SMS DA PALAZZO CHIGI/2 - “L’IRPEF SUGLI STIPENDI FINO A 1500 EURO NETTI SARÀ TAGLIATA DA MAGGIO, NON DA APRILE”. E SCHERZA: “FAREMO VEDERE LA BUSTA PAGA NELLA SETTIMANA DELLE ELEZIONI EUROPEE”

Sms da Palazzo Chigi di Francesco Bonazzi per Dagospia

Ecco che Renzi presenta lo sblocco del pagamento dei debiti della PA. "Ce lo avete in cartellina?". No? Va bene "ce lo avrete. Sono 68 miliardi, che sblocchiamo tutti entro luglio". Ma non fa il decreto, solo un disegno di legge. Sarà per la prossima volta. Ogni tanto si volta verso il sottosegretario Delrio e dice cose tipo "Grazie, Graziano" o "Quanto fa, Graziano?". E pazienza se un padre di famiglia con 9 figli viene trattato come una valletta.

"Vedo qui anche il Maestro Piano, che ringrazio perchè gli ho strappato il concetto di "rammendare" le scuole italiane. Poi ammette: "Lo so, sembra un'offerta commerciale, ma non si riparte con l'economia a colpi di slide, ma con interventi come quello sulle scuole. Sulle scuole pericolanti, il miliardo e mezzo è già stanziato!". Si comincia il primo aprile, ma non è un pesce.

"Tra qualche istante verrà il ministro Lupi che vi illustra il piano casa da 1,7 miliardi".

Dal primo di maggio saranno operative nuove misure sul fisco. Fa autoironia: "ho provato a farle partire dal primo aprile per andare alle elezioni a maggio già con i soldi in più in busta paga. Ma non si poteva fare e allora faremo vedere gli enti che mandano le buste paga aumentate la settimana delle elezioni europee", dice ridendo.

Poi passa a dare i numeri: "I destinatari del provvedimento: il limite sono 25 mila euro lordi, che vuol dire 1.500 euro netto al mese". Questa è la platea dei destinatari di questo intervento "mai visto da ben 10 miliardi". Si tratta, dice il premier, "di circa 1000 euro l'anno netti". E una maestra che guadagna 1.400 euro al mese, arriverà a fine mese con più fiato e si comprerà due libri in più. E una madre che fatica ad arrivare a fine mese con tutte le bollette, potrà andare a cena una volta con le amiche".

La conferenza stampa di Renzie appare pericolosamente in bilico con certe trasmissioni televisive dove poi arriva in sovrimpressione il numero verde per prenotare i primi cento lotti. Ma ora eccoci al punto: "La copertura è totalmente fatta dal governo con risparmi di spesa e senza aumento di tassazione. Non prendo i soldi da una parte e li do all'altra. Qui è lo Stato che stringe un po' la cinghia. Dove stanno i denari? Adesso ve lo spieghero'"

Dribbla subito come nulla fosse lo scoglio di giornata, riconoscendo che proprio oggi in Senato Carlo Cottarelli "si è prudentemente tenuto sui 3 miliardi di spending review per il 2014". Ma poi, dice che il totale previsto dalla spending per il primo anno "è di 7 miliardi". Brusii in sala. E gli altri 4? Poi parla di "altro margine da 6 mild che vedrete bel Def. E sette più sei fa già 13". E poi, colpo da maestro: "Altri miliardi arriveranno dalle misure che lanciamo oggi, come Iva su miliardi che spenderemo e su sblocco dei debiti della Pa"

 

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