TEMPI MAGRIS – SEMPRE PIÙ PAZZO DI SÉ: “IL COMPITO SUL MIO LIBRO? LO AVREI FATTO ANCHE IO” - GLI STUDENTI: “MAGRIS CHI? MA È UNO YOGURT?”

1. "IL COMPITO SUL MIO LIBRO? FORSE LO AVREI FATTO ANCHE IO"
Ida Bozzi per "Il Corriere della Sera"

Tra le tracce delle prove di italiano per la maturità di quest'anno, insieme a quelle su Paesi in via di sviluppo, vita come cooperazione, arte e media e così via, per la «Tipologia A - Analisi del testo» vi è un ampio brano tratto dalla prefazione a «L'infinito viaggiare» di Claudio Magris, edito da Mondadori nel 2005. Raggiunto durante un viaggio all'estero, in Croazia, lo scrittore e saggista triestino, critico e firma del Corriere della Sera, commenta a caldo la scelta del Ministero: «Sono molto grato - afferma Magris -, anzi sono toccato da questa scelta. E spero che gli studenti siano indulgenti e non mi maledicano...».

Il brano è una riflessione sul fatto che ogni viaggio comporta l'attraversamento di frontiere di vario tipo, quelle esterne, politiche o territoriali, e spesso quelle interne, culturali o religiose ma più in generale il confine tra sé e l'Altro.

La prova, oltre a chiedere agli studenti un riassunto e un commento ai due aspetti messi in luce dal brano, frontiera e viaggio, chiede la spiegazione di un passo del testo, là dove Magris scrive: «Se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all'altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo» (la spiegazione riguarda quest'ultima frase).

Che cosa significhi «benevolenza per se stessi» e «piacere per il mondo», lo abbiamo chiesto allo stesso Magris: «Molto semplicemente - ha risposto lo scrittore -, in un momento in cui su questo ponte si può girare liberamente, su e giù, questa benevolenza significa potersi sentire a proprio agio con chiunque in qualunque parte del mondo, in questa libertà.

Certo, questo vale a seconda di chi arriva e di dove arriva, un conto è il sentimento generale di appartenenza al mondo, tutt'altro discorso sono le situazioni terribili in cui ciò non può verificarsi o per condizioni di barbarie o anche per difficoltà oggettive. Il brano invita anche a non idolatrare i limiti di frontiera: nessuno di noi ha un solo genitore, bensì due, ed essi stessi ne hanno due a loro volta, e così via».

Un tema che all'analisi del testo unisce dunque argomenti di attualità come la multiculturalità; ma Magris, se fosse stato tra i maturandi, l'avrebbe scelto? La risposta è venata d'ironia: «Io mi sento sempre dall'altra parte, più un esaminando che un esaminatore, basti dire che a scuola ero abilissimo nel copiare... Rispondo che ovviamente dipende da come erano le altre prove, se più facili, o più difficili. Ma sì, forse sì.»

2. MATURITÀ AL VIA COL DUBBIO "MAGRIS CHI? LO YOGURT?"
Tommaso Rodano per il "Fatto quotidiano"

Il momento è solenne: inizia l'esame di maturità, si leggono le tracce del tema di italiano; mezzo milione di studenti aspetta con il cuore in gola. Poi l'adrenalina lascia posto allo smarrimento. Dai banchi si leva un mormorio diffuso e la domanda prende forma: "Chi diavolo è Claudio Magris?".

Claudio Magris è considerato, semplicemente, uno dei più grandi scrittori italiani viventi. Ma questo la maggior parte dei ragazzi ancora non lo può sapere. Loro si aspettavano Pirandello, al massimo Svevo, comunque un grande classico. E invece il Ministero dell'Istruzione ha calato la carta a sorpresa: l'analisi del testo è su un brano de L'infinito viaggiare, ampio diario dei viaggi dello scrittore triestino, pubblicato nel 2005.

Una scelta affascinante e originale, indubbiamente innovativa, che però si scontra con un ostacolo concreto: la letteratura contemporanea, da sempre, è l'ultimo argomento dei programmi di italiano. Viene trattata, quando ci si riesce, negli ultimi giorni di scuola, frettolosamente e al termine di una rincorsa affannosa sia per gli insegnanti che per gli studenti, con la testa già all'esame.

Una decisione tanto più sorprendente perché mai prima d'ora, a memoria d'uomo, era comparso tra le tracce della maturità l'analisi del brano di un autore ancora in vita. Magris, a cui ieri mattina saranno fischiate le orecchie, ha diritto a tutti gli scongiuri del caso. Il suo commento non è scaramantico ma divertito: "Sono molto onorato si sia scelto un autore contemporaneo e si sia optato per L'Infinito Viaggiare. Spero solo che gli studenti non mi mandino a quel paese, come capita ogni anno all'autore del testo da analizzare. Chiedo la loro indulgenza: ragazzi non mi maledite, faccio il tifo per ognuno di voi".

Niente da fare. Ieri mattina lo sbalordimento di maturandi vecchi e nuovi (in molti sono riusciti a bucare i controlli e a utilizzare il cellulare) è rimbalzato rapidamente tra i siti di studenti e i social network. La parola "Magris" è la più digitata di twitter in Italia e rimane in testa ai trending topics per tutto il pomeriggio. Il repertorio di messaggi è particolarmente fantasioso: "Magris??? E io che mi lamentavo di Montale"; "Neanche Magris saprebbe fare un tema su Magris"; "L'ultima volta che ho letto un libro di Magris è domani".

Qualcuno suggerisce ironicamente di sabotare la pagina di Wikipedia dedicata allo scrittore per aumentare il panico degli studenti, qualcun altro si sbilancia in una profezia irriverente: "Nelle tracce della maturità esce Magris. L'anno prossimo sarà la volta di Sgarbi e piano piano arriveremo a Platinette". Ineffabile poi l'affermazione di una ragazza, all'uscita da scuola, di fronte alle telecamere di un telegiornale: "Magris? Ma che è, uno yogurt?".

Alla fine però, contro ogni pronostico, la traccia dedicata a L'infinito viaggiare non è andata così male. Secondo un sondaggio condotto in collaborazione tra SWG e il sito Studenti.it  , l'analisi del testo dello scrittore triestino sarebbe stata scelta dal 13 per cento dei maturandi. Viste le premesse, un risultato più che onorevole. La maggior parte dei ragazzi, il 44 per cento, ha preferito la traccia generale su "vita e creatività", un tema libero, a partire dallo spunto offerto da un saggio del fisico austriaco Fritjof Capra.

Il 16 per cento ha scelto il saggio breve o l'articolo di giornale sul tema "individuo e società", mentre il 15 per cento ha scritto di "Stato, mercato e democrazia". Solo l'8 per cento ha optato per il tema sui Brics, i paesi emergenti. Fanalini di coda, come ogni anno, il saggio scientifico e quello storico politico (rispettivamente su neuroscienze e omicidi politici), scelti da una sparuta pattuglia di studenti.

 

 

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