luigi di maio silvio berlusconi

“QUI C’È TANTA GENTE CHE HA ACCESO UN MUTUO E ORA DEVE PAGARLO” – VEDRETE CHE I GRILLINI INGOIERANNO TUTTO, DAL MES ALLA SPONDA DI BERLUSCONI. MENTRE UFFICIALMENTE SI CONTINUA A FARE FINTA DI ESSERE CONTRARI ALL’AIUTO DEL BANANA, SOTTO TRACCIA C’È IL TERRORE DI MOLTI PEONES A 5 STELLE DI TORNARE A ESSERE DISOCCUPATI…

Laura Cesaretti e Domenico Di Sanzo per “il Giornale”

 

Fico Di Battista Di Maio

«Bisogna tenere in piedi la legislatura ad ogni costo. Anche per ragioni umane: qui c' è tanta gente che ha acceso un mutuo e ora deve pagarlo». La confessione a cuore aperto (ma dietro giuramento di anonimato) di un parlamentare grillino illustra con chiarezza quanto sia fragile il muro ufficialmente eretto dai Cinque Stelle contro la collaborazione parlamentare con le opposizioni, Forza Italia in testa.

 

goffredo bettini gianni letta giuseppe conte

In realtà, i giallorossi sono tutti appesi al Cavaliere: la maggioranza, alla vigilia di un nuovo scostamento di bilancio e del varo della manovra, deve fare i conti con una realtà molto semplice: in Senato non ha i numeri. E, senza l' aiuto di Forza Italia, il rischio di uno schianto parlamentare si fa assai realistico.

 

BEPPE GRILLO LUIGI DI MAIO ALESSANDRO DI BATTISTA

Il Pd lo chiede esplicitamente: Berlusconi ci dia una mano. E con Goffredo Bettini spalanca le porte alla collaborazione politica con l' ex arcinemico, invitando Conte a «raccogliere con generosità i contributi delle forze politiche consapevoli e democratiche, che sinceramente intendono dare una mano».

 

SILVIO BERLUSCONI AL SAN RAFFAELE CORONAVIRUS

Ma persino in casa Cinque Stelle, dove la linea ufficiale è «giammai con Berlusconi», la linea ufficiosa è «Berlusconi ci salvi». L' anonimo deputato grillino spiega bene le priorità etico-politiche che spingono la truppa parlamentare pentastellata ad affidarsi alla benevolenza del Cavaliere. Il terrore di tornare a fare i lavavetri ai semafori, e col mutuo dell' accogliente pied-à-terre romano nuovo di zecca sulle spalle, fa decisamente premio sulle remore anti-berlusconiane.

 

di maio lombardi di battista

Del resto si era già capito quando i Cinque Stelle, zitti e muti (persino l' impavido Dibba), hanno lasciato passare l' emendamento pro Mediaset che il premier Conte ha voluto far inserire nel decreto Covid, per proteggere le tv berlusconiane da scalate estere. Una chiara captatio benevolentiae verso Forza Italia, che nelle intenzioni di Palazzo Chigi dovrebbe funzionare come guinzaglio: se Fi dà un aiutino sottobanco al governo, la protezione viene attivata. Se smette, lo scudo può sempre essere tolto.

ZINGARETTI - CONTE - DI MAIO

 

Solo che i berlusconiani non sembrano disponibili al do ut des proposto da Conte dietro le quinte. E hanno subito rilanciato: pubblicamente, con la proposta di Tajani, benedetta da Berlusconi, di scrivere insieme la futura manovra post-pandemia. Ufficiosamente, spiegando al Quirinale che non è più tempo di aiuti sottobanco per tenere in piedi il traballante Conte, senza avere voce in capitolo sulle fondamentali scelte politiche del governo.

 

E anche sulla sua composizione: per affrontare la drammatica emergenza in corso, serve anche una squadra in grado di farlo. E l' attuale governo Conte non è palesemente in grado. Non è dunque un caso se domenica il segretario Pd Zingaretti si è sperticato in lodi e aperture al Cavaliere, auspicando di unire le forze «e lavorare insieme per salvare l' Italia».

 

DI MAIO DI BATTISTA FICO STATI GENERALI M5S

E se ieri Goffredo Bettini ha ulteriormente rilanciato, parlando esplicitamente di rimpasto: «Occorre superare ogni prudenza o valutazione di opportunità e chiamare anche all' interno del governo le energie migliori per competenza e forza politica». Non si tratta di «allargare o cambiare la maggioranza», spiegano al Nazareno, ma di prendere atto che «la situazione è drammatica», l' esecutivo non ha saputo fronteggiare la seconda ondata Covid, e «se la macchina resta così, rischia di andare fuori strada».

 

DAVIDE CASALEGGIO LUIGI DI MAIO VITO CRIMI

Per il Pd, la sponda di Fi sarebbe essenziale per rendere centrale il proprio ruolo (su governo, legge elettorale, Quirinale) marginalizzando M5s. E approfittando della debolezza anche internazionale di Conte, spiazzato dal cambio della guardia alla Casa Bianca. Il reggente grillino Crimi dà l' altolà al dialogo con Berlusconi, ma si tratta di una posizione di bandiera. Le chat dei parlamentari grillini restano in silenzio per tutta la giornata. Nella truppa M5s i contiani lanciano il sospetto di «una manovra per liberarsi di Conte».

 

luigi di maio vito crimi

La linea concordata nei gruppi parlamentari segue questo ragionamento: «No all' ingresso di Berlusconi in maggioranza, ma sì alla collaborazione sui singoli provvedimenti». Perché anche dalle parti del M5s sono preoccupati per la tenuta in Senato. Un deputato fa di conto: «Sarebbe ipocrita dire che non abbiamo bisogno di voti e che la maggioranza sia salda, i numeri in Senato sono un problema».

 

goffredo bettini

L' unico timore sono le reazioni dei malpancisti che fanno capo a Di Battista: «Magari guadagniamo venti voti di Fi, ma ne perdiamo dieci dei nostri», spiegano. La priorità, però, resta la stabilità della legislatura. E soprattutto del mutuo.

GOFFREDO BETTINI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…