giuseppe conte donne

DI MAIO, SALVINI E CONTE SI SONO PRESENTATI DA SINGLE AL QUIRINALE, MA SONO ACCOPPIATISSIMI. IL PREMIER È FIDANZATO CON OLIVIA PALADINO, 'PRINCIPESSINA' DELL'HOTEL PLAZA - LA PRIMA MOGLIE, VALENTINA FICO, È SICURA CHE ''SARÀ UN OTTIMO PRESIDENTE''. LUI L'HA CHIAMATA PRIMA DI ACCETTARE L'INCARICO, ANCHE PERCHÉ HANNO UN FIGLIO INSIEME - SE SI TRASFERISCE A PALAZZO CHIGI, ABITERA' A POCHI METRI DALLA 'SUOCERA', L'ATTRICE SVEDESE EWA AULIN, CHE NEGLI ANNI '70 ERA LA STUPENDA ''NINFETTA BIONDA'' - LA SORELLA MARIA PIA LAVORA IN BANCA A S.GIOVANNI ROTONDO, PAESE DI PADRE PIO

 

 

giuseppe conte con l ex moglie valentina fico a capodanno

Marianna Aprile per ''Oggi''

 

Di Luigi Di Maio e Matteo Salvini conosciamo famiglie, amori, vezzi, vizi e tic. Ma a presiedere il governo “legastellato” è Giuseppe Conte, finora sconosciuto avvocato e professore di Diritto privato a Roma e Firenze. Lecito quindi chiedersi chi sia, che cosa faccia e da dove venga il nuovo premier. Ecco perché abbiamo cercato di indagare su di lui.

 

È SINGLE PER FINTA

Al giuramento al Quirinale, lo scorso 1° giugno, Di Maio, Salvini e Conte si sono presentati da soli, ma tutti e tre sono tutt’altro che single. Come svelato da Oggi, Di Maio è da oltre sei mesi legato alla consigliera comunale del M5S di Alcamo Giovanna Melodia. Matteo Salvini da tre anni sta con la conduttrice Elisa Isoardi.

CESARE PALADINO E FIGLIA OLIVIA

 

E Conte? Prima di accettare l’incarico che Sergio Mattarella gli ha conferito, ha fatto una telefonata alla sua ex moglie, Valentina Fico, madre del suo piccolo Niccolò, per farsi consigliare. Romana, 44 anni, la Fico lavora all’Avvocatura di Stato, sezione VII, quella che si occupa di Istruzione, Ricerca e Infrastrutture. I rapporti tra i due sono ottimi ma, se anche non lo fossero stati, quella telefonata probabilmente Conte gliel’avrebbe fatta comunque, visto lo stravolgimento che il ruolo di premier impone alle vite dei famigliari. Ci sono pur sempre la serenità e la quotidianità di un bimbo da tutelare.

ewa aulin

 

«Sarà un ottimo presidente», ha detto la Fico ai cronisti che l’hanno intercettata vicino a casa, poco lontana da quella dell’ex marito. Di più non è stato possibile cavarle fuori. Un tentativo estremo di preservare la normalità, forse. Più probabilmente la prudenza e la voglia di non invadere un campo ormai altrui. Già, perché al momento la first lady in carica è un’altra. Ha poco più di 30 anni, si chiama Olivia Paladino ed è la manager editoriale del Plaza, lussuosissimo hotel romano di proprietà di suo padre Cesare.

 

UN MONDO PICCOLO

Quando si diventa presidente del Consiglio la vita cambia radicalmente. Ma se anche il professor Conte dovesse decidere di vivere a Palazzo Chigi, nell’appartamento che fino a un anno e mezzo fa era occupato da Matteo Renzi, rimarrebbe comunque al centro del proprio mondo, tutto racchiuso in un raggio di 500 metri nel centro esatto di Roma.

ewa aulin

 

Sarà poco più di cinque minuti a piedi (o in taxi, faccia lui) dalla casa dove vive suo figlio; sporgendosi un poco dalla finestra riuscirà a vedere l’hotel del “suocero” (in via del Corso) in cui lavora la fidanzata Olivia; sarà poco lontano dal proprio studio legale (che dovrà mettere in stand by) e a meno di 500 metri dalla casa della sua nuova “suocera”.

ewa aulin oggi

 

E se vi state chiedendo perché mai dovrebbe interessarci dove viva la madre della first lady è solo perché ancora non vi abbiamo detto che si chiama Ewa Aulin ed è l’attrice e cantante svedese che tra la metà degli Anni 60 e la metà degli Anni 70, col nomignolo politicamente scorretto di Ninfetta Bionda, incantava i registi italiani.

