1. GRILLO AL “TIMES”: “OCCORRE CONSIDERARE LA SITUAZIONE ITALIANA DA UN PUNTO DI VISTA PSICHIATRICO. CI SONO PERSONE CHE NON SI SONO MAI ASSUNTE LA RESPONSABILITÀ DI NIENTE.. BERSANI, MARIO MONTI O SILVIO BERLUSCONI? TUTTI, TUTTI… SONO STORDITI COME CEAUSESCU, QUANDO USCÌ SULLA TERRAZZA CONVINTO DI TROVARE MIGLIAIA DI PERSONE CHE LO AVREBBERO ABBRACCIATO E INVECE LO HANNO GIUSTIZIATO’’ 2. BEPPE IN POSA: “NON HO LE CAPACITÀ CULTURALI O LINGUISTICHE PER FARE IL PREMIER, SONO UN ATTORE” 3. “CHI” AGGIUNGE LE FOTO PAPARAZZATE DI GRILLO DAL PARRUCCHIERE, AL BANCOMAT COL FIGLIO, DELLA COLF CHE BUTTA LA MONNEZZA…

John Follain per "The Sunday Times"
Foto di Nick Cornish

Intervista pubblicata in Italia da "Chi"

Da uomo di spettacolo qual è, Beppe Grillo siede al piano, suonando un medley di blues e jazz, mentre batte il tempo sul pavimento. Oratore aggressivo e spesso scurrile durante i comizi elettorali, Grillo è un ospite cortese e premuroso nel corso di questo incontro a casa sua, un'elegante villa fra i cipressi con uno splendido panorama sulla costa ligure.

A nostra richiesta ha accettato di suonare il piano, ordinato il caffè a una cameriera e posato per le foto con il modellino in plastica di un cervello umano. Conficcando nel cervello un coltello giocattolo, dichiara: «È questo il problema: dobbiamo cambiare il cervello degli italiani».

Grillo descrive il suo trionfo elettorale come «una rivoluzione francese senza la ghigliottina» e paragona i suoi avversari politici a Nicolae Ceausescu, l'ex dittatore romeno che nel 1989 è finito davanti al plotone d'esecuzione. Rifiuta ostinatamente di superare l'impasse che comporta la minaccia di nuove elezioni, mentre i partiti tradizionali si sforzano di formare una coalizione.

«Potrò anche sembrare megalomane, ma siamo alla fine di un'epoca e stiamo assistendo alla nascita di una nuova. Questi sono gli spasimi di morte della vecchia classe politica, che non vuole andare a casa». Il suo Movimento 5 Stelle, che comunica via Internet, è ora il primo partito italiano. «Il sistema è al collasso a causa dello stato dell'economia, non per causa di Grillo, ma avevano bisogno di dare la colpa a qualcuno e la danno a me. Dicono che creo il caos, che ci serve "governabilità"», commenta. La sua campagna ha attinto alla diffusa esasperazione per la corruzione dei politici e per le politiche di austerità.

Pier Luigi Bersani, il leader del Partito democratico, che ha vinto le elezioni per un soffio con i partner della sua coalizione, ha contestato a Grillo il suo rifiuto di accettare un'alleanza, che consentirebbe a Bersani di formare un governo. Grillo, però, non ha cambiato idea. «Deve considerare la situazione da un punto di vista psichiatrico. Ci sono persone che non si sono mai assunte la responsabilità di niente», afferma. Gli chiedo se stia parlando di Bersani, Mario Monti o Silvio Berlusconi.

«Tutti, tutti... sono storditi come Ceausescu, quando uscì sulla terrazza convinto di trovare migliaia di persone che lo avrebbero abbracciato e invece lo hanno giustiziato». Grillo reagisce irritato, quando gli rivolgo la domanda che un quotidiano aveva posto la mattina stessa della nostra intervista: perché non effettua un sondaggio online per capire se la gente vuole che dia una possibilità al governo Bersani? «Non mi interessa quel che pensa la gente, mi interessano quelli che ci hanno dato il loro voto e quelli del Movimento», risponde.

«Abbiamo condotto la campagna con promesse che intendiamo mantenere. Se mi alleassi con chiunque, il Movimento si scioglierebbe, perché andrei contro uno dei nostri principi basilari, ovvero no all'alleanza con chiunque».

