JENA RIDENS: “BISOGNA DARE ATTO A MONTI DI NON AVERCI PROMESSO LA LUNA, INFATTI SIAMO AL BUIO” - IL MINISTRO FORNERO: "GIA' FATTA LA RIFORMA DELLE PENSIONI" - IL SUMMIT MONTI-SARKO-MERKEL PER SALVARE L’EURO INIZIA BENE: L’AEREO TEDESCO FA RITARDO PER UN GUASTO AL MOTORE - DI PIETRO CONTRO FINMECCANICA: “CI HANNO CONTATTATI, ABBIAMO DETTO NO” - L’UE METTE IN MORA L’ITALIA PER GLI UCCELLI SELVATICI (CI PENSERA’ PASSERA?) - IL MINISTRO DEL VATICANO RICCARDI A PRANZO CON IL CARDINALE SEPE - IL LIBERAL BIANCO A BERSANI: “SOSTEGNO A MONTI MA SENZA MUGUGNI” (E SENZA FASSINA)…

MERCATI
Jena per "la Stampa"

Bisogna dare atto a Monti di non averci promesso la luna, infatti siamo al buio.

1 - PENSIONI, FORNERO: RIFORMA GIÀ FATTA, MA È POSSIBILE ACCELERARE
Reuters -
L'Italia ha già messo mano al sistema previdenziale ma è possibile imprimere una accelerazione alla attuazione delle norme già in vigore. Lo ha detto il neo ministro del Welfare, Elsa Fornero, in un collegamento nel corso dell'assemblea del Cna. "La riforma [delle pensioni] è stata largamente già fatta ma i tempi possono essere ulteriormente accelerati", ha detto Fornero.

Il presidente del consiglio Mario Monti, nell'illustrare le linee programmatiche del suo governo, ha detto che l'età per il pensionamento di vecchiaia in Italia è in linea con quello degli altri Paesi europei, lasciando però spazio ad altri aggiustamenti in termini di disparità e privilegi. Fornero, esperta di previdenza, si è sempre detta favorevole alla introduzione del sistema contributivo pro-rata (a partire cioè dalla entrata in vigore della norma) come elemento per ridurre la disparità fra chi lascia il lavoro con il sistema retributivo e i lavoratori più giovani che invece ricevono l'assegno sulla base dei contributi versati, dunque un assegno inferiore. Allo studio anche un sistema di incentivi e disincentivi per chi decide di lasciare il lavoro prevedendo una forchetta per l'anzianità fra i 62-63 anni e i 68-70.

2 - CRISI: ARRIVA ANCHE MERKEL,VIA SUMMIT FRANCIA-ITALIA-GERMANIA
(ANSA) -
Con l'arrivo della cancelliera tedesca Angela Merkel è iniziata la 'trilaterale' fra Francia, Italia e Germania, che avrà al centro la crisi dell'economia e del debito europeo.

3 - MERKEL A SARKOZY SCUSA RITARDO MOTORE AEREO GUASTO
(ANSA) -
Curioso scambio di battute tra Angela Merkel e Nicolas Sarkozy. All'arrivo, con qualche minuto di ritardo sull'orario previsto, alla prefettura di Strasburgo per la trilaterale Francia-Italia-Germania, la cancelliera tedesca è stata accolta dal presidente francese sulla piccola scalinata d'ingresso. Bacio sulla guancia tra i due e la Merkel dice in inglese all'inquilino dell'Eliseo: scusa per il ritardo ma l'aereo era rotto. Sarkozy risponde qualcosa ma non è udibile, anche se dalla risposta della Merkel si può desumere che le abbia chiesto se il guasto fosse avvenuto in volo e dunque si fosse spaventata. La Merkel infatti risponde: "No, no. Eravamo fermi e il motore era guasto".

