matteo salvini mario draghi

SI SALVINI CHI PUÒ – L’EX TRUCE DEL PAPEETE LE STA PROVANDO TUTTE PER TENTARE DI MEDIARE TRA L’ALA DEI MODERATI DI GIORGETTI E GLI OLTRAZISTI ALLA BORGHI: L’ULTIMA TROVATA È UN DOCUMENTO IN CINQUE PUNTI IN CUI DICE CHIARAMENTE SÌ A VACCINI E GREEN PASS PER TENTARE DISPERATAMENTE DI EVITARE DI ESSERE MESSI DI FRONTE A UN DECISIONE SULL’OBBLIGO VACCINALE – MA LO SCHIAFFONE DI DRAGHI È IN ARRIVO: SUPERMARIO, PER EVITARE NUOVI AGGUATI ALLA CAMERA DOPO IL NO LEGHISTA IN COMMISSIONE, PORRÀ LA FIDUCIA SU…

1. I 5 PUNTI DI SALVINI E I GOVERNATORI LA LEGA SI DÀ LA LINEA SUI VACCINI

Da il "Corriere della Sera"

 

salvini

Green pass e vaccini, ma anche politica estera: la linea della Lega. Matteo Salvini, insieme con i governatori delle sette regioni a guida leghista, prova a sgomberare il campo da alcune ambiguità che negli ultimi mesi hanno segnato la posizione del partito in tema di green pass e vaccini. Obiettivo: scongiurare l'obbligo vaccinale indiscriminato. Ma il segretario leghista è stato anche al centro di un appuntamento sulla crisi in Afghanistan a cui hanno partecipato i diplomatici di una parte cospicua dell'Unione europea. La sorpresa è stata il suo «accorato appello» perché l'Unione sappia prendere l'iniziativa politica internazionale e darsi una voce sola dopo la presa di Kabul da parte dei talebani.

SALVINI E GIORGETTI

 

In tema di contrasto all'epidemia, la Lega di governo ha condensato in cinque punti la propria linea sul contrasto al Covid dopo le fughe in direzioni eterogenee di diversi esponenti del partito, alcuni dei quali al confine con le posizioni No vax. Un'ambiguità in nome della libertà di scelta che, anche secondo parecchi leghisti rischiava di generare confusione nell'elettorato soprattutto in alcuni roccaforti storiche particolarmente colpite dal Covid, oltre che tra gli imprenditori che chiedono regole certe per mantenere la ripresa economica.

 

matteo salvini con la mascherine pannolino

Al primo punto del vademecum leghista, c'è la «promozione della campagna vaccinale, riconoscendo l'efficacia dell'impegno dei sindaci, delle Regioni, della struttura commissariale e del governo». Sottolineando la necessità di «informazioni corrette» che non lascino dubbi sull'efficacia delle vaccinazioni. E poi, c'è un sì al green pass per «favorire le aperture in sicurezza a partire dai grandi eventi (per esempio, concerti o eventi sportivi), ma senza complicare la vita agli italiani». Altro cavallo di battaglia leghista, «tamponi gratuiti per alcune categorie, così da permettere agevolmente l'ottenimento del green pass, ad esempio per i minori che fanno sport o le persone che non possono vaccinarsi». E poi, la «possibilità di usare tamponi salivari molecolari per ottenere il green pass e infine l'estensione «dell'utilizzo degli anticorpi monoclonali prescrivibili anche dal medico di medicina generale».

 

matteo salvini claudio borghi

La svolta sui vaccini non è stata però l'unica delle ultime ore. Venerdì sera, nell'ambasciata dell'Afghanistan a Roma, Salvini ha incontrato gli ambasciatori e i rappresentanti di Germania, Francia, Olanda, Polonia, Austria, Svezia, Danimarca, Bulgaria, Estonia, Slovenia, Ungheria, Irlanda, Lituania, Romania, oltre a Canada, Australia, Nuova Zelanda e Islanda. Il tutto dopo aver incontrato l'ambasciatore di Pechino in Italia, Li Junhua, il quale gli avrebbe garantito che sulla crisi afghana «la Cina non farà alcun passo politico in autonomia, e anzi si coordinerà con Ue, Russia e Nato».

MATTEO SALVINI

 

Salvini ha lanciato l'idea di una forza di peacekeeping nel Panshir della Ue, che avrebbe «l'occasione storica di darsi un ruolo sulla scena internazionale». Salvini sarebbe stato «accorato» nella sua dichiarazione di fiducia nell'Unione e nel sostegno alla possibile iniziativa Ue per sostenere il governo di resistenza afghano presieduto da Amrullah Saleh che ha assunto la presidenza del Paese ad interim. L'idea, che Salvini prospetterà al premier Draghi in vista del prossimo G20, è che i talebani possano essere «riconosciuti soltanto in caso di vittoria di elezioni libere e democratiche». Il segretario leghista è stato invece assai critico sul ritiro Usa parafrasando lo slogan trumpiano: «Make talibans great again».

