papa francesco a trieste

ALLA FINE SI MUORE TUTTI DEMOCRISTIANI! - ALLA "SETTIMANA SOCIALE" DI TRIESTE SI È DATO APPUNTAMENTO IL POPOLO "CATTO-DEMOCRATICO" IN CERCA D'AUTORE - NESSUNO PENSA A FONDARE UN PARTITO (DICONO: "SE MAI SERVE UNO SPARTITO") MA IN TANTI LAMENTANO UNA "SOLITUDINE ISTITUZIONALE" - L'INTERVENTO D'APERTURA DI SERGIO MATTARELLA E LA CHIUSURA CON PAPA FRANCESCO "PREOCCUPATO DALLA CATTIVA SALUTE DELLA DEMOCRAZIA..."

1.IL PAPA: 'LA DEMOCRAZIA NON È IN BUONA SALUTE, CI PREOCCUPA'

 

matteo zuppi - sergio mattarella

(ANSA) - Papa Francesco è stato accolto con una vera ovazione oggi al suo ingresso al Generali convention center di Trieste: la folla di delegati e personalità era in piedi ad applaudire e a urlare di gioia. Il Pontefice è stato accompagnato in sedia a rotelle fin dietro le quinte, poi si è alzato in piedi e, appoggiandosi a un bastone, ha raggiunto la postazione per gli interventi. Infine, ha preso la parola il cardinale Zuppi. La sua visita a Trieste, la prima in 32 anni dopo quella di Giovanni Paolo II, conclude la 50/a Settimana sociale dei cattolici italiani, organizzata dalla Cei, che ha avuto per tema quest'anno "Al cuore della democrazia".

 

matteo maria zuppi sergio mattarella

Papa Francesco terrà un discorso al Tcc poi si trasferirà in piazza Unità d'Italia dove celebrerà una messa e l'Angelus. Successivamente ripartirà per Roma. Il Papa: 'La democrazia non è in buona salute, ci preoccupa' "Nel mondo di oggi, diciamo la verità, la democrazia non gode di buona salute. Questo ci interessa e ci preoccupa, perché è in gioco il bene dell'uomo, e niente di ciò che è umano può esserci estraneo". Lo ha detto il Papa a Trieste dove si concludono le Settimane Sociali della Cei.

 

'Non accontentiamoci di una fede privata' Il Papa invita i cattolici ad assumersi le loro responsabilità: "Non possiamo accontentarci di una fede marginale, o privata. Ciò significa non tanto pretendere di essere ascoltati, ma soprattutto avere il coraggio di fare proposte di giustizia e di pace nel dibattito pubblico. Abbiamo qualcosa da dire, ma non per difendere privilegi. Dobbiamo essere voce che denuncia e che propone in una società spesso afona e dove troppi non hanno voce. Tanti, tanti non hanno voce".

 

sergio mattarella apertura settimana sociale a trieste

Lo ha detto il Papa a Trieste sottolineando che questo amore politico "è una forma di carità che permette alla politica di essere all'altezza delle sue responsabilità e di uscire dalle polarizzazioni, che immiseriscono e non aiutano a capire e affrontare le sfide". Zuppi, 'I cattolici non sono una lobby di parte'

 

"I cattolici in Italia non sono e non vogliono essere una lobby in difesa di interessi particolari e non diventeranno mai di parte, perché l'unica parte che amano e indicano liberamente a tutti è quella della persona, ogni persona, qualunque, dall'inizio alla fine naturale della vita. Senza passaporto, qualunque.

 

E non un amore qualsiasi, ma quello che ci insegna Gesù". Lo ha detto il cardinale presidente della Cei Matteo Zuppi alla presenza del Papa a Trieste, a conclusione delle Settimane Sociali. Per Zuppi la democrazia è come una orchestra: "Ogni strumento è importante, ma nell'orchestra tutti hanno bisogno di accordarsi agli altri".

