
"IL RINVIO DEI DAZI? E’ SEGNO DI DEBOLEZZA DI TRUMP CHE SI VANTA SPESSO MA NON SA NEGOZIARE BENE" – IL PREMIO NOBEL ROBERT SHILLER: “L'ALTRA VOLTA, DOPO IL LIBERATION DAY FU COSTRETTO A UNA MARCIA INDIETRO DALLA DISASTROSA REAZIONE DEI MERCATI, E ORA MANDA IL SUO MINISTRO DEL TESORO IN TV A MINACCIARE UN 'EFFETTO BOOMERANG', CIOÈ IL RITORNO A QUELLA SITUAZIONE CHE PORTÒ ALLA CRISI DI SFIDUCIA NEL DOLLARO E NEI TREASURIES - TRUMP DETTA LE SUE CONDIZIONI, PRENDERE O LASCIARE. IN POCHI SONO ORMAI DISPOSTI A TOLLERARLO. UNA COSA L'HA CAPITA: BISOGNA IMPRIMERE NELLA MEMORIA COLLETTIVA IMMAGINI FORTI COME QUEL TABELLONE SUI DAZI. MA DEVE RICORDARE CHE SOLO I MERCATI SONO PIÙ POTENTI DEGLI UOMINI DI MAGGIOR POTERE…”
Estratto dell’articolo di Eugenio Occorsio per “la Repubblica”
“Donald Trump rappresenta un peculiare cocktail di un fortissimo potere accentrato come mai nella storia dei presidenti americani, che a me continua a ricordare Mussolini, e nel contempo di indecisioni, retromarce, guizzi d'imperio, contraddizioni. Sarebbe degno di un'approfondita analisi psicologica». Robert Shiller, classe 1946, economista di Yale e premio Nobel nel 2013 […]
DONALD TRUMP MOSTRA LA TABELLA CON I NUOVI DAZI
Lei però è uno studioso dell'economia comportamentale: che narrativa offre Trump?
«[…] Una cosa Trump l'ha capita: bisogna imprimere nella memoria collettiva immagini forti come quel tabellone sui dazi, così come Arthur Laffer con il suo tovagliolo dove scrisse negli anni '70 la "curva" facendo passare per cretini i politici che abbassavano le tasse ai poveri. Le sue riforme, promulgate da Reagan, oltre ad essere inique aprirono un buco nei bilanci pubblici mai del tutto colmato. Trump verrà ricordato in modo altrettanto negativo».
La resa dei conti è ancora una volta rinviata: è un segnale di debolezza o di forza?
effetto dei dazi di trump sui mercati
«Entrambi. Direi fifty-fifty con una tendenza alla debolezza. E a una limitata intelligenza negoziale, lui che si vanta di essere un grande negoziatore. Ma come? L'altra volta, dopo il Liberation day fu costretto a una precipitosa marcia indietro dalla disastrosa reazione dei mercati, e ora manda il suo ministro del Tesoro in televisione a minacciare un "effetto boomerang", cioè il ritorno esattamente a quella situazione che portò alla crisi di sfiducia nel dollaro e nei Treasuries? Il tutto mentre solo Gran Bretagna, Vietnam e forse Cina hanno chiuso i loro accordi e sono in corso negoziati cruciali come quelli con l'Unione europea. E poi la grottesca pantomima delle fantomatiche "lettere", cosa rappresenta?»
donald trump e i dazi sulle auto
Dovrebbero contenere le condizioni poste dagli Usa.
«Appunto, sono lettere o ultimatum? Che razza di negoziato è? Trump detta le sue condizioni, prendere o lasciare. In pochi sono ormai disposti a tollerarlo. Senza contare l'incertezza che è il peggior nemico della stabilità: ricordatevi l'insegnamento di James Carville, l'economista che ammoniva che solo i mercati sono più potenti degli uomini di maggior potere».
Perché però le Borse vanno alla grande?
«L'euforia degli ultimi giorni è dovuta al Big beautiful bill, zeppo di misure che i mercati cinicamente gradiscono come i ribassi delle tasse sulle corporation e sui ricchi, l'aumento delle spese militari, i tagli allo stato sociale».