EPURAZIONI COLOR FUCKSIA - LA SENATRICE SERENELLA FUCKSIA, DOPO ESSERE STATA SFIDUCIATA DAL MEET UP DI FABRIANO, È LA QUINDICESIMA ESPULSA DAL M5S


Tommaso Ciriaco per "la Repubblica"

Ogni tanto, quando si rende conto di aver esagerato almeno un po', ci scherza su: «Non mi cacciano, non mi considerano un pericolo...». La senatrice Serenella Fucksia è così. Abituata a spiazzare, senza timori reverenziali. «Un po' matta», gioca lei. Contraria a ogni espulsione, spesso dura con i colleghi della Camera, eppure sempre rispettosa delle decisioni del gruppo.

È l'ultima vittima delle epurazioni a cinquestelle. È lei, sfiduciata dal meet up di Fabriano, la quindicesima candidata all'espulsione. I falchi, stavolta, non intendono lasciare conti in sospeso. Sotto l'attenta regia della Casaleggio associati - è il guru ad aver imposto l'accelerazione - fanno leva su rancori e faide del territorio per mettere alla porta chi dissente. A finire nel mirino è Fucksia. La colpa? Addirittura una video intervista al Fatto quotidiano.

Il meet up marchigiano - che esprime pure la deputata Patrizia Terzoni, in rapporti molti complessi con Fucksia - non usa parole gentili per la senatrice. Si dissocia «in maniera netta e decisa» dalle sue dichiarazioni e dal suo atteggiamento, così come dall'«accusa di incompetenza rivolta agli altri senatori del gruppo».

Gli attivisti inseriscono tra i capi d'imputazione pure la difesa di Bartolomeo Pepe, un altro degli "sfiduciati" entrato in rotta di collisione con Raffaele Fico. E siccome lo schema si ripete, come già accaduto per altre epurazioni non manca neanche l'accusa di imprecisioni e mancanze nella rendicontazione delle spese della parlamentare.

La diretta interessata, a sera, reagisce. «Nessun commento scrive sui social network - su chi oggi ha colto l'occasione di uno sfogo spontaneo e soprattutto parzialmente rubato per gettar veleno e fare polemiche vuote. Qualche parola sopra le righe c'è stata... ma siamo eterni ragazzi!».

Fucksia si scusa con la collega Nunzia Catalfo per qualche parola fuori posto - «la vediamo diversamente su tante cose, ma dopo aver lanciato fulmini e saette, ci ritroviamo solitamente sempre a sorridere con rispetto reciproco» - poi aggiunge: «Il diritto ad arrabbiarsi credo sia legittimo e nelle assemblee capita di discutere e a volte di esagerare».

In Campania, intanto, è resa dei conti tra meet up. Quello di Napoli - che ha sfiduciato Pepe ha elencato ieri le "colpe" del senatore. Tra le altre, spicca «la ricerca di consensi elettorali personali, attraverso l'apertura di gruppi Facebook in vista della Politiche 2013». Senza dimenticare la «presentazione in autonomia di proposte di legge, un mero copia e incolla di proposte Idv nella legislatura precedente». Centocinquanta attivisti campani, però, si ribellano e si schierano al fianco di Pepe.

E il senatore promette: «Mi difenderò, ma proporrò anche alcuni interessanti spunti di riflessione. Non mi consegnerò senza lottare». Il caso dei due senatori sfiduciati finirà sul tavolo dell'assemblea dei senatori cinquestelle già domani. E non è detto che la maggioranza dei pentastellati dia il via libera a nuovi processi in Rete.

Potrebbe però essere Beppe Grillo a scomunicare i senatori, chiamando gli attivisti a decidere il destino degli eretici. L'input che i cofondatori hanno recapitato al quartier generale romano, d'altra parte, è stato chiaro: mettere la parola fine al dissenso interno prima che si entri nel cuore della campagna elettorale per le Europee.

 

Serenella Fucksia BARTOLOMEO PEPE BARTOLOMEO PEPE BEPPEGRILLO GRILLO A ROMA

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…