berlusconi salvini forza italia carfagna gelmini ronzulli brunetta ghedini bernini

COSA SUCCEDE IN FORZA ITALIA? LA DEBOLEZZA FISICA E MENTALE DI SILVIO BERLUSCONI HA SCATENATO GLI AVVOLTOI CHE PROVANO AD APPROFITTARE DEI SUOI MOMENTI DI SCARSA LUCIDITÀ - IL CAV È IN CONFUSIONE: SI LASCIA FACILMENTE TRAVIARE DAI SUOI INTERLOCUTORI - I PEONES TENTATI DALLE PROMESSE DEI FILO-SALVINI RONZULLI, GHEDINI, BERNINI - CONTRO DI LORO I LEALISTI LETTA-BRUNETTA-GELMINI-CARFAGNA - IL RUOLO DI MARINA BERLUSCONI E DEL SUO UOMO NEL PARTITO, GIORGIO MULE' - SALVINI VUOLE INGLOBARE FORZA ITALIA, CREARE UN NUOVO PARTITO (CON NUOVO NOME) E PUNTARE AL CENTRO…

1 - DAGOREPORT

berlusconi salvini

Cosa succede in Forza Italia? La debolezza fisica e mentale di Silvio Berlusconi ha scatenato gli avvoltoi che provano ad approfittare dei suoi momenti di scarsa lucidità. Il Cav è in confusione: si lascia facilmente traviare dai suoi interlocutori. Dice sì, poi fa marcia indietro, ci ripensa: a seconda dell’ultima persona con cui ha parlato.

 

Anche Marina, che ormai ha raccolto l’eredità paterna nel partito e nelle aziende di famiglia, è in difficoltà: non riesce a creare intorno al padre un cordone di sicurezza solido. Quel che agita le sfilacciate truppe berlusconiane è il combinato disposto tra il taglio dei parlamentari e i sondaggi che affossano Forza Italia, che galleggia al 7% (nel 2018 era al 14%).

GELMINI CARFAGNA BRUNETTA

 

Sono tanti i peones che, a ragion veduta, temono di perdere la poltrona alla prossima tornata elettorale nel 2023 e si lasciano tentare dalle sirene pro-Lega.

Licia Ronzulli, Niccolò Ghedini e Annamaria Bernini, di fatto già accasatisi tra le braccia di Salvini, non si risparmiano nel convincere i colleghi a zompare sul Carroccio, magari con la prospettiva di avere un seggio sicuro alle prossime elezioni (che anche Salvini ormai fissa nel 2023, e non prima, così da logorare lentamente il consenso di Giorgia Meloni).

 

LICIA RONZULLI

A fare da argine alle quinte colonne leghiste in casa azzurra sono rimasti gli ultimi giapponesi lealisti (Gianni Letta, Renato Brunetta, Mara Carfagna, Mariastella Gelmini). A dare man forte ci sarebbe anche l’uomo di Marina Berlusconi nel partito, il portavoce Giorgio Mulè. Ma anch’egli, dicono, è stato raggiunto da una telefonata tentatrice del “Capitone”…

 

E’ una battaglia senza esclusione di colpi sulle spoglie politiche del fu Banana e del suo partito di plastica, ormai allo sbando. Salvini non ha intenzione di fermarsi: vuole fondere Lega e Forza Italia in un contenitore politico con un nome nuovo e puntare dritto al centro, in quell’area moderata orfana e necessaria per puntare a palazzo Chigi.

SALVINI BERLUSCONI

 

2 - FEDERAZIONE, SALVINI GIÀ ACCELERA NUOVA TELEFONATA CON BERLUSCONI

PDC per il “Corriere della Sera”

 

Nonostante la spaccatura in Forza Italia - dove i dubbi su una federazione con la Lega con fusione dei gruppi parlamentari sono fortissimi e in tanti, anche vicini a Berlusconi, chiedono tempo - Matteo Salvini accelera e convoca un vertice dei leader dei partiti del centrodestra di governo per mercoledì. E lo fa con il consenso del Cavaliere, arrivato a sera dopo una telefonata con l' alleato nella quale i due hanno «convenuto che il progetto è importante e positivo e sarà aperto a tutti i gruppi della coalizione che sostengono il governo», alla «pari» e senza «annessioni».

NICCOLO GHEDINI LICIA RONZULLI MATTEO SALVINI

 

Va veloce il leader leghista, per evitare che il progetto si impantani: «Sulla federazione del centrodestra mi sembra che ci siano consensi da parte di tanti, se non di tutti.

Mettersi insieme per aiutare l' Italia e per contare di più in Europa penso sia qualcosa che i cittadini desiderano al 100%, magari qualche politico teme di perdere qualcosa».

L' obiettivo? «Non si tratta di annettere, di fondere, ognuno mantiene la sua identità, ma mettiamo insieme energie, gruppi, ministri, battaglie, emendamenti, proposte di legge. Conteremo di più ».

 

giorgio mule foto di bacco

La sua idea è quindi di fondere i gruppi parlamentari, che dovrebbero essere guidati alla Camera dal leghista Molinari e al Senato dall' azzurra Bernini, per blindare sotto la sua egida il centrodestra di governo. Ma bisognerà capire se le resistenze già manifestate in queste ore rientreranno o cresceranno, mettendo a rischio seriamente l' unità di FI.

 

Se infatti c' è il primo partito che si sfila - Coraggio Italia di Toti e Brugnaro, che sembra offrire una sponda ai forzisti impauriti e dice no alla federazione per i tempi, i modi, gli obiettivi e la forma non chiari - Berlusconi è molto attratto dall' idea. Se per volontà di stringere un patto più cogente con gli alleati - per dirla con Antonio Tajani mantenendo sedi, simboli, nome, e dunque senza fare «alcun partito unico» - o se per siglare un patto di ferro che possa portarlo al Quirinale non è ancora chiaro. Sicuramente, sta provando a sedare gli animi. Alla Carfagna che lo ha chiamato ha detto che «nulla è ancora deciso, che è ancora da vedere, è un' idea».

SALVINI BERLUSCONI

 

Ma quanto potrà temporeggiare? Perché oltre alla cautela dello stesso Tajani, certamente di Gianni Letta, al no di più coordinatori, al rumoroso silenzio di Schifani per non influenzare con un possibile dissenso la già molto critica area del Sud del partito, c' è la contrarietà netta già espressa appunto dalla Carfagna e ieri dalla Gelmini: «È giusto confrontarsi per il dialogo», ma per i vari partiti il ruolo va «accentuato e non annacquato in una federazione».

 

marina berlusconi

La mappa degli azzurri vede parecchi favorevoli degli eletti al Nord, la probabile fedeltà di big del Sud come Miccichè in Sicilia e Occhiuto in Calabria, di fedelissimi come Mulé. Un quadro variegato, di cui Berlusconi - assediato in queste ore più di quanto si aspettasse - dovrà tenere conto. Con un occhio non solo alla tenuta di FI ma anche ai sondaggi: uno, svolto da Noto, dà il 25% al partito unico e il 28,5% ai due partiti divisi.

antonio tajani silvio berlusconigianni letta foto di bacco (4)maria stella gelmini annamaria bernini silvio berlusconi antonio tajani 1

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT