gentiloni tajani

TAJANI SVELA IL SEGRETO DI PULCINELLA: “A BRUXELLES TEMONO LA VITTORIA DEL M5S” (MA ANCHE LEGA E FRATELLI D’ITALIA) - GLI EURO-BUROCRATI PREFERISCONO UN GOVERNO DI LARGHE INTESE, E UN PREMIER “FLESSIBILE”, DA TELECOMANDARE A DISTANZA - BRUNETTA CONTRO JUNCKER: “MI AUGURO CHE QUALCHE MAGISTRATO SI OCCUPI DELLE SUE DICHIARAZIONI”

Amedeo La Mattina per “la Stampa”

 

JUNCKER TAJANI

Antonio Tajani risponde dalla macchina che lo sta portando al vertice informale dell' Unione europea. Sospira quando gli chiediamo un commento sulle parole preoccupate di Jean-Claude Juncker sull' esito elettorale del 4 marzo, sul pericolo di «un governo non operativo». Un sospiro come per accompagnare la pazienza di chi ogni giorno deve spiegare ai suoi interlocutori a Bruxelles che l' Italia sarà stabile, che a Roma ci sarà un esecutivo responsabile.

 

«Temono la vittoria dei 5 Stelle. È questa la preoccupazione diffusa. Non è mai facile spiegare la politica italiana. È difficile far capire le dinamiche interne». Ma a quanto pare non c' è modo di fugare la paura del caos. Silvio Berlusconi ripete che il centrodestra è in netto vantaggio, anzi che ormai viaggia dritto verso il 40%. E che M5S non riuscirà ad avere una maggioranza sufficiente per governare.

 

tajani merkel

Anche se dovesse ottenere un buon risultato: rassicurazioni vane. L' uscita di Juncker, più che una gaffe, esprime un sentimento che serpeggia nelle cancellerie europee, attraversa i report delle ambasciate, preoccupa i vertici della Ue.

 

Tajani sottolinea che Juncker ha chiarito, ha detto di essere stato frainteso, di non essere preoccupato. «Ora bisogna lasciare liberi gli italiani di votare e di decidere il proprio futuro. Senza condizionamenti esterni». «Sono convinto - aggiunge Tajani - che gli italiani sapranno darsi un governo stabile, operativo, e istituzioni forti. Mai sottovalutare l'intelligenza del popolo italiano», sostiene il presidente del Parlamento europeo indicato da Berlusconi come un ottimo presidente del Consiglio.

 

Lo chiama in causa ogni giorno, pure ieri lo ha definito «una persona fantastica». «Sarebbe un premier di grande livello, stimato ovunque in Europa e nel mondo». È uno dei tanti modi del Cavaliere per tranquillizzare, forse il più convincente visto che Tajani ha rapporti eccellenti con i leader e i premier del Partito popolare europeo, votato alla presidenza dell' Assemblea di Strasburgo pure dai socialisti.

gentiloni tajani

 

Ma più il leader lo indica come la soluzione ideale, più Tajani si schermisce. «Io non sto facendo campagna elettorale, non ho partecipato e non intendo partecipare ad alcuna iniziativa politica. Continuo a fare il mio lavoro nel Parlamento europeo, lo faccio con passione e non cerco o chiedo altro. Sono impegnato al 100% a fare il presidente del Parlamento europeo. Se poi il leader della mia forza politica ha parole lusinghiere nei miei confronti non posso che ringraziarlo».

 

È chiaro, aggiunge Tajani, che «mi auguro un grande successo di Forza Italia e di tutto il centrodestra, ma questo non significa partecipare alla campagna elettorale. Confido nella maturità dell' elettorato italiano. Sono sicuro che daranno un' indicazione politica chiara per la guida del nostro Paese».

 

berlusconi tajani

A Bruxelles rimane un grande scetticismo. Non è proprio vero che chi guarda al voto del 4 marzo non conosca le dinamiche italiane. Sanno con quale legge elettorale gli italiani vanno a votare. Un sistema che non facilita un vincitore sicuro.

 

E lo stesso centrodestra ai loro occhi contiene il virus del populismo rappresentato dalla Lega di Matteo Salvini e da Fratelli d' Italia di Giorgia Meloni. Berlusconi minimizza, ma non è un caso che tutta la sua campagna elettorale la stia facendo contro i 5 Stelle. Li considera i suoi nemici principali, proprio per corrispondere alle preoccupazioni europee. Salvini invece sostiene che il suo primo avversario è Matteo Renzi ed il governo guidato da Paolo Gentiloni. Il quale viene accolto a braccia aperte dalla Cancelliera Angela Merkel e dal presidente francese Macron.

 

renato brunetta

Il Cavaliere dice che sulle parole di Juncker «non c' era da far polemica». Dal suo partito però sono partite bordate come quella di Renato Brunetta, che l' altro giorno Berlusconi ha presentato a Manfred Weber (presidente del gruppo del Ppe) come il futuro ministro dell' Economia. «Le improvvide dichiarazioni di Juncker, anche se tardivamente smentite in maniera ridicola, hanno provocato all' Italia perdite per 6-6,5 miliardi di euro». Poi Brunetta ha rincarato la dose: «Mi auguro che qualche magistrato si occupi di questa vicenda e che intervenga per accertare se questo comportamento prefigura i reati di turbativa di mercato e aggiotaggio».

JUNCKER

 

Tajani consiglia di abbassare i toni e considera archiviata la vicenda, ma una sua battuta spigolosa fatta ai giornalisti a margine del giornata europea dell' industria dice molto del suo stato d' animo. «Io sono qua oggi occupandomi di questioni europee, il presidente Juncker non c' è, forse è troppo impegnato a seguire la campagna elettorale in Italia».

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?