pedro sanchez

SPIA ACCESA IN SPAGNA - FERMI TUTTI: ANCHE IL PREMIER PEDRO SANCHEZ E LA MINISTRA DELLA DIFESA MARGARET ROBLES SONO STATI SPIATI CON IL SOFTWARE PEGASUS! GLI HACKER HANNO SOTTRATTO DAL TELEFONO DEL PRIMO MINISTRO PIÙ DI 2,7 GIGABITE DI DATI - QUESTA VOLTA DIETRO NON CI SONO I SERVIZI SEGRETI DI MADRID, COME INVECE PER I LEADER CATALANI SPIATI CON L’AUTORIZZAZIONE DEI GIUDICI, MA “UN ATTORE ESTERNO” - È UNA STRATEGIA PER RIBALTARE LE ACCUSE DEI SEPARATISTI O È TUTTO VERO?

1 - SPAGNA: GOVERNO, A SÁNCHEZ SOTTRATTI CON PEGASUS 2,7 GIGA

PEDRO SANCHEZ

 (ANSA) - Gli hacker che hanno "infettato" il telefono cellulare del premier spagnolo Pedro Sánchez con il software Pegasus hanno sottratto dal dispositivo oltre 2,7 gigabytes di dati, secondo quanto affermato da fonti del governo del Paese iberico a El País e altri media nazionali. L'attacco è avvenuto in due occasioni a maggio e giugno 2021, aggiunge Madrid. Nel caso della ministra della Difesa Margarita Robles, anche lei — stando al governo spagnolo — spiata con Pegasus a giugno 2021, la quantità di dati sottratta corrisponde a 9 megabytes.

pegasus software

 

La crisi diplomatica tra la Spagna e il Marocco, segnata da episodi come l'arrivo in incognito del leader saharawi Brahim Ghali o l'entrata in massa di oltre 8.000 migrante nell'enclave di Ceuta, e la maturazione della decisione di concedere la grazia ai leader catalani condannati al carcere sono i fatti d'attualità più rilevanti avvenuti nel periodo in cui Sánchez e Robles sono stati spiati. Ghali, ricordano i media iberici, arrivò in Spagna ad aprile, mentre la crisi migratoria di Ceuta avvenne a partire dal 15 maggio.

 

PEGASUS

L'indulto ai leader catalani venne concesso il 22 giugno, anche se Sánchez li aveva preannunciati giorni prima. A maggio 2021 ebbero luogo anche la vittoria della popolare Isabel Díaz Ayuso alle elezioni regionali di Madrid e la formazione dell'attuale governo catalano di Pere Aragonès con un accordo tra i partiti indipendentisti Esquerra Republicana e Junts per Catalunya. Il ministro della Presidenza, Félix Bolaños, ha dichiarato che il governo preferisce evitare "illazioni" sui motivi del presunto spionaggio

PEDRO SANCHEZ

 

2 - SPAGNA, IL PRESIDENTE SÁNCHEZ E LA MINISTRA DELLA DIFESA VITTIME DI SPIONAGGIO ILLEGALE

Vincenzo Genovese per https://it.euronews.com/

 

I telefoni cellulari istituzionali del Presidente del governo spagnolo Pedro Sánchez e della ministra della difesa Margarita Robles sono stati oggetto di spionaggio illegale tramite il software israeliano Pegasus. È quanto denuncia l'esecutivo di Madrid, per bocca del ministro alla Presidenza Félix Bolaños. 

 

L'intrusione illegale sarebbe avvenuta nei mesi di maggio e giugno del 2021 e avrebbe provocato la sottrazione di un'enorme quantità di dati dai due dispositivi, oltre due gigabyte e mezzo nel caso di quello del Presidente. 

margarita robles

 

Il governo spagnolo non è al momento in grado di stabilire il grado di riservatezza delle informazioni ottenute dagli autori dello spionaggio, ma assicura che dal mese di giugno a ora non si è prodotta nessuna nuova introduzione.