 

Fu scoperta a 17 anni da Alberto Lattuada (in Don Giovanni in Sicilia), poi da Tinto Brass, che la volle nel drammatico Col cuore in gola. Nel 1969 ebbe una nomination ai Golden Globe come migliore attrice esordiente, ma si vide scippare il premio da Olivia Hussey, protagonista del Romeo e Giulietta di Zeffirelli.

 

ewa aulin ringo starr

Nel 1974, delusa da anni di false partenze professionali, decise di ritirarsi e sposare il costruttore romano Cesare Paladino. E chissà che il nome scelto per la seconda delle loro bambine, Olivia, la first lady, non sia stato un modo per far sapere al mondo che lei il premio più bello lo aveva ricevuto da Cesare. E pazienza per il Golden Globe. «Ho fatto sempre la mamma», ha dichiarato qualche anno fa in una intervista. Olivia le somiglia tantissimo: stessi lunghi capelli biondi, stessi lineamenti delicati e nordici, stesso fisico da modella. Non è difficile capire perché il pur ingessatissimo e un po’ goffo Conte abbia perso la testa per lei.

ewa aulin

 

AMBIZIONE APPULA

Oggi, dicevamo, tutto il mondo di Conte è racchiuso nel centro di Roma (e di Firenze, dove fino al giorno dell’incarico ha insegnato Diritto privato). Ma il professore non è romano, è arrivato nella Capitale per studiare Giurisprudenza, lasciando San Giovanni Rotondo, il paese garganico reso famoso da Padre Pio (cui il premier è devotissimo), dove ha uno zio frate cappuccino e dove vivono ancora i genitori Nicola e Lillina, segretario comunale e insegnante elementare entrambi in pensione ed entrambi molto cattolici.

 

Oltre a Giuseppe, hanno una figlia, Maria Pia, che lavora in banca a San Giovanni Rotondo. La famiglia arriva nella città di san Pio quando il premier è adolescente (è nato a Volturara Appula e ha fatto le elementari a Candela, poco lontano). Si iscrive al liceo classico di San Marco in Lamis, lì nei pressi, dove tutti lo consideravano un “figlio di papà”, per la cura nel vestire e per una certa vanità che ancora oggi fa capolino sotto il suo curatissimo ciuffo di capelli. Sceglie la sezione C, quella “sperimentale”, per chi invece di studiare il francese opta per l’inglese.

valentina fico 5

 

BONAFEDE È IL SUO UOMO

In classe, conoscerà quello che ancora oggi è uno dei suoi più cari amici, Ludovico Delle Vergini. Il loro professore di greco, Antonio Ceddia, sostiene oggi che già allora Giuseppe e Ludovico fossero i suoi allievi migliori e più determinati a intraprendere studi di Legge dopo il diploma. Lo faranno, uno a Roma l’altro a Pavia, ma si ritroveranno a Firenze, dove Delle Vergini fa il giudice e dove entrambi hanno insegnato all’Università.

 

 Proprio nell’ateneo fiorentino Conte sceglierà come assistente l’uomo della (sua) svolta: Alfonso Bonafede, l’attuale ministro della Giustizia. Sarà Bonafede a presentare il suo ex mentore a Di Maio, a sponsorizzarlo per un posto da ministro nella lista che il leader Cinquestelle fece inopinatamente pervenire al Quirinale prima delle elezioni del 4 marzo. Il resto è storia, recente, anzi appena cominciata.

ewa aulin valentina fico 4ewa aulinvalentina fico 3ewa aulin e christian marquandvalentina fico 2valentina fico avvocatura dello statovalentina fico ex moglie di giuseppe conte valentina fico 1giuseppe conteluigi di maio con papabili ministri a sinistra giuseppe contegiuseppe conte luigi di maio foto lapresseewa aulin

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO