trump mccain ryan

LA VENDETTA VA MANGIATA FREDDA. E QUELLA DI MCCAIN E’ GELATA – IL SENATORE AMERICANO, OFFESO DA TRUMP IN CAMPAGNA ELETTORALE (“NON E’ UN EROE, S’E’ FATTO CATTURARE IN VIETNAM”), AFFOSSA CON IL SUO VOTO LA RIFORMA SANITARIA DI DONALD – APPENA OPERATO DI TUMORE AL CERVELLO, MCCAIN VOTA CONTRO IL SUO PARTITO

 

Paolo Mastrolilli per La Stampa

 

MCCAINMCCAIN

Alla fine è stato proprio John McCain a dare il colpo di grazia alla riforma della sanità voluta dal presidente Trump, con il suo voto negativo. Intorno all’una e mezza di notte, dopo una drammatica giornata di discussioni, il senatore dell’Arizona si è presentato in aula per bocciare l’ultima proposta avanzata dal leader repubblicano McConnell per revocare e rimpiazzare Obamacare. Il suo no, insieme a quello delle colleghe Collins e Murkowski, ha così determinato la sconfitta di Trump.

donald trump john mccaindonald trump john mccain

 

Repeal and replace, cioé revocare e rimpiazzare la riforma sanitaria varata dal suo predecessore democratico, era stata una delle promesse centrali nella campagna presidenziale del candidato repubblicano. Però i suoi stessi compagni di partito, pur avendo la maggioranza in entrambe le aule del Congresso, non sono riusciti a mettersi d’accordo su un’alternativa.

 

La Camera aveva approvato una nuova legge, che però lo stesso Trump aveva definito “cattiva”, perché faceva perdere l’assistenza sanitaria a quasi 30 milioni di americani. Il Senato allora aveva cominciato a ridiscutere il testo, ma non aveva trovato l’intesa. I repubblicani infatti hanno una maggioranza di 52 voti contro 48, e per approvare la nuova legge avevano bisogno di almeno 50 consensi, più il voto positivo del vice presidente Pence per rompere la parità. 

 

MCCAIN IN VIETNAMMCCAIN IN VIETNAM

Una volta fallito il primo tentativo, il leader della maggioranza McConnell aveva deciso di costringere comunque l’aula a discutere la riforma. Allora McCain, appena operato per un tumore al cervello, aveva deciso di tornare a Washington per garantire il voto decisivo, necessario ad avviare il dibattito. Durante la campagna elettorale Trump lo aveva offeso, dicendo che non era un eroe di guerra perché si era fatto catturare in Vietnam. Il senatore però aveva ingoiato l’insulto ed era venuto in aula lo stesso, per tenere vive le speranze del presidente di cancellare Obamacare. Il capo della Casa Bianca allora lo aveva esaltato come un vero eroe americano. 

 

OBAMACARE 1OBAMACARE 1

Quando si è passato a discutere la sostanza della riforma, però, McCain è tornato ad essere contrario. Il progetto generale di legge presentato da McConnell per revocare e rimpiazzare Obamacare era stato bocciato due giorni fa, così come il tentativo di cancellare la riforma, rimandando di due anni la definizione del testo con cui rimpiazzarla. Ieri quindi il leader repubblicano ha presentato una terza proposta, chiamata “Skinny Repeal”. In sostanza era una legge che cancellava alcune parti di Obamacare, come l’obbligo per i singoli e le aziende di acquistare le polizze assicurative, le tasse per finanziare il progetto, i fondi per l’organizzazione Planned Parenthood che promuove l’aborto.

 

Lo scopo non era far entrare davvero in vigore questo testo, ma approvarlo per tenere vivo il tentativo di riformare la sanità. “Skinny Repeal” quindi sarebbe tornato alla Camera, dove bisognava ridiscutere l’intero progetto.

 

MCCAIN1MCCAIN1

McCain ha subito detto che questa legge era insufficiente, e sarebbe stato disposto a votarla solo se avesse avuto la garanzia che non sarebbe mai entrata in vigore. In sostanza voleva che lo Speaker della Camera Ryan gli desse la certezza che la sua aula non si sarebbe limitata a ratificare il testo del Senato, ma lo avrebbe usato solo per riaprire il dibattito sull’intera riforma.

 

Ryan ha dato questa assicurazione, ma solo a metà, lasciando aperta la possibilità di accettare lo “Skinny Repeal”, se non si fosse trovato nulla di meglio. A quel punto McCain è entrato in aula, e mostrando il pollice verso ha ucciso l’intero progetto di “repeal and replace” Obamacare. Infatti il suo voto, sommato a quello delle colleghe repubblicane Collins e Murkowski, ha portato i contrari a 51, cioé tutti i 48 democratici più 3 repubblicani. Quindi McConnell, poco prima delle 2 di notte, ha dovuto prendere la parola per annunciare la fine di “Trumpcare”.

 

paul ryanpaul ryan

La sconfitta è grave per il Partito repubblicano, che per sette anni aveva detto di voler revocare e rimpiazzare “Obamacare”, ma lo è soprattutto per il presidente, che ci aveva basato una larga parte della sua campagna elettorale. Fino all’ultimo Trump ha cercato di convincere i colleghi del Gop ad approvare la riforma, arrivando a minacciare la Murkowski, ma non è riuscito a piegare proprio la volontà del senatore malato che aveva prima insultato, e poi esaltato.

 

Questa sconfitta avviene sull’onda del “Russiagate”, l’inchiesta che sta scuotendo il presidente, e delle lotte interne alla Casa Bianca, esplose ieri con gli insulti lanciati dal nuovo direttore delle comunicazioni Scaramucci al capo di gabinetto Priebus. Ripartire ora da questa battuta d’arresto non sarà facile.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…