4 - CACCIA: UE, MESSA IN MORA ITALIA, RISCHIA SANZIONI
(ANSA) -
Bruxelles ha deciso di aprire nei confronti dell'Italia una seconda procedura d'infrazione rispetto alla direttiva sulla protezione degli uccelli selvatici, con l'invio di una lettera di messa in mora in cui chiede a Roma "di conformarsi a tre sentenze della Corte di
giustizia Ue". Il passo successivo, in caso di inadempienza, è un nuovo ricorso alla Corte Ue insieme a sanzioni pecuniarie. Nel mirino, la caccia in Liguria e in Veneto e violazioni alla direttiva uccelli in diverse altre Regioni italiane.

5 - MAZZETTE, "CI HANNO CONTATTATI, ABBIAMO DETTO NO"
Dal "Fatto quotidiano" -
Lo scandalo Finmeccanica è l'abominevole prosecuzione della Tangentopoli della Prima Repubblica. È la mafia bianca, più sporca di quella nera, rappresenta il sistema della lottizzazione a cui l'Idv si è sempre sottratta. Finmeccanica è stata aggredita. Anche noi siamo stati contattati per avere qualche tozzo di pane, ma abbiamo detto no, perché rifiutiamo di partecipare alle lottizzazioni e condanniamo questo sistema corrotto. Noi siamo diversi e lo rivendichiamo.

6 - MINISTRO RICCARDI A PRANZO CON CARD. SEPE A NAPOLI
(ANSA) -
Pranzo con il cardinale arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, per il ministro per la Cooperazione internazionale e l'integrazione, Andrea Riccardi. Al termine della cerimonia per l' inaugurazione dell' anno accademico della Facoltà teologica dell' Italia Meridionale, il ministro si è recato nel vicino Seminario maggiore per un pranzo con il cardinale ed alcuni suoi collaboratori. Tra i presenti il preside della facoltà teologica mons. Gaetano Castello.

7 - COMUNALI: PALERMO; DI PIETRO, A PD CHIEDIAMO DI DECIDERE
(ANSA) -
"Chiediamo al Pd di prendere una decisione netta e di mantenere una posizione che garantisca il bipolarismo. Abbiamo sempre detto, a proposito delle prossime elezioni amministrative a Palermo, e non solo, che siamo contrari ad alleanze con il Terzo polo". L'ha detto il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, a proposito della ipotesi avanzata dal Pd di una alleanza elettorale con i partiti del terzo polo, finora osteggiata anche dall'europarlamentare Rita Borsellino, candidata alle primarie del Centrosinistra.

"La Borsellino - ha aggiunto Di Pietro - gode del nostro rispetto e della nostra stima. E proprio per questo riteniamo che le alleanze non debbono essere estese a partiti in cui
militano personaggi discutibili, nei confronti dei quali non abbiamo preconcetti ma concetti molto chiari. Sto parlando del governatore Raffaele Lombardo e del suo predecessore Salvatore Cuffaro".

8 - PD: BIANCO A BERSANI, SOSTEGNO A MONTI MA SENZA MUGUGNI
(ANSA) -
Nel partito occorre fare 'chiarezza'' sul fatto che la linea politica deve essere "improntata al massimo sostegno al governo Monti, senza mugugni né mormorii". E' quanto scrive a nome dei LiberalPd Enzo Bianco in una lettera al segretario Pier Luigi Bersani, dopo che ieri era stato chiesto un passo indietro al responsabile economico Stefano Fassina.

9 - GOVERNO:ALFANO,NON ABBIAMO IN PROGRAMMA INCONTRO CON MONTI
(ANSA) -
"Non abbiamo in programma nessun incontro. Noi abbiamo accettato di dare la nostra fiducia a Monti prima ancora di conoscere il programma e abbiamo ribadito
la nostra fiducia dopo averlo ascoltato in Parlamento. Sosterremo le sue scelte, ma questo è un governo di tregua e di emergenza non sono necessarie riunioni di maggioranza perché non c'é una maggioranza politica che lo sostiene". Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano rispondendo a chi gli chiede se sia in programma un incontro con il premier.

