i primi 100 giorni di trump alla casa bianca

CAOS, MOLTI DANNI E POCHI RISULTATI: I 100 GIORNI DI TRUMP IN STILE FAST & FURIOUS – DA QUANDO È TORNATO ALLA CASA BIANCA, LO SCORSO 20 GENNAIO, IL TYCOON HA FIRMATO OLTRE 130 ORDINI ESECUTIVI (TRE VOLTE QUELLI DI BIDEN), MA CON UN IMPATTO INCERTO. ANCHE A CAUSA DELLE 80 CAUSE GIUDIZIARIE IN CORSO CONTRO I SUOI PROVVEDIMENTI – I SONDAGGI SULLA SUA POPOLARITÀ SONO BASSI: PER IL “WASHINGTON POST” È AL 39%, PER IL “NEW YORK TIMES” È AL 42% – GLI EFFETTI DEI DAZI SULL’ECONOMIA, IL NODO DELL’INFLAZIONE E IL FLOP DI MUSK…

Estratto dell’articolo di Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”

 

DONALD TRUMP ALLA UFC

Stasera in Michigan, Stato industriale «in bilico» che lo ha aiutato per la seconda volta a a vincere le elezioni, Donald Trump celebrerà i primi 100 giorni alla Casa Bianca.

 

La rivista Atlantic gli ha chiesto se percepisca questo secondo mandato in modo diverso dal primo. «La prima volta dovevo gestire il Paese e sopravvivere», ha risposto riferendosi agli «imbroglioni» che lo avevano circondato (ora ha i suoi fedelissimi nel governo e la maggioranza repubblicana alla Camera e al Senato). «Adesso gestisco il Paese e il mondo. E mi diverto molto, considerato quel che faccio, che è roba seria».

 

[…]  Oggi Trump dirà che sono stati «i cento giorni di maggior successo nella storia di qualunque amministrazione americana» e che «centinaia di promesse sono già state mantenute», in particolare sul controllo dei confini e per porre fine all’inflazione.

 

I sondaggi

DONALD TRUMP E I MERCATI

Gli americani non ne sono così sicuri, a giudicare da numerosi sondaggi che mostrano un basso tasso di popolarità del presidente: per il Nytimes/Siena al 42%; Nbc al 45%; Fox, Gallup e Cnbc al 44%. Il più basso è del Washington Post/Ipsos/Abc al 39%. Per la maggior parte, Trump va leggermente meglio che nello stesso periodo del suo primo mandato (41%), ma è in discesa rispetto ai mesi scorsi e al di sotto dei suoi predecessori dalla Seconda guerra mondiale in poi.

 

È tipico che un presidente registri un declino significativo di appoggio nei primi mesi di presidenza, scrive il New York Times: nel caso di Trump è sceso un po’ più rapidamente rispetto a recenti predecessori ma non è una cosa senza precedenti. I repubblicani restano per la maggior parte con lui. Tuttavia ci sono alcuni chiari moniti al presidente: ha perso terreno sull’economia, una delle ragioni principali della sua rielezione; e anche se l’immigrazione resta il tema su cui è tuttora più forte, alcuni sondaggi mostrano una leggera erosione anche qui.

 

Iperattivismo

I PRIMI 100 GIORNI DI TRUMP ALLA CASA BIANCA

Trump ha firmato oltre 130 ordini esecutivi, circa tre volte quelli di Biden, ma l’impatto in molti casi è ancora incerto.

Nel primo giorno alla Casa Bianca, per esempio, ha dichiarato l’emergenza energetica e la spinta alla produzione, ma non promette risultati nella riduzione dei costi delle bollette prima del prossimo anno.

 

Alcuni obiettivi sono in contrasto gli uni con gli altri: ha promesso di abbassare il costo della vita ma anche di imporre dazi, il che probabilmente porterà all’aumento dei prezzi. Oltre 80 cause giudiziarie hanno colpito i suoi ordini esecutivi su immigrazione, politiche di genere e sul clima, il che contribuisce all’incertezza sui risultati.

 

[…]  Dopo il silenzio dei primi mesi, ci sono state alcune importanti manifestazioni di protesta. Il partito democratico però ha poco da festeggiare: il 69% degli americani che dice che i democratici non capiscono i problemi della gente.

 

Inflazione e dazi

donald trump e la guerra dei dazi

Sull’economia, uno dei temi su cui Trump era più forte da candidato, da presidente sta registrando una perdita di consensi. Anche senza voler ascoltare la metà degli interpellati dal New York Times che dicono che l’economia è peggiorata, sia Nbc che Cnbc registrano che la sua approvazione è al 40% su questo tema (il 61% non approva la gestione dei dazi e il 54% si aspetta che le proprie finanze peggioreranno).

