superbonus giuseppe conte giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

SUPERBONUS, SUPERSCAZZO - FRATELLI D'ITALIA CHIEDE UFFICIALMENTE L'ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA SULLA DETRAZIONE DEL 110%, DEFINITO "IL PIÙ GRANDE SCANDALO DELLA STORIA DELLA REPUBBLICA". FORZA ITALIA E LEGA, INVECE, SUL TEMA SONO GELIDI: PER FORZA, QUANDO ERANO NELLA MAGGIORANZA CHE SOSTENEVA DRAGHI, HANNO DIFESO STRENUAMENTE LA MISURA...

DAGONOTA

IL CONTO DEL SUPERBONUS - MEME BY OSHO

La maggioranza si spacca anche sul superbonus. Fratelli d’Italia ha chiesto ufficialmente una commissione di inchiesta sul sussidio, definito dal deputato Francesco Filini “il più grande scandalo della storia della Repubblica”. Forza Italia e Lega, sul tema, sono gelidi. E si capisce il motivo, visto che entrambi i partiti hanno difeso la misura durante il governo Draghi.

 

“Mariopio” aveva ereditato il superbonus da Conte, e successivamente ne ha rivelato le magagne. Come spiega un articolo di “Pagella Politica” (a seguire), il partito di Tajani ha chiesto più volte la proroga della misura, e Matteo Salvini ha lottato per eliminare il tetto Isee per accedere alla detrazione fiscale.

MEME SU GIUSEPPE CONTE E SUPERBONUS BY USBERGO

 

Va aggiunto che, da protocollo, istituire una commissione d’inchiesta su un provvedimento voluto da un ex Presidente del Consiglio, ora capo de facto dell’opposizione (considerando l’inconsistenza di Elly Schlein), non è molto “fair”: sembra piuttosto uno sgarbo istituzionale messo sul tavolo abbastanza “graduidamende”, come direbbe Peppiniello Appulo.

 

 

 

 

 

 

FRANCESCO FILINI

SUPERBONUS: FILINI (FDI), SERVE COMMISSIONE DI INCHIESTA SU MISURA CRIMINOGENA 

(LaPresse) - "Stiamo chiedendo con forza una commissione d'inchiesta sul complesso del Superbonus: lo riteniamo il più grande scandalo della storia della Repubblica. Una misura che è costata 160 miliardi di euro, non è servita a nulla, si è ristrutturato appena il 3% del patrimonio edilizio, gran parte delle risorse sono state utilizzate da chi si poteva permettere una ristrutturazione, i fondi sono arrivati agli intermediari con il meccanismo della cessione del credito".

 

SUPERBONUS 110

Lo ha detto su Tgcom24 deputato di FdI e responsabile del programma del partito Francesco Filini, in riferimento alla proposta di istituzione di una commissione d'inchiesta sul Superbonus. Sono stati spesi, ha detto, "tanti miliardi che impattano sull'Italia.Credo che sia opportuno andare a fondo e scavare a fondo su cosa è successo. Una misura definita dall'ex ministro Tria 'criminale' e che definirei 'criminogena' per le truffe che ci sono state". 

 

TUTTI I PARTITI CHE HANNO DIFESO E VOTATO IL SUPERBONUS

Estratto da https://pagellapolitica.it/

 

FRATELLI D ITALIA CHIEDE LA COMMISSIONE SUL SUPERBONUS

[…] i partiti di centrodestra hanno difeso nel tempo il Superbonus, chiedendone la proroga e l’ampliamento della platea dei beneficiari.

 

Partiamo da Forza Italia, il partito ora guidato da Antonio Tajani dopo la morte di Silvio Berlusconi. Dal 2021 in poi Forza Italia, entrata a far parte del governo di Mario Draghi, ha più volte chiesto la «proroga del Superbonus 110 per cento a tutto il 2023, esteso a tutti gli edifici e alle persone giuridiche».

 

«Forza Italia, come movimento politico liberale e impegnato sul rilancio della crescita economica del Paese, ritiene centrale il tema dell’edilizia e il settore delle costruzioni, considerando virtuoso l’utilizzo della leva fiscale attraverso detrazioni e incentivi strutturali», si legge in un documento consegnato ad aprile 2021 da Tajani a Draghi, da due mesi presidente del Consiglio.

 

MARIO DRAGHI E GIUSEPPE CONTE

A novembre 2022, dopo che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato la riduzione al 90 per cento del Superbonus, Forza Italia ha subito detto che avrebbe chiesto di posticipare la riduzione delle agevolazioni.

 

Negli ultimi due anni anche la Lega di Matteo Salvini si è spesso schierata dalla parte del Superbonus, per esempio come avvenuto alla fine del 2021. All’epoca il disegno di legge di Bilancio per il 2022 presentato in Parlamento dal governo Draghi, sostenuto dalla Lega, aveva proposto di limitare il Superbonus ai proprietari delle villette unifamiliari con un Isee inferiore ai 25 mila euro.

 

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

I partiti che sostenevano il governo non avevano visto di buon occhio questa proposta, che tra l’altro faceva riferimento solo ai proprietari di prime case, e all’inizio del percorso di approvazione in Parlamento si era valutato, secondo fonti stampa, di alzare la soglia a 40 mila euro.

 

Durante l’esame in Senato il tetto era stato poi cancellato. E tra i favorevoli all’eliminazione del vincolo c’era proprio Salvini. «Niente tetto Isee per il Superbonus. L’avevamo promesso, l’abbiamo fatto: dalle parole ai fatti», aveva esultato su Twitter il 21 dicembre Salvini. Pochi giorni prima, il 17 dicembre 2021, lo stesso leader della Lega aveva presentato la proposta di ridurre dal 110 per cento all’80 per cento il Superbonus, ma per tutti, «senza limiti Isee».

tajani salvini

SUPERBONUS 110 giuseppe conte manifestazione esodati del superbonus 2

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

luca zaia matteo salvini giorgia meloni

PRONTI? VIA: LE GRANDI MANOVRE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO SONO PARTITE. MATTEO SALVINI SOSTIENE CHE IL VERTICE DI OGGI A PALAZZO CHIGI SULLE CANDIDATURE SIA “ANDATO BENISSIMO”. MA A ZAIA FRULLANO I CABASISI E STA PENSANDO DI APPOGGIARE UN CANDIDATO DELLA LIGA VENETA. SE MELONI E SALVINI METTONO IN CAMPO IL FRATELLO D’ITALIA LUCA DE CARLO, IL “DOGE” LO ASFALTA ALLE URNE – CAOS PD: NELLA ROSSA TOSCANA ELLY SCHLEIN FA UNA FIGURACCIA ED È COSTRETTA A FARE PIPPA DI FRONTE AL CONSENSO DI EUGENIO GIANI – PER CHI SUONA LA CAMPANIA? IL SINDACO DI NAPOLI, MANFREDI, TRATTA CON DE LUCA E CONTE. E ELLY È FUORI DAI GIOCHI…