toninelli

TONINULLA, IL DEMONE DEL MINISTRO CHE LAVORA PER FARE GAFFE - PINO CORRIAS IMMAGINA UNO SPIRITELLO CHE LO METTE NEI GUAI: QUANDO RIDE DAVANTI AL MODELLINO DEL PONTE MORANDI, QUANDO SI SELFA IN SPIAGGIA MENTRE LA DICIOTTI VAGAVA SENZA APPRODO. VITA, CARRIERA (?) E OPERE DI UNO DEI PARACADUTATI DALL'ALGORITMO. CHE PER LE OLIMPIADI 2026 HA DETTO "MEGLIO TORINO", QUANDO, SENZA AVVERTIRLO, AVEVANO GIÀ SCELTO MILANO E CORTINA

Pino Corrias per “il Fatto Quotidiano

 

toninelli esulta

Ultimo venne il pugno. E con il pugno: Toninelli. Ora che una intera batteria di barzellettieri & satiri finanziati dai poteri forti lo ha circondato per farlo prigioniero, Danilo Toninelli da Cremona è diventato una star di grandi e piccini. Un ministro che in poco più di tre mesi è transitato dai Trasporti al Buonumore, dalle Infrastrutture al Tunnel delle gag. Da Toninelli a Toninulla, il demone che lavora alle sue spalle, e sempre "con la massima concentrazione", per metterlo nei guai.

 

Come molti suoi coetanei, Danilo si piace e si fotografa. Poi sceglie le sue migliori inquadrature - dalla scampagnata in montagna, alla pizzata in pianura - per affidarle ai posteri della Rete.

 

Ma qualche volta è Toninulla che dagli oscuri labirinti del dicastero, decide per dispetto. E che per esempio lo inchioda, ben prima del pugno alzato in aula, da Bruno Vespa, mentre maneggia sorridente il plastico del ponte Morandi, facendolo sembrare del tutto ignaro dei lutti e delle macerie, dei pasticci e dei ritardi in una città che si prepara alla rivolta.

 

TONINELLI ESULTA CON LA LEZZI BY LUGHINO

O ce lo mostra mentre saluta, dalla spiaggia di questa estate, con moglie Maruska alle spalle e crema solare Nivea sul naso, proprio nelle stesse ore in cui la nave italiana Diciotti vagava senza un approdo nei porti italiani.

 

Sembrando inconsapevole che proprio lui, il ministro in costume da bagno, aveva in cabina le chiavi dei porti. E aggiungendo, all' indizio dello sguardo non del tutto acuto, la prova della dichiarazione allegata: "Seguo con occhio sempre vigile".

danilo toninelli 3

 

Al momento la sua gag migliore l' ha scavata in fondo al Brennero, cascando dentro a un tunnel che ancora non esiste. Ma siccome non poteva dare la colpa al suo demone e neppure alle élite radical chic, si è cosparso i riccioli di cenere: "Mi avete massacrato per un lapsus: ho detto tunnel, ma volevo dire valico". Poverino. Ma poi è stato Toninulla a continuare: "È che lavoro 9 giorni la settimana, 18 ore al giorno, chiedete a mia moglie che è preoccupata".

 

BRUNO VESPA DANILO TONINELLI

Finendo il messaggio con una minaccia involontaria: "Credete davvero che io mi fermerò per questo? No, non mi fermerò! " Va detto che in momenti così drammatici per la nazione, un ministro come lui serve almeno a temperare con qualche letizia il collettivo umor nero generato dal manicomio in corso e dallo spread. E pazienza se per scegliere il famoso commissario alla ricostruzione del ponte abbia impiegato la bellezza di 55 giorni, senza accorgersi che gli stava seduto a fianco, trattandosi di Marco Bucci, incidentalmente sindaco di Genova.

 

E che quando una barca di migranti è approdata d' improvviso a Lampedusa - come è capitato - tutti lo abbiano cercato invano, visto che il suo cellulare risultava spento, essendo forse il decimo giorno della settimana, quello dedicato al riposo. Peccato, perché agli immigrati ci tiene: "È un problema che mi tocca profondamente come uomo e come padre".

TONINELLI AL MARE DURANTE L'EMERGENZA A GENOVA

 

Visto il carattere e il talento - a rassicurazione dei suoi numerosi fan - l' uomo può ancora dare molto al nostro intrattenimento. Cominciando proprio con la sua storia, che dal borgo medioevale di Soncino, provincia di Cremona, dove studiava con puntiglio e con puntiglio affettava prosciutti, si è fatto eccellente ministro.

 

Come molti della premiata lotteria Cinque stelle, Danilo Toninelli viene dal quasi nulla della provincia, paese di Soresina, dove nasce il 2 agosto 1974. Babbo salumiere, madre casalinga, un fratello, una villetta. Fino ai vent' anni, dopo i compiti, aiuta in bottega al bancone.

