guido crosetto giorgia meloni ignazio la russa

TUTTI GLI UOMINI DELLA PRESIDENTE – CI SONO TRE FIGURE SU TUTTE CHE HANNO SOSTENUTO E CONSIGLIATO GIORGIA MELONI NELLA SCALATA POLITICA: GIOVANBATTISTA FAZZOLARI, AL SUO FIANCO DAL TEMPO DEL FRONTE DELLA GIUVENTÙ, L'EX MISSINO IGNAZIO LA RUSSA E GUIDO CROSETTO, IL SUO “GIANNI LETTA” – MA LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA ASCOLTA MOLTO ANCHE LA SORELLA ARIANNA E IL COGNATO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA…

Estratto dall'articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

 

CROSETTO MELONI

Tutti gli uomini della Presidente. Amici di una vita, qualche parente, antichi sodali, nuovi folgorati che non erano di destra e saranno comunque i primi a cantare "l'Italia chiamò". Il gran consiglio di Giorgia Meloni si prepara alla presa del potere. […]

 

Ci sono due uomini che segnano il cammino della leader. Umanamente, politicamente. Uno si chiama Giovanbattista Fazzolari. Senatore. Cinquant'anni tondi, da ragazzo nel Fronte della Gioventù e poi nella costituente di An. L'incontro che gli cambia la vita è quello con Giorgia, che lo chiama a capo della segreteria tecnica al ministero della Gioventù, poi diventa suo consigliere giuridico, estensore del programma, ghostwriter dei discorsi del capo.

 

Per lui, Meloni sogna un posto a Palazzo Chigi in un ruolo che fa tremare i polsi, soprattutto per chi non ha mai messo piede in consiglio dei ministri: sottosegretario alla Presidenza, coefficiente di difficoltà stellare. Probabilmente con un ruolo tecnico e operativo, crocevia del potere e delle leggi. In due parole, primo cavaliere.

 

Ignazio La Russa e Guido Crosetto

Giovan Battista Fazzolari

L'altro mister X invece lo conoscono tutti e si chiama Ignazio La Russa. Antico missino (mai pentito, anzi), siciliano trapiantato a Milano, già ministro della Difesa, inventore di Fratelli d'Italia. Ha avuto la lucidità di cedere il passo alla giovane leader (sarebbe accaduto comunque). Qualche volta litigano. Ma resta il consigliere che Meloni porta ad ogni tavolo che conta, a cui affida le candidature, con cui ragiona di strategie. Quello che "capisce di politica". Anche lui potrebbe finire a Palazzo Chigi, anche lui come sottosegretario. Con quale delega? In un ruolo "alla Gianni Letta", oppure ad esempio gestendo la delega ai Servizi.

 

Il terzo a poter aspirare al Palazzo è Guido Crosetto, che tra un tweet e un altro consiglia la leader. I due, insieme, funzionano, anche perché lui ebbe l'ardire di seguirla quando in Fratelli d'Italia c'erano solo ex di An. Un sodalizio stranissimo, condensato nella foto che immortalò il gigante con in braccio la leader.

CROSETTO MELONI 2

 

Crosetto potrebbe conquistare la Difesa, ammesso che non lo ostacoli l'attuale incarico di presidente di un'impresa creata come joit venture tra Fincantieri e Leonardo. L'alternativa è che occupi uno dei posti da sottosegretari alla Presidenza.

 

La sorella Arianna

La famiglia ha però un valore decisivo per Meloni. Ascolta moltissimo la sorella Arianna, fa i salti mortali per stare con la piccola figlia, "devo organizzarmi, se vado a Palazzo Chigi farò di tutto per vederla e tenerla vicina a me". E ancora, sente dieci volte al giorno il cognato Francesco Lollobrigida (il marito di Arianna). Potrebbe confermarlo alla guida del gruppo parlamentare, che da ridotta è diventato un piccolo esercito. Poi potrebbe proiettarlo alla Presidenza della Regione Lazio.

 

Raffaele Fitto

giorgia e arianna meloni

Pesa tantissimo anche Raffaele Fitto. In tempi non sospetti, con percentuali da "quattrovirgola", scelse Fratelli d'Italia, lui che vantava un dna da giovane democristiano. Ora gestisce i rapporti (delicati) di Meloni con l'Europa, dove la destra fa paura. Di certo sarà ministro. Gli Esteri? Difficile. Più probabile il ministero del Sud, oppure agli Affari Ue, probabilmente con deleghe rafforzate. [...]

 

Fabio Rampelli

Un discorso a parte per Fabio Rampelli. Ha creato il brand Meloni, crescendola nella sua associazione Gabbiani, forgiandola nel circolo di Colle Oppio. È stato il regista della sua ascesa alla guida dei giovani di An. Poi qualcosa si è inceppato. Negli ultimi mesi il filo si è riannodato. Di certo, Rampelli ha sempre difeso e sostenuto "Giorgia".

 

Giulio Tremonti e Marcello Pera

IGNAZIO LA RUSSA GIORGIA MELONI

Le schegge di un'altra storia rispondono invece al nome di Giulio Tremonti e Marcello Pera. Il rapporto con il secondo è per di più enigmatico, costruito nonostante solchi caratteriali abissali. Quello con l'ex ministro dell'Economia, vissuto con un certo fastidio nell'enclave di Fratelli d'Italia, resta solido. Nasce sui banchi del consiglio dei ministri del governo Berlusconi, quattordici anni fa. Si nutre di battute e imitazioni spassose. Ma anche di consigli macroeconomici e politici. Tremonti è e resta ingombrante, soprattutto al governo. Ma Meloni, in qualche modo, magari con qualche spallata, proverà ad accontentarlo.

 

giorgia e arianna meloni Meloni TremontiMeloni Tremontigiorgia meloni ignazio la russa giorgia e arianna meloni

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…