Grillo insiste nell'affermare di voler cambiare l'intero sistema politico e promuovere la "democrazia diretta" attraverso i referendum per proporre nuove leggi. Vuole, inoltre, che queste vengano discusse in rete tre mesi prima di essere presentate in Parlamento. Le sue priorità, dice, sono la riforma elettorale e la legislazione per prendere misure rigorose contro la corruzione e il conflitto di interessi, quest'ultima mirata contro Silvio Berlusconi, oltre a un'indennità per i cittadini che hanno perduto il lavoro.

Alla domanda se desideri che l'Italia lasci l'euro, Grillo dice: «Il nostro problema è il debito, non l'euro. La nostra economia è già stagnante, quindi per i prossimi cinque anni parliamo di una possibile alternativa: i costi e i benefici tra l'andare avanti così e l'abbandonare l'euro».

Malgrado il successo, Grillo desidera rimanere un outsider. Alla domanda se, un giorno, spera di diventare premier, Grillo risponde: «No, no, è da escludere: non ne ho le capacità culturali o linguistiche, sono un attore. Voglio vivere tranquillo con la mia famiglia». Senza bisogno di chiederglielo, dice che teme per la pace della sua famiglia. E sceglie una storia di copertina di un settimanale, dove si sostiene che Walter Vezzoli, il suo autista, sia uno degli amministratori di 13 aziende con sede in Costa Rica, ex paradiso fiscale. «Io sono in copertina, ma è il mio autista che viveva lì», afferma, aggiungendo che querelerà il giornale.

«Vezzoli voleva costruire un villaggio ecologico, ma non c'è niente, solo disegni su Internet». Se gli si chiede del contrasto fra la sua personalità a casa e quella della campagna elettorale, Grillo ribatte: «Sì, chi mi vede qui resta sorpreso che io non dica parolacce o non urli. In piazza devi raggiungere persone lontane due o trecento metri e ti serve una presenza fisica. Le urla e le parolacce al termine di una frase sono una tecnica».


2- STANZA DI LETTURA

Sul tavolo e nella libreria di Grillo si intravedono molti libri. Ecco i titoli che spiccano:

Se li conosci li eviti
di Peter Gomez e Marco Travaglio (Chiarelettere).
Sottotitolo: "Raccomandati riciclati, condannati... fannulloni del nuovo Parlamento", ovvero il "Chi è chi" della politica.

Teatro
di Pier Paolo Pasolini (Mondadori Meridiani).
Raccolta di opere per il palcoscenico scritte dal celebre artista e intellettuale, precedute da due interviste.

Lo Stato siamo noi
di Piero Calamandrei (Chiarelettere).
Il libretto raccoglie interventi e scritti dal 1946 al 1956 del padre costituente, tra i
fondatori del Partito d'azione.

Straniero a me stesso. Tutte le mie vite di etnologo
di Marc Augé (Bollati Boringhieri).
Autobiografia dell'etnologo francese, africanista di fama internazionale.

Nonostante il Vaticano
di Gianluca Ferrara (Castelvecchi).
Il libro ripercorre la vita e le azioni di alcuni preti coraggiosi: don Milani, don Gallo... Con prefazione di Beppe Grillo.

Ivano Fossati. Il volatore
di Andrea Scanzi (Giunti).
In questo libro il cantautore genovese si racconta a cuore aperto, parlando dei suoi dischi e della sua vita privata.


3- LA GENESI DI M5S
Il Movimento 5 Stelle è stato fondato il 4 ottobre 2009 da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Le cinque stelle del nome si riferiscono alle tematiche trattate: acqua pubblica, mobilità sostenibile, sviluppo, connettività e ambiente. La canzone ufficiale è Ognuno vale Uno di Supa.

2005 Grillo propone a quanti sostengono le sue proposte di adottare il social network MeetUp, per coordinarsi a livello locale.

2007 Grillo lancia l'idea del Vaffa-Day, che prosegue l'iniziativa del Parlamento Pulito.

2009 Al Teatro Smeraldo di Milano, con Gianroberto Casaleggio, dichiara la nascita del M5S e lancia il programma.

2010 M5S partecipa alle elezioni regionali e comunali.

2012 Alle amministrative M5S conquista il Comune di Parma con Federico Pizzarotti.

2012 Alle regionali M5S ottiene 15 dei 90 seggi in Sicilia.

2013 Il 22 febbraio in piazza San Giovanni, a Roma, si raccolgono centinaia di migliaia di persone per lo Tsunami tour.

2013 Alle elezioni M5S ottiene il 25,5 per cento alla Camera e il 23,79 per cento al Senato. È primo partito in Liguria, Marche, Sicilia e Sardegna.

 

 

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