che abbiamo pubblicato contiene diverse iniziative concrete, dall'intelligenza artificiale ai semiconduttori, il controllo delle esportazioni e degli investimenti, le pratiche distorte delle economie non di mercato. Ci incontreremo nuovamente il prossimo anno, ma i nostri team lavoreranno costantemente per arrivare a posizioni condivise, ed usare il nostro peso collettivo allo scopo di dare forma al futuro».

xi jinping

 

Il G20 di Roma sarà l'occasione per chiarire le divergenze con la Cina?

«Dal punto di vista degli Stati Uniti e dell'Europa, certamente siamo d'accordo su una serie di pratiche che la Cina usa nei commerci, che sono di natura strutturale, inclusi i sussidi alle aziende statali, i trasferimenti obbligatori di tecnologia, i furti della proprietà intellettuale, e varie altre distorsioni che non consentono di avere un terreno di gioco equo. Perciò certamente intendiamo affrontare Pechino su questi temi, e lo stesso vogliono fare i nostri partner europei.

 

mario draghi joe biden al g7 4

Quando lo facciamo insieme, penso che ci siano molte più possibilità di vederla cambiare alcune di queste pratiche. C'è un'importante agenda bilaterale fatta di commerci e investimenti con la Cina, che è importante per tutti noi e vogliamo sostenerla. Ma ciò va fatto in maniera equa, senza penalizzare i nostri lavoratori e le nostre compagnie».

 

Gli Usa chiedono che la Cina tagli le importazioni di petrolio dall'Iran. È la strategia giusta per riaprire il negoziato nucleare con Teheran?

«Noi ci siamo impegnati per tornare all'accordo Jcpoa, in buona fede, da mesi. Abbiamo avuto sei o sette round di conversazioni, non dirette, perché gli iraniani si rifiutano. In questi colloqui con gli alleati europei, la Russia e la Cina, abbiamo dimostrato di essere pronti a tornare al pieno rispetto dell'intesa, se l'Iran farà altrettanto.

 

mario draghi riceve antony blinken 4

Finora non ha dimostrato questa volontà. Hanno avuto un'elezione, è stato formato un nuovo governo, ma non hanno partecipato alle discussioni. Il giudizio è sospeso, e la palla è nel loro campo.

 

Ma non ci resterà a lungo, perché a causa del lavoro che l'Iran sta facendo sul programma nucleare in violazione del Jcpoa, come attivare centrifughe più sofisticate, o accumulare uranio arricchito al 20% o anche 60%, ad un certo punto tornare al rispetto dell'accordo non sarà sufficiente a recuperarne i benefici, a causa dei progressi fatti da Teheran.

 

Perciò esiste uno spazio limitato, e sta diventando sempre più piccolo. C'è intesa tra europei, russi e cinesi, che le possibilità di tornare al Jcpoa non sono infinite. La nostra speranza è che tutti i partner premano sull'Iran affinché torni presto a rispettare l'accordo».

XI JINPING JOE BIDEN

 

La Corea del Nord ha annunciato di aver lanciato missili ipersonici.

«Stiamo valutando, per capire che tecnologia hanno usato. Ma a parte questo, abbiamo visto ripetute violazioni delle risoluzioni Onu, che la comunità internazionale deve prendere molto seriamente. Siamo preoccupati, perché ampliano le prospettive di instabilità e insicurezza».

 

antony blinken joe biden vladimir putin sergei lavrov

Il capo degli Stati Maggiori Riuniti Milley ha rimproverato al dipartimento di Stato di aver ritardato la decisione di evacuare l'Afghanistan.

«Il presidente Biden ha preso la decisione giusta nel mettere fine alla guerra più lunga combattuta dagli Usa. Abbiamo condotto una straordinaria missione di evacuazione, portando 125.000 persone fuori dall'Afghanistan nelle condizioni più difficili.

 

Come ha detto lo stesso Milley, nessuno aveva anticipato che le forze di sicurezza e il governo afghano sarebbero collassate in un tempo così breve, e non credo che nessuno possa dire che abbiamo preso queste decisioni da soli, senza ascoltare le altre agenzie. Tutto è stato fatto collettivamente, attraverso un processo. Ogni voce è stata ascoltata, e lo abbiamo fatto insieme».

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”