BOLLINO ROSSO PER LA SIAE - SENZA GIANNI LETTA, IL CONSIGLIO DI STATO RIBALTA LA NORMA DEL GOVERNO DEL 2009 PER CUI GLI EDITORI DOVEVANO PAGARE IL BOLLINO SIAE - SECONDO LA CORTE EUROPEA, I BOLLINI SU SUPPORTI DIVERSI DALLA CARTA ERANO DA CONSIDERARE ILLEGITTIMI - ALLA CAMERA SI INDAGA SULLA SIAE PER OPERAZIONI SUI FONDI PENSIONE DEI DIPENDENTI E LA VENDITA DI IMMOBILI - SI VORREBBE ABOLIRE IL MONOPOLIO SIAE SUI DIRITTI D’AUTORE - PRECISAZIONE SIAE: NESSUN RIMBORSO MILIONARIO, SIA IL DECRETO CHE IL BOLLINO SONO UTILI E LEGITTIMI...

Alessandro Longo per "la Repubblica"

Via libera a rimborsi milionari dei bollini Siae versati per anni dagli editori sui supporti multimediali. È questo il senso di una sentenza del Consiglio di Stato, di pochi giorni fa. Ha annullato l´effetto di una norma che la presidenza del Consiglio dei ministri aveva fatto nel 2009 appunto per salvare la Siae dall´obbligo di rimborsare i bollini.

Tutto comincia nel 2007, con una sentenza della Corte di Giustizia europea: affermava che erano illegittimi i bollini Siae su supporti diversi dalla carta (per esempio su Cd o Dvd con musica, film, software, videogame allegati alle riviste). Di qui è partita un´azione legale dell´editore Edizioni Master, per non dover più pagare bollino; ma si era scontrata con la pezza messa dal governo nel 2009.

Questa norma non solo ripristinava l´obbligo ma anche affermava che comunque non ci doveva essere rimborso per il periodo in cui secondo la Corte di Giustizia europea il bollino era illegittimo (dal 2000 in poi). Adesso, la rivincita: il Consiglio di Stato, con sentenza "contro la presidenza del Consiglio dei Ministri" e "nei confronti di Siae" (a quanto si legge nel testo), su ricorso di Edizioni Master, stabilisce che è illegittima la retroattività.

«E´ una tegola di quasi cento milioni di euro, per Siae», secondo Guido Scorza, avvocato del ricorrente. «Siae infatti ricava dai 7 ai 10 milioni di euro l´anno da quei bollini; il diritto al rimborso copre nove anni di attività», aggiunge. «Adesso gli editori possono andare dai giudici tributari per richiedere il rimborso dei bollini illegittimamente incassati da Siae da febbraio 2000 a febbraio 2009», spiega.

«Se qualcuno chiederà il rimborso, affronteremo la questione con i giudici tributari. Ma secondo noi l´effetto della sentenza potrà riguardare solo due anni di rimborsi», dice Stefano Astorri, avvocato di Siae per questa vicenda. Certo è che resta salvo l´obbligo di pagare da febbraio 2009 in poi. Per di più, la Presidenza del Consiglio nel 2009 ha colto l´occasione per estendere il bollino ad altri supporti, come le memorie usb o i microchip.

Per la Siae sarà l´ennesima gatta da pelare in un anno che si annuncia molto difficile, su tanti fronti. Sulla Società - diretta da Gaetano Blandini e con Gian Luigi Rondi come commissario straordinario - si è aperta adesso un´indagine conoscitiva alla Camera, per le operazioni sui Fondi Pensione dei dipendenti e la vendita di immobili.

Nei giorni scorsi, inoltre, sono state presentate al governo proposte bipartisan per abolire il monopolio Siae sull´intermediazione dei diritti d´autore: da parte di Donatella Poretti (Radicali), Lucio Malan (Pdl), Felice Belisario (Idv), Beppe Giulietti (Misto) e Vincenzo Vita (Pd); ma anche dall´Associazione italiana internet provider e da Assinform (associazione italiana delle aziende informatiche), tra gli altri. Proposte giunte nell´ambito della cabina di regia avviata giovedì dal governo, per definire la prima Agenda Digitale italiana (con le misure per rilanciare lo sviluppo tecnologico e l´innovazione del Paese).

 

PRECISAZIONE DELLA SIAE:

In relazione all'articolo a firma Alessandro Longo pubblicato a pag. 24 de "La Repubblica" del 12.2.2012, dal titolo "La SIAE dovrà rimborsare agli editori 100 milioni di bollini su cd e dvd", la Società italiana degli autori ed editori precisa quanto segue.
1) La SIAE non è stata condannata al pagamento di alcun rimborso (tanto meno milionario) agli editori per i così detti "bollini" su cd e dvd.
2) Al contrario, a seguito della sentenza n. 584/2011 del Consiglio di Stato, resta confermato il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che stabilisce le modalità per l'assolvimento dell'obbligo di apporre il contrassegno SIAE ("bollino") sui supporti in vendita (e cioè: cd, dvd, ecc.); obbligo, peraltro, previsto dalla legge (art. 181-bis l. n. 633/1941 sulla protezione del diritto di autore).


3) Il Consiglio di Stato ha stabilito che tale Decreto non ha valore retroattivo; tuttavia, gli effetti della irretroattività sono limitati al massimo a due anni e, se vi saranno ricorsi, verranno esaminati dal giudice tributario.
4) Resta ovviamente confermata la legittimità e la utilità del "bollino", richiesto dagli autori e dalla stragrande maggioranza degli editori, a tutela dei consumatori e contro la pirateria, e, comunque, previsto da una legge dello Stato.
5) E' stata la SIAE a chiedere una audizione al Parlamento. Dopo quella informale tenutasi la scorsa settimana, la Commissione Cultura della Camera, come auspicato dalla SIAE, ha ritenuto di approfondire la questione e fissare una nuova audizione.
6) La SIAE, con riferimento alla pregressa gestione del Fondo pensioni dei dipendenti, ha promosso un giudizio civile per ottenere il risarcimento dei danni patiti e, in quella sede, ha doverosamente chiesto di valutare l'eventuale necessità della trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica per il caso di individuazione di fattispecie aventi rilevanza penale.

 

 

SEDE SIAESIAEGAETANO BLANDINIfelice belisario GiuliettiVincenzo Vita

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