 

Qualcuno lo ricorda ancora in camiciola bianca e cappello tra i cotechini, già allora adornandosi i polsi con i bracciali colorati, dettaglio d' anticonformismo paesano che ancora coltiva. Finito il liceo e il capocollo, studia Giurisprudenza a Brescia, si laurea, e quando gli tocca il militare, anno 1999, si arruola carabiniere, ufficiale di complemento: ma l' Arma non è ancora il suo destino.

toninelli sensibilizza sul codice della strada ma senza cintura

 

Tolta la divisa, indossa il tinta unita dell' assicuratore, qualifica di ispettore, uno di quelli che vanno a caccia di imbrogli da sbrogliare, ma sempre a vantaggio della ditta. Ancora niente politica, raccontano gli esegeti di laggiù, se non qualche distratto voto per la Lega di era bossiana, con successivo pentimento: "È un partito ipocrita".

 

Poi il matrimonio, due figlie, la casa con giardino, la Golf usata. Il colpo di fulmine per il Movimento, lampeggia nell' anno 2009, quando si intesta il primo Meetup di Cremona, le battaglie per la trasparenza dell' acqua e della politica municipale. Poi conosce Gianroberto Casaleggio, amore a prima vista, e l' intera schiera grillina, con la quale si candida alle Regionali del 2010. Come un diesel parte lento: 84 preferenza in tutto, non esattamente un trionfo. Ma non si arrende.

 

danilo toninelli 3

Prova a ridare gas alle amministrative di due anni dopo. Stavolta il motore gli va in panne, le preferenze scendono a 9, cioè a dire che non lo hanno votato neanche i parenti stretti. Cosa che poteva insospettire i vertici del Movimento, ma non lui.

 

Che l' anno dopo, elezioni politiche del 2013, incassa finalmente la sua rivincita: corre sul rettilineo del collettivo successo elettorale e taglia il traguardo con altri 108 deputati e 54 senatori, entrando trionfale alla Camera, la famosa scatola di tonno che tutti i neofiti della politica vogliono aprire con un colpo di spada, prima di diventare tonni. Lui si candida subito, dicendo il contrario: "Non ho ambizioni personali. Ma ovviamente sono sempre a disposizione".

 

GIULIA GRILLO TONINELLI LUIGI DI MAIO

Per competenza giurisprudenziale, lo eleggono vice presidente della Commissione Affari costituzionali. Dai banchi dei Cinque stelle sa sorridere, ma anche ringhiare. Specie contro la Lega: "La Lega è il primo partito a volere gli immigrati: governano da dieci anni e gli sbarchi sono sempre di più. Senza di loro la Lega non esisterebbe. E senza la paura che gli italiani hanno degli immigrati, che la Lega fomenta da 30 anni, non prenderebbe un solo voto".

 

Toninelli M5S

E Salvini? "A Bruxelles Salvini è noto per essere un fannullone assenteista". Si fa notare anche il giorno in cui la Camera approva l' Italicum: "È un omicidio della democrazia. Mette il Paese nelle mani di due capi, Renzi e Berlusconi". Lo applaudono, lo insultano. Ma al giro successivo - e siamo al famoso 4 marzo scorso - gli italiani e l' Italicum, fanno il contrario di quello che Toninelli aveva previsto, incoronano Di Maio, il suo capo, e Salvini, il fannullone.

 

toninelli all incontro con il pd sulla legge elettorale

Vittoria che va molto al di là delle sue stesse aspettative, destinandolo, dal 1 giugno 2018 a governare i Trasporti e le Infrastrutture, cioè a dire l' intero sistema nervoso del Paese. Cosa che ampiamente spiega l' ondata di sconcerto tra gli italiani in viaggio per cielo per terra e per mare. Specie quando da neo ministro dichiarerà che "il decreto per il ponte lo abbiamo scritto col cuore". Al punto che sul ponte scritto col cuore - ha subito aggiunto il demone Toninulla - si potrà "vivere, passeggiare, giocare, fare shopping mangiare".

DI BATTISTA TONINELLI

 

Nell' attesa di scoprire come trasformerà il ponte Morandi nel ponte di Pasquetta, ha silurato via Facebook l' intero vertice di Ferrovie dello Stato, ma intestandosi il loro piano di rilancio dei treni regionali. Ha rottamato "l' Air Force Renzi" che però era una idea di Di Maio.

 

Ha detto basta al Tav e al Tap che invece si continuano a scavare. Per le Olimpiadi 2026 ha detto "meglio Torino", quando, senza avvertirlo, avevano già scelto Milano e Cortina. Infine ha inaugurato una grande campagna per la sicurezza autostradale, purtroppo facendosi fotografare senza la cintura di sicurezza obbligatorie. Colpa di un altro lapsus. O del solito, maledetto demone di Toninulla.

Stefano Buffagni e Toninelli

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...