MARIO DRAGHI E IL GREEN PASS BY OSHO

 

2. DRAGHI SPIAZZA SALVINI: FIDUCIA SUL GREEN PASS L'IDEA DI USARLO SUI BUS

Alberto Gentili per “Il Messaggero”

 

Mario Draghi è stato chiaro: «La direzione di marcia è l'estensione del Green pass. Non si tratta di decidere il se, ma a chi» imporlo e «quando». Così, per dare un segnale ancora più chiaro a Matteo Salvini e per evitare nuovi agguati alla Camera dopo il no leghista in Commissione, domani il governo porrà la fiducia al decreto del 6 agosto. Quello che ha introdotto l'obbligo del lasciapassare verde per il personale scolastico e per chi viaggia su aerei, navi, bus e treni a lunga percorrenza. Il voto, che legherà le mani alla Lega, è previsto martedì o mercoledì.

 

MATTEO SALVINI AL PAPEETE

Per Salvini è un schiaffone che va a sommarsi al sì del premier all'obbligo vaccinale, «se sarà necessario». E alla difesa della ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, da mesi oggetto del cannoneggiamento del leader leghista. Tanto più che Salvini aveva fatto recapitare una richiesta a Draghi: evita la fiducia, così potremo presentare emendamenti di bandiera. Appello che il premier ha fatto cadere nel vuoto: «Sulla pandemia non si scherza e non si fa propaganda, qui è in gioco la sicurezza dei cittadini e la ripartenza economica del Paese», dicono fonti di governo.

 

MARIO DRAGHI GREEN PASS

Visto che la posta in gioco è alta, Draghi ha deciso di accelerare sull'utilizzo del Green pass in azienda e in fabbrica. E le parti sociali, dopo le schermaglie dell'ultimo mese, offrono sponda. Domani è previsto un incontro tra sindacati e imprese. Prima Cgil, Cisl e Uil vedranno Confindustria, poi la Confapi. Oggetto del confronto, le regole per introdurre il passaporto verde sui luoghi di lavoro. «Se serve una legge si farà, bisogna seguire il metodo e il dialogo che sono stati indispensabili per varare i protocolli di sicurezza», dice il ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

 

mario draghi in conferenza stampa

Per il governo l'estensione del Green pass in azienda e in fabbrica è «una questione di logica». Il responsabile della Funzione pubblica, Renato Brunetta, sta infatti lavorando a un provvedimento volto a rendere obbligatorio il passaporto verde per tutti i dipendenti pubblici a partire dal 27 settembre o dal 4 ottobre. E Draghi, al pari del ministro della Salute Roberto Speranza, ritiene che sarebbe assurdo che lo Stato obbligasse i propri lavoratori a entrare in ufficio con il Qr code e lasciasse senza «protezione» i dipendenti delle aziende private.

 

MARIO DRAGHI IN VERISONE IDRAULICO

Da qui l'accelerazione che potrebbe portare nelle stesse date di fine settembre o di inizio ottobre il Green pass in fabbrica e nelle imprese. Il timing verrà comunque definitivo tra giovedì e venerdì nella riunione della cabina di regia, quella composta dai capi delegazione della maggioranza e dal Cts. In questa occasione, oltre a mettere nero su bianco le regole e le norme del Qr code per dipendenti pubblici e privati, verrà stabilita la sua introduzione in tutti quei settori dove è già obbligatorio per clienti e utenti. Ciò vuol dire che tra meno di un mese dovranno avere il Green pass baristi e camerieri dei locali al chiuso, istruttori di ginnastica e di nuoto, ferrovieri, stuart, hostess, guide turistiche, ferrovieri e autisti, etc.

 

camerieri 1

IL NODO DEL TPL Ancora da sciogliere il nodo, molto importante e che coinvolge un grandissimo numero di cittadini, del trasporto pubblico locale. Una parte del governo vorrebbe estendere il Qr code anche su bus e metro, ma c'è il problema dei controlli e la Lega resiste. In più l'ipotesi non è confermata dal ministero della Salute. L'obbligo del Green pass nel mondo del lavoro non dovrebbero comportare disagi eccessivi alle categorie interessate. P

meme su draghi e green pass

 

er la Federazione dei pubblici esercizi solo il 5% dei camerieri non sarebbe vaccinato e negli alberghi il dato sarebbe migliore. Più seria la situazione nel pubblico impiego dove i sindacati azzardano un 10% di non immunizzati, dato che schizzerebbe al 20% tra gli agenti di Polizia. Più in generale, sarebbero circa 5 milioni i lavoratori non vaccinati, di cui 500 mila metalmeccanici.

 

L'OBIETTIVO DEL PREMIER L'obiettivo di Draghi è quello di riuscire a frenare la possibile ripresa della pandemia, garantire «la sicurezza dei cittadini», «scongiurare nuove chiusure». E, soprattutto, convincere quante più persone possibile a immunizzarsi, soprattutto quello zoccolo duro di No vax sopra i 50 anni: un esercito di ben 3,6 milioni di persone. L'obiettivo: avere entro ottobre l'85% della popolazione con due dosi di vaccino.

 

no vax

Per raggiungere il traguardo, il premier ha fatto balenare la possibilità di introdurre l'obbligo vaccinale. Ma per ora si tratta più di una minaccia, per convincere Salvini a ingoiare l'ulteriore estensione del Green pass, che di un proposito concreto. «Le somme le tireremo a fine ottobre», dice un'alta fonte di governo, «tenendo conto dell'andamento della campagna vaccinale, dell'indice Rt e della situazione negli ospedali».

no vax 3MATTEO SALVINI GIANCARLO GIORGETTI FEDERICO DINCAmedico no vaxMATTEO SALVINI E GIANCARLO GIORGETTI ALL HOTEL MIAMI DI MILANO MARITTIMA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…