la panda di marino

VIENI AVANTI, MARINO! MENTRE IL CAMPIDOGLIO RADDOPPIA LE TARIFFE PER LE STRISCE BLU E BASTONA I RESIDENTI DEL CENTRO CON AUMENTO DEL MILLE PER CENTO SUI PERMESSI ZTL, IL SINDACO CONTINUA A PARCHEGGIARE GRATIS NELL’AREA RISERVATA DEL SENATO!

Dario Martini per “Il Tempo”

 

Il sindaco Ignazio Marino fa pagare cara la sosta sulle strisce blu ai romani, però lui continua a parcheggiare gratis negli spazi bianchi riservati al Senato. Già, non lavora più a Palazzo Madama da giugno 2013 ma continua imperterrito a sfruttare questa opportunità che gli permette di risparmiare un bel gruzzolo. Lo stesso non possono fare i suoi concittadini che da inizio settembre hanno visto passare la sosta a pagamento da 1 a 1,50 euro l’ora.

LA PANDA DI MARINO NELL'AREA  RISERVATA DEL  PARCHEGGIO DEL SENATOLA PANDA DI MARINO NELL'AREA RISERVATA DEL PARCHEGGIO DEL SENATO

 

Quello delle strisce blu non è il solo rincaro deciso dal primo cittadino della Capitale. Anche i permessi per entrare nelle zone a traffico limitato (ztl) sono schizzati alle stelle. Facendo un rapido calcolo, in media un romano che deve raggiungere il centro per recarsi al lavoro arriva a pagare 6.500 euro all’anno.

 

Ma torniamo al sindaco. Marino abita vicino al Pantheon e lascia la sua auto privata, una Panda rossa, in piazza San Luigi dei Francesi, proprio davanti all’omonima chiesa. L’area è delimitata dalle barriere mobili che vengono azionate dagli addetti alla sicurezza del Senato ogni qual volta qualcuno entra ed esce con la propria auto. Il sindaco è dotato di un permesso di ztl rinnovato ad agosto della durata di un anno, intestato a «Roma Capitale-On.le Sindaco» e come «utilizzatore» Ignazio Marino.

ROMA - MANIFESTAZIONE DI CASA POUND CONTRO MARINOROMA - MANIFESTAZIONE DI CASA POUND CONTRO MARINO

 

Il primo cittadino, infatti, è titolare del permesso, così come i consiglieri capitolini e gli assessori che devono recarsi al lavoro ogni giorno in Campidoglio. Permesso che da anni viene concesso gratuitamente, come nel caso dei consiglieri in cui sono i gruppi consiliari a pagare.

 

MARINO PRENDE IL SOLE AL CIRCOLO CANOTTIERI LAZIOMARINO PRENDE IL SOLE AL CIRCOLO CANOTTIERI LAZIO

Stanchi di questa situazione ieri sono scesi in piazza, proprio attorno alla Panda rossa, i giovani di Ncd assieme alla coordinatrice regionale Roberta Angelilli e al deputato Vincenzo Piso: «Il rispetto delle regole vale per tutti tranne che per il sindaco di Roma. Infatti mentre i cittadini sono costretti a fare i conti con l’aumento esorbitante delle strisce blu, Marino parcheggia h24, comodamente e gratuitamente, la sua vettura personale al parcheggio del Senato.

 

roma pride 2014   ignazio marino e andrea maccarone  39roma pride 2014 ignazio marino e andrea maccarone 39

Quindi, è sì il primo cittadino ma in quanto unico a godere di privilegi sconosciuti a tutti gli altri abitanti della Capitale». Armati di cartelli i giovani di Ncd hanno intonato slogan come «Marino vergogna, tu parcheggi gratis e i romani pagano» o «Sì al ripristino delle vecchie strisce blu».

 

I consiglieri municipali Chinni, De Napoli, Erbaggi, Bonelli e Consorti, si sono detti scandalizzati per il fatto che «questa vicenda, che ha avuto gli onori delle cronache già un anno fa, adesso sia divenuta paradossale a causa dei recenti provvedimenti dell’amministrazione capitolina». Per questo motivo hanno indetto una petizione contro l’aumento delle strisce blu e il ripristino delle tariffe agevolate.

 

MARINO PRENDE IL SOLE AL CIRCOLO CANOTTIERI LAZIOMARINO PRENDE IL SOLE AL CIRCOLO CANOTTIERI LAZIO

Già nei mesi scorsi, quando per la prima volta si erano chiesti chiarimenti per l’auto rossa del sindaco, il Campidoglio aveva fatto sapere che il permesso era stato rilasciato dal prefetto di Roma. Il 2 agosto del 2013 Pecoraro ha chiarito con una lettera che, in seguito ad atti vandalici ai danni della macchina del sindaco, parcheggiata negli stalli pubblici in prossimità della sua abitazione, si riteneva opportuno «il ricovero» della macchina nell’area di «custodia continuativa nella disponibilità del Senato».

 

La Panda rossa, quindi, verrebbe parcheggiata davanti alla chiesa di San Luigi dei Francesi per evitare che qualcuno righi la carrozzeria o fori le gomme. Da questa piazza, però, può passare chiunque. Non è interdetta ai pedoni. C’è un via vai continuo giorno e notte. Chi volesse fare un atto vandalico non avrebbe comunque grandi difficoltà. Gli addetti alla sicurezza in servizio al Senato, infatti, devono controllare un’area vasta e di certo non tengono gli occhi puntati 24 ore su 24 sull’auto di Marino.

 

il sopralluogo di ignazio marino tra i cassonetti dei rifiuti 2il sopralluogo di ignazio marino tra i cassonetti dei rifiuti 2

Il punto, comunque, resta la "discriminazione" tra il politico e il normale cittadino. Angelilli e Piso mettono il dito nella piaga: «Come si può pensare di disincentivare l’utilizzo del mezzo privato varando misure irrazionali e vessatorie che si accaniscono solo sulle tasche dei cittadini (aumento del 50% delle strisce blu, cancellazione delle tariffe agevolate) a fronte di una rete di trasporti inefficiente e a cui si aggiunge il taglio delle linee degli autobus».

 

Bisogna ricordare, però, che una notizia positiva, sul fronte della mobilità, arriverà tra una settimana. L’11 ottobre, infatti, è prevista l’apertura della linea C della metropolitana tra Pantano e Centocelle. Un’inaugurazione attesa da anni, anche se il secondo tratto, quello che dovrà portare fino a San Giovanni, è ancora in alto mare. Per non parlare del prolungamento fino al Colosseo che vedrà la luce probabilmente nel 2020.

piazza spagna marinopiazza spagna marino

Intanto Marino continua a parcheggiare gratis.

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?