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IL BALLO DEL MATTONE DI SILVIO – CON LA VENDITA DEL MILAN BERLUSCONI AZZERA I DEBITI E SI COMPRA ALTRE CASE – MESSA AL SICURO FININVEST CHE NON HA PIU' ESPOSIZIONI CON LE BANCHE, L’EX PREMIER PUNTA OLTRE 10 MILIONI DI EURO SUL MATTONE CHE RESTA LA SUA PRIMA PASSIONACCIA 

Franco Bechis per Libero Quotidiano

 

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 Una passionaccia ha dovuto alla fine abbandonarla: il Milan. Silvio Berlusconi l' avrà fatto pure con la morte nel cuore, ma ne ha guadagnato non poco in salute. Forse non lui, che continuerà da tifoso a palpitare per i rossoneri in campo. Però con la vendita della squadra del cuore ai cinesi sono state liberate e non poco le coronarie della Fininvest, la finanziaria che sta al vertice di tutto l' impero economico del cavaliere.

 

Come evidenziato nel bilanci consolidato firmato da Marina Berlusconi la cessione della squadra di calcio, anticipata con 200 milioni già nel 2016, e conclusasi il 13 aprile di quest' anno, evidenzierà una plusvalenza di circa 600 milioni di euro e va ad alleggerire non poco la posizione finanziaria del gruppo, che era appesantita non poco dalle operazioni di acquisto di azioni Mediaset resa necessaria dalla guerra con Vivendi.

 

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Il deconsolidamento del debito del Milan- spiega la nota integrativa che accompagna il bilancio consolidato Fininvest- "ha generato un avanzo finanziario di 188,5 milioni di euro", e di conseguenza l' intero gruppo è riuscito quasi ad azzerare l' indebitamento con il sistema bancario che consentono di allargare perfino gli affidamenti a breve termine già concessi dagli istituti di credito e finora non utilizzati (per più di 600 milioni di euro).

 

Berlusconi dunque ha messo al sicuro la holding che sovrintende al suo impero industriale e finanziario, e forse per questo ha potuto rispolverare una seconda passionaccia a cui non può proprio rinunciare: il mattone.

 

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Nelle ultime ore presso il registro della Camera di commercio sono stati depositati oltre a quello Fininvest anche i bilanci di altre due società immobiliari che riportano entrambe direttamente al Cavaliere attraverso le holding di controllo di Fininvest e la sua Dolcedrago. Si tratta della Immobiliare Idra, che ha il controllo delle tre ville principali di Berlusconi (quella di Arcore, quella di Macherio e villa Certosa a porto Rotondo in Sardegna) oltre a una serie di mini proprietà sparse per l' Italia, e della Immobiliare Dueville che controlla altri mattoni meno noti e che spesso serve a Berlusconi per fare qualche favore agli amici (ha tolto le castagne dal fuoco a molti collaboratori e a qualche parlamentare di fiducia acquistando le loro case quando avevano bisogno di liquidità).

 

Bene, proprio nel momento in cui Silvio poteva sentirsi più leggero per la cessione del Milan ha deciso di puntare oltre 10 milioni di euro sul mattone, che resta sempre la sua passione primitiva: ha pure sempre creato prima Milano 2 delle tv che poi lo avrebbero reso famoso in tutto il mondo. Sono in tutto tre gli immobili che vanno ad aumentare le partecipazioni delle due società, e fra questi un piccolo appartamento in zona semi centrale a Roma, uno più grande in centro e uno in Brianza.

 

Complessivamente nella Idra immobiliare aumenta di 6 milioni il finanziamento concesso dai soci (cioè dallo stesso Berlusconi con le sue holding italiane e la Dolcedrago) per le migliorie e la manutenzione delle tre ville principali, che continuano ad assorbire risorse ogni mese. L' Idra immobiliare è indebitata con Berlusconi ormai di 177 milioni di euro per questo motivo. Per le tre ville il costo delle lavorazioni esterne è ammontato a 5,5 milioni di euro- 354 mila euro più dell' anno precedente.

 

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E le spese di riparazione e manutenzione sono state di 3,131 milioni di euro, anche queste in crescita rispetto al 2015 di 301 mila euro. In compenso Berlusconi è riuscito a imporre una stretta ai consumi, facendo scendere sensibilmente le bollette anche grazie al minore utilizzo di villa Certosa rispetto al passato. Fatto sta che ha risparmiato 59 mila euro sulla bolletta della luce, scesa a 462 mila euro. Ridotta di 92.238 euro anche la bolletta dell' acqua, scesa a 777.047 euro, e di 15.708 euro la bolletta del gas, scesa a 146.503 euro.

 

Però Berlusconi ha speso allargando le proprietà qualcosina in più di Imu, passata da 339.565 a 346.161 euro. Nelle sue case il Cavaliere ha per la prima volta creato anche una piccola mensa aziendale per i dipendenti: non si sa dove sia stata installata, ma non c' era e ora gli costa circa 10 mila euro l' anno. Secondo il prospetto della Idra immobiliare in tutto i dipendenti risultavano 12: 8 impiegati, 3 quadri e un operaio di fiducia. Alla fine l' Idra immobiliare ha chiuso il bilancio di esercizio con una perdita di 1,8 milioni di euro superiore di oltre 700 mila euro a quella dell' anno precedente.

 

I terreni e fabbricati iscritti in bilancio ammontano a 374,5 milioni di euro contro i 367,6 dell' anno precedente.

 

Ben diverse le cifre dell' altra società immobiliare di Berlusconi. La Immobiliare dueville ha immobilizzazioni in terreni e fabbricati per circa 14 milioni di euro, superiori di circa 2 milioni a quelle dichiarate l' anno precedente. Gli immobili- anche semplici mini appartamenti - posseduti sono 15, due in più rispetto all' anno precedente (uno comprato a Roma e l' altro a Milano). E' stata però costituita una società partecipata chiamata Brianzadue srl, controllata ora al 60%, che ha in mano una discreta lottizzazione in provincia di Milano iniziata nei primi mesi del 2017. Anche per questa nuova avventura nel mattone il bilancio si è chiuso con una piccola perdita di 32.702 euro, contro l' ultile di 100 mila euro dell' anno precedente.

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