 

L’inflazione si è ridotta: dopo essere arrivata al 9,1% nel 2022, era al 3% lo scorso gennaio, il mese in cui Trump si è insediato, ed è scesa al 2,4% a marzo. «Abbiamo risolto l’inflazione», ha proclamato Trump. Ma la Federal Reserve avverte che i dazi porteranno probabilmente a prezzi più alti.

 

La pressione ad ottenere risultati conduce l’amministrazione a predire accordi commerciali con Giappone, Sud Corea, Unione europea, che Trump punta a presentare come svolte straordinarie in linea con il mito di «maestro degli affari».

 

Immigrazione

immigrati irregolari deportati dagli stati uniti a guantanamo

Era una promessa elettorale centrale di Trump: controllare il confine. E su questo ci sono stati chiari progressi: il numero di persone che cercano di entrare illegalmente dal Messico è crollato nell’ultimo anno della presidenza di Biden, da 249.740 nel dicembre 2023 a 47.324 nel dicembre 2024.

 

Sotto Trump è sceso a 8.346 a febbraio e 7.181 a marzo, il livello più basso da 60 anni. Ignorare le richieste d’asilo (il che è sotto esame dei tribunali) permette di espellere rapidamente i migranti.

 

[…]  Secondo Fox News , sull’immigrazione il 55% approva l’operato di Trump. Il Wall Street Journal mostra che il 54% degli americani approva le espulsioni senza processo di sospetti membri di gang. Ma ci sono segnali di disagio, per esempio sulla revoca dei visti agli studenti stranieri o l’espulsione di immigrati illegali che hanno vissuto negli Usa per oltre 10 anni pagando le tasse e senza precedenti penali.

 

L’«aiuto» di Musk

DONALD TRUMP E ELON MUSK

Il dipartimento di Elon Musk, che doveva ridurre la burocrazia federale e ha dato accesso a dati sensibili all’uomo più ricco del mondo, ha portato da una parte allo choc della burocrazia federale voluto da Trump, con l’esito di riuscire a cacciare migliaia di impiegati (75 mila hanno accettato la buonuscita, decine di migliaia licenziati anche se alcuni reintegrati temporaneamente dai tribunali). Ma non si sono materializzati i tagli notevoli ai costi, portando Musk a ridurre le aspettative da 1.000 a 150 miliardi (e non è chiaro se riuscirà).

 

I PRIMI 100 GIORNI DI TRUMP ALLA CASA BIANCA

Dopo i problemi finanziari con Tesla, Musk ha annunciato che da maggio si occuperà meno del governo. Non mancherà a molti: secondo il Wall Street journal, il 55% crede che abbia troppo potere.

DONALD TRUMP CON IL CARTELLONE DEI DAZI DONALD TRUMP I DAZI E I MERCATI METTI IL DAZIO TOGLI IL DAZIO - MEME SU TRUMPdonald trump elon muskdonald trump e la guerra dei dazi immigrati irregolari deportati dagli stati uniti a guantanamoDONALD TRUMP E MELANIA A ROMA PER IL FUNERALE DI PAPA FRANCESCO

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – OH, NO: VUOI VEDERE CHE ABBIAMO DI NUOVO SOPRAVVALUTATO TAJANI? PENSAVAMO CHE IL SUSSULTO SULLO IUS SCHOLAE FOSSE LO SLANCIO DI UN LEADER, PER QUANTO AL SEMOLINO, PRONTO A METTERCI LA FACCIA PER UNA BATTAGLIA DEL SUO PARTITO. E INVECE NO: NEI PALAZZI ROMANI SI MORMORA CHE DIETRO LE SUE DICHIARAZIONI (OSTILI ALLA LEGA) CI FOSSE LA ZAMPETTA DI GIORGIA MELONI, IMPEGNATA A SEMINARE ZIZZANIA NELLA LEGA DI SALVINI, ORMAI VANNACCIZZATA, CHE VEDE LO IUS SCHOLAE COME LA KRYPTONITE – UN "PIZZINO" PER GLI SCOMODI ALLEATI DEL CARROCCIO: NON TIRATE TROPPO LA CORDA - E IL "MAGO OTELMA" DI FROSINONE, TRAVESTITO DA MINISTRO, HA LANCIATO IL SASSO E POI NASCOSTO LA MANO...

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...