 

Responsabili ignoti

"L'hackeraggio di questi telefoni è risultato da una verifica, che è tuttora in corso, sui dispositivi di tutti i membri del Governo. Riportiamo informazioni verificate e attendibili, non supposizioni. Sono fatti estremamente gravi, che confermano intrusioni illegali e non riconducibili alle istituzioni statali", ha spiegato Bolaños in una conferenza stampa nella mattinata di lunedì 2 maggio.

nso group

 

Il governo spagnolo assicura che l'utilizzo di Pegasus in questo caso è avvenuto senza autorizzazione giudiziaria e a opera di attori esterni: non c'entra quindi il Centro Nacional de Inteligencia (CNI), i servizi segreti spagnoli, che hanno a propria disposizione il software.

 

"Ci sono prove che Pegasus sia stato utilizzato illegalmente in almeno venti Paesi e che tra le vittime di questi interventi ci siano governi, rappresentanti della società civile, giornalisti, e figure di varia natura". Le prove di queste violazioni sono state inoltrate all'Audiencia Nacional, il tribunale nazionale spagnolo, dall'Avvocatura generale dello Stato. 

 

pedro sanchez

Nessuna ipotesi, al momento, sugli autori dello spionaggio, che assumi contorni molto incerti: Il software Pegasus in teoria viene venduto solo a organismi governativi e, dato che il governo stesso eslcude la pista interna, i responsabili sarebbero da ricercare o tra agenzie governative di Paesi stranieri oppure o tra enti non statali.

 

Il caso Pegasus e il Catalangate

Proprio il software Pegasus, noto per un grande scandalo di spionaggio illegale con migliaia di telefoni sotto controllo, è in questi giorni al centro di un' altra questione delicata in Spagna, ribattezzata Catalangate. 

 

nso group

Si basa su un'indagine realizzata dal centro studi canadese The Citizen Lab e pubblicata a metà aprile. I dispositivi di 63 attivisti, giornalisti ed esponenti politici legati all'indipendentismo catalano sono stati hackerati tramite il noto spyware, e altri quattro con uno simile, Candiru.

I loro proprietari sono quindi stati controllati, grazie alla possibilità di geolocalizzarli, leggerne le  conversazioni, ascoltarne le telefonate e sottrarre dati e fotografie. Probabilmente, le vittime reali sono molte di più, specificano gli autori della ricerca. 

 

Tra le vittime figurano l’attuale presidente della Generalitat de Catalunya, Pere Aragonès, e quella del parlamento catalano Laura Borràs, entrambi spiati prima di assumere le rispettive cariche. Ma anche gli europarlamentari indipendentisti catalani, fra cui Carles Puigdemont, presidente della Generalitat de Catalunya al momento del tentativo di secessione dalla Spagna, nell'ottobre 2017.  In questo caso, però, a essere «infettati» dallo spyware sono stati i telefoni della moglie, del suo avvocato e di membri del suo staff.

come funzionano pegasus

 

Il Catalangate ha provocato un vero e proprio terremoto politico in Spagna, visto che gli autori dello spionaggio sono i servizi segreti di Madrid, che però sostengono di aver utilizzato il software sempre sotto controllo giudiziario. 

 

Lo stesso governo di Sánchez ha difeso in una sessione parlamentare l'operato del Cni, che avrebbe agito ”in maniera conforme alla legge”. In quel frangente, una delle voci più decise fu proprio quella di Margarita Robles. ”Cosa deve fare uno Stato quando qualcuno viola la Costituzione e dichiara l’indipendenza?”

 

Ora chi ha avallato l'operazione di spionaggio è a sua volta vittima di una situazione simile. Toccherà alla magistratura spagnola stabilire se il quadro legale è stato violato e accertare i responsabili in entrambi i casi.

 

Articoli correlati

IL GOVERNO REGIONALE DELLA CATALOGNA HA DECISO DI \'RIDURRE AL MINIMO\' LE RELAZIONI CON MADRID DOPO..

 

 

 

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…