PAPA FRANCESCO

 

2.IL RITORNO DEI CATTOLICI IN POLITICA NASCE UN MANIFESTO DI 80 SINDACI

Estratto dell'articolo di I.Sca. per “La Repubblica”

 

Aspettavano da anni e quando è arrivata l'occasione si sono mobilitati in poche ore: è bastato aprire la porta e la sala si è riempita. Alla Settimana sociale dei cattolici di Trieste quest'anno è stata invitata una pattuglia di amministratori locali: sindaci, assessori, consiglierei comunali o regionali, sono sparpagliati nei vari partiti, vengono da tutta Italia, sono convintamente cattolici ma dalla fine della Dc non hanno un partito di riferimento, e a volte neppure una bussola nella società secolarizzata. La Chiesa istituzionale per anni li ha tenuti un po' a distanza. Ora è cambiato qualcosa.

 

Sarà che nel suo discorso di apertura il presidente Sergio Mattarella ha dato la ricarica al popolo cattodemocratico, sarà che il cardinale Matteo Zuppi ha uno spiccato senso politico, sarà che papa Francesco, che oggi chiude la kermesse, ripropone con insistenza il tema dei cattolici in politica […]

 

PAPA FRANCESCO

Fatto sta che a Trieste alcuni degli amministratori hanno deciso di darsi convegno: un'autoconvocazione inizialmente carbonara, basata sul passa-parola, alla quale dovevano partecipare una ventina al massimo di persone, se ne sono presentate ottanta. Hanno occupato tutti gli scranni della sala del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, hanno approvato una dichiarazione politica finale, si sono dati appuntamento per un incontro nazionale in autunno.

 

Nessuno pensa a rifondare un partito cattolico, ma nelle due ore di dibattito molti hanno denunciato la «solitudine» istituzionale e pensano che ora ci sono le condizioni, oltre che il desiderio, di coordinarsi. C'è chi evoca la «rete», chi parla di “movimento” o «federazione». Più d'uno confessa che aspettava una riunione del genere da almeno trent'anni, e tutti si sfogano come se avessero accumulato a lungo molto da dire.

 

«Più che un nuovo partito dei cattolici italiani, serve uno spartito», riassume monsignor Luigi Renna, vescovo di Catania e presidente del comitato organizzatore della Settimana sociale, arrivato anche lui, un po' a sorpresa, alla riunione, che ha definito «una sorpresa dello spirito».

MEME SU PAPA FRANCESCO

 

Alla riunione partecipano anche intellettuali come l'economista Leonardo Becchetti e l'urbanista Elena Granata, membro del comitato organizzatore della Settimana sociale, che elogia «la capacità di ascoltarsi e ritrovare le ragioni profonde del riunirsi» (e conclude: «Grazie, alleluja, evviva la Repubblica!»). Ci sono il presidente di Azione cattolica Giuseppe Notarstefano e i rappresentanti delle altre associazioni e movimenti, che in questi mesi fanno un discreto lavorio di rete. […]

 

Alla fine Francesco Russo, che fa un po' gli onori di casa, ex senatore, oggi vicepresidente dem del consiglio del Friuli Venezia-Giulia, legge una dichiarazione approvata per acclamazione: «Siamo pronti a fare un ulteriore passo in avanti», appuntamento a ottobre prossimo per un incontro nazionale, intanto bisogna continuare a lavorare su giustizia sociale e welfare, ambiente, famiglia e scuola, accoglienza e integrazione, tenendo come bussola il magistero di papa Francesco. […]

 

PAPA FRANCESCO - ILLUSTRAZIONE BY POLITICO

Nella dichiarazione di Trieste gli amministratori non dicono altro: certo tornare al proporzionale aprirebbe un varco anche per i cattolici che volessero formare un partito. Ma questo, appunto, non è il tema: almeno non oggi.

Francesco Russo massimiliano fedriga intervistato foto di baccomassimiliano fedriga giorgia meloni

 

Ultimi Dagoreport

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…