10 - GOVERNO: ALFANO, EMERGENZA E' SPREAD O SOTTOSEGRETARI?
(ANSA) -
"Saranno dei tecnici e credo che Monti chiuderà la vicenda entro pochi giorni". Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano, a proposito delle scelte dei sottosegretari e ribadendo l'intenzione del partito di appoggiare profili tecnici vista la natura dell'esecutivo. Il segretario si lascia poi andare ad una battuta: "Fino ad una settimana fa sembrava che l'emergenza fosse lo spread ora sono i sottosegretari".

11 - CRISI: ALEMANNO-ZINGARETTI-POLVERINI,RIDURRE COSTI NON BASTA
(ANSA) -
Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, la governatrice del Lazio Renata Polverini e il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, raccolgono l'invito dell'Acer a ridurre i costi delle amministrazioni per destinare più fondi agli investimenti, ma avvertono: questo non basta. Tutti e tre, nel corso dell'assemblea annuale dei costruttori romani, puntano l'attenzione sul nodo del Patto di stabilità. E' possibile una riduzione dei costi amministrativi? "Certamente - risponde Alemanno -. Fino a 1-2 anni fa tutto era giocato sulla riduzione dei costi della politica. Oggi questo aiuta ma non basta. C'é il Patto di stabilità. Il governo deve comprendere che serve una rilettura profonda".

"La strada della riduzione dei costi è una strada obbligata - afferma Polverini -, però dobbiamo fare attenzione perché a volte si confondono i costi della politica, della democrazia e dell'amministrazione". Per quanto riguarda il patto di stabilità "noi dobbiamo fare pressione - prosegue Polverini - ma anche fare la nostra parte. Rivendico, tra le scelte attuate nel Lazio quella del patto regionalizzato che lascia quest'anno 450 milioni nella nostra regione". Nicola Zingaretti premette: "Gli enti locali non sono un costo", poi aggiunge: "E' giusto il richiamo ad un'attenzione maggiore per ridurre la spesa corrente e faremo il nostro dovere affinché nei prossimi bilanci si punti a tenere alta la spesa degli investimenti e a ridurre i costi. Però - avverte anche lui - attenzione, non si risolve così".

12 - CRISI: DILIBERTO, IMPEGNO SU SALARI, FISCO E PATRIMONIALE
(ANSA) -
"L'andamento dell'asta di Bund decennali di ieri (con 35% di invenduto) dimostra che in Europa nessuno, ma proprio nessuno, può ritenersi al sicuro dalla tempesta che investe il debito pubblico dei paesi europei." Lo dice, in una nota, Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci a commento del vertice tra Merkel, Sarkozy e Mario Monti in
corso a Strasburgo.

Secondo Diliberto "se vogliamo davvero invertire la tendenza rispetto alla cialtroneria internazionale del Governo Berlusconi, Monti dovrebbe impegnarsi con il Presidente francese e con la cancelliera tedesca ad attuare in Italia una manovra contro l'evasione fiscale e una patrimoniale che consentano un recupero significativo di gettito; affermare che l'Italia non attuerà alcuna riduzione del salario indiretto e differito (welfare e pensioni) dei lavoratori perché iniquo e controproducente. Infine, dovrebbe chiedere che la Bce intervenga a sostegno dei paesi sotto attacco (quindi anche di Italia e Francia) prima che sia troppo tardi, attraverso Eurobond e altri strumenti. Secondo noi - conclude Diliberto - senza questi impegni precisi c'é il rischio della fine dell'Euro e di una crisi stile 'anniTrenta' dagli esiti incerti e sicuramente catastrofici".

 

ANGELA MERKEL ANTONIO DI PIETROSCHEDA ANDREA RICCARDI ANGELINO ALFANO polverini alemanno nla33 oliviero diliberto mo gabriella

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…