
SILENZIO, PARLA FAZZOLARI – IL POTENTISSIMO E SOLITAMENTE SILENZIOSO SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO (SPOSATO CON UN’UCRAINA), DERUBRICA IL SERVILISMO DI TRUMP A PUTIN: “DA UOMO D’AFFARI HA INTUITO UNA CHIAVE PER CONVINCERLO. FARGLI SALVARE LA FACCIA” – “A DIFFERENZA DI QUANTO RACCONTA LA PROPAGANDA, PUTIN È IN DIFFICOLTÀ E IMBARAZZO" (TALMENTE IN DIFFICOLTÀ CHE NON CEDE DI UN MILLIMETRO DALLE SUE PRETESE, E CHIEDE LA RESA UCRAINA) – “LA PRINCIPALE IPOTESI SUL TAVOLO È LA PROPOSTA AVANZATA DA GIORGIA MELONI. GARANZIE DI SICUREZZA BASATE SU UN ACCORDO CHE RICALCHI L’ARTICOLO 5 DELLA NATO”. MA PERCHÉ PUTIN, CHE CONSIDERA LA PROTEZIONE OCCIDENTALE DI KIEV UNA DELLE “CAUSE PROFONDE DEL CONFLITTO”, DOVREBBE ACCETTARE? SE SERVE L’OMBRELLONE NATO, VA MODIFICATO IL TRATTATO ATLANTICO, E IL VOTO È ALL’UNANIMITÀ DEGLI STATI MEMBRI. ORBAN E GLI ALTRI CAVALLI DI TROIA DI PUTIN DIRANNO SÌ?
Estratto dell’articolo di Virginia Piccolillo per il “Corriere della Sera”
giovanbattista fazzolari giorgia meloni - foto lapresse
Nessun cessate il fuoco, tappeto rosso e onori a Vladimir Putin. Sottosegretario Giovambattista Fazzolari, da dove nasce l’ottimismo del governo dopo il vertice in Alaska?
«Non parlerei di ottimismo. La situazione è molto complicata, ma adesso almeno c’è uno spiraglio»
Che spiraglio?
«Una strada da percorrere per giungere alla pace, partendo dalla necessità di garantire solide garanzie di sicurezza all’Ucraina. […] Per questo noi siamo orgogliosi».
Di cosa?
«Che la principale ipotesi oggi sul tavolo, fatta propria anche da Donald Trump, sia la proposta avanzata tempo fa da Giorgia Meloni ».
A cosa si riferisce?
giorgia meloni volodymyr zelensky giovanbattista fazzolari a kiev
«A garanzie di sicurezza basate su un accordo tra una serie di Stati occidentali che ricalchi l’articolo 5 della Nato, cioè l’intervento di tutti i sottoscrittori in caso di aggressione di uno dei membri, ma senza l’ingresso di Kiev nell’Alleanza atlantica. Sarebbe utile anche all’Ue, vista la forza dell’esercito ucraino. Ed è un modo per smascherare Putin».
Smascherare?
«Se non intende invadere di nuovo l’Ucraina, perché dovrebbe opporsi a un accordo solo difensivo?»
E perché Putin rinuncerebbe al suo piano di «pace»?
«Perché, a differenza di quanto racconta la sua propaganda, è in grande difficoltà».
Non sta vincendo la guerra?
VLADIMIR PUTIN - DONALD TRUMP - VERTICE ANCHORAGE, ALASKA
«No. A oggi il principale ostacolo a un accordo di pace sorge […] dalla debolezza della Russia.
A settembre 2022 Putin ha dichiarato l’annessione di quattro regioni ucraine arrivando persino a modificare la Costituzione per inserirle formalmente all’interno della Federazione Russa.
Ma, a distanza di tre anni, non è riuscito a prenderne il controllo. È chiaro che a questo punto è in grande imbarazzo: come può spiegare che non solo non è riuscito a conquistare Kiev, ma non è in grado neppure di prendere il controllo dei territori annessi sulla carta? ».
Ma Mosca avanza. Non è solo questione di tempo?
DONALD TRUMP APPLAUDE APPENA VEDE PUTIN AD ANCHORAGE IN ALASKA
«Nell’ultimo anno ha conquistato l’1,9% del territorio ucraino nonostante altissime perdite di uomini e mezzi.Quanto può andare avanti?»
Lui dice fino alla vittoria.
«Il popolo sembra assuefatto al regime putiniano, ma non so quanto persino la società russa possa resistere a una situazione in cui una corrotta oligarchia al potere prospera grazie al massacro insensato dei suoi uomini, mandati al macello contro le difese ucraine per rosicchiare pochi metri al giorno. Da qui la proposta surreale di Putin».
Surreale?
«Vuole che l’Ucraina si ritiri dalle regioni rivendicate da Mosca perché l’ esercito non è in grado di conquistarle».
Allora perché Trump lo ha trattato con tanta deferenza?
UCRAINA - LA SITUAZIONE SUL CAMPO - 17 AGOSTO 2025
«Probabilmente perché, da uomo di affari, ha intuito una chiave per convincerlo».
Quale chiave?
«Fargli salvare la faccia. Le lusinghe internazionali e la ribalta di immagine possono aiutarlo a rivendicare in patria una vittoria che sul campo non esiste. E se potesse aiutare la pace ben vengano uno, due, tre tappeti rossi».
Pace a quali condizioni?
«Le condizioni le deve decidere Kiev. […]».
E Volodymyr Zelensky?
LA STRETTA DI MANO TRA PUTIN E TRUMP - VERTICE DI ANCHORAGE, ALASKA
«Già passerà alla storia per aver salvato la libertà e l’esistenza stessa dell’ Ucraina che Mosca voleva cancellare».
Si dice che il suo consenso interno sia un po’ in calo.
«In guerra si devono prendere scelte difficili, basti pensare a Churchill che venne archiviato senza tanti complimenti dal Regno Unito, però di fatto resta l’uomo che ha vinto la Seconda guerra mondiale».
Che figura ha fatto l’Ue?
«L’Ue è comunque compatta. Altro fallimento di Putin che sperava di dividerla, invece ha sempre dato pieno sostegno a Kiev. Malgrado alcune opinioni pubbliche un po’ freddine che non percepiscono quanto la guerra in Ucraina ci riguardi direttamente. Inclusa quella italiana. […]...». […]