1. VENTURINO, IL GRILLINO DISSIDENTE: “IO PEZZO DI MERDA? LUI HA RIDATO IL PAESE A B.” 2. IL VICEPRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA REPLICA ALL’ESPULSIONE CON INSULTO: “QUESTO ERA IL MOVIMENTO CHE NASCE DAI CITTADINI E ALLA FINE DIVENTA IL MOVIMENTO NELLE MANI DI QUALCUNO CHE SI PERMETTE DI FARE QUELLO CHE VUOLE" 3. ''È UN MOVIMENTO DI PECORONI, NELLE MANI DI GRILLO E CASALEGGIO, CHE DIETRO UNA FALSA IDEA DI RIVOLUZIONE, PER GARANTIRSI QUELLO CHE PERCEPISCONO, NON HANNO IL CORAGGIO DI PRENDERE UNA POSIZIONE POLITICA CHIARA” 4. E SUI SOLDI, GRILLO DEVE INCASSARE LA PRIMA SCONFITTA: RINVIO DI UNA SETTIMANA

1 - ANTONIO VENTURINO, IL SICILIANO DISSIDENTE: "IO PEZZO DI MERDA? LUI HA RIDATO IL PAESE A B."
Giampiero Calapà per il "Fatto quotidiano"

‘'Grillo mi ha dato del pezzo di merda? Evvai! Fa parte del repertorio di Grillo, non mi scandalizzo. Il Movimento Cinque Stelle è fatto da pecoroni nelle mani di Grillo e Casaleggio. Chi si permette di darmi del pezzo di merda, ha rimesso il Paese nelle mani di una classe politica che dovevamo spazzare via". Risponde a tono Antonio Venturino, vicepresidente dell'Assemblea regionale siciliana, eletto con il Movimento Cinque Stelle, ma ormai un dissidente che va verso l'espulsione.

Deputato Venturino, Grillo durante la riunione con i parlamentari ha detto: "Venturino che si tiene i soldi è un pezzo di merda".
Ci siamo abituati, è andato pure leggero. La verità è un'altra. Venturino non si tiene i soldi. Quello che hanno fatto i miei colleghi mi dispiace moltissimo. Hanno subito scatenato contro di me una reazione a livello web. Il problema è un altro, questo loro potevano farlo a marzo, ad aprile, invece lo hanno fatto subito dopo che io ho scatenato un problema di natura politica. Mi dispiace che il mio capogruppo, Giancarlo Cancelleri, si sia lasciato andare a queste cose, adesso comincio anche a dubitare delle sue capacità. Perché per l'ennesima volta di fronte a un problema di natura politica si scatena il web con assalti, calunnie, non dicendo la verità.

Si sente tradito?
Il Movimento Cinque Stelle si mostra ancora una volta per quello che è. Incapace era a Roma a porsi di fronte a Bersani a parlare di riforme e far partire questo governo, incapace si dimostra in questo momento di dare delle risposte politiche.

Di chi sarebbe la colpa?
Questo era il Movimento che nasce dai cittadini e alla fine diventa il Movimento nelle mani di qualcuno che si permette di fare quello che vuole.

Accuse pesanti...
È un Movimento di pecoroni, nelle mani di qualcuno, che dietro una falsa idea di rivoluzione, per garantirsi quello che percepiscono, non hanno il coraggio di prendere una posizione politica chiara.

Intende nelle mani di Grillo e Casaleggio?
Praticamente sì, perché quando si vincono le elezioni e non si è capace di prendere una posizione... si vincono le elezioni per far fuori una certa classe politica e gli rimettiamo il governo in mano, addirittura facendogli dettare l'agenda del governo Letta. È chiaro che il Movimento ha perso su tutta la linea.

Ha mai cercato Grillo?
Io non ho mai parlato con Grillo, non ho mai avuto il piacere neppure di un breve scambio di opinioni. Fino ad oggi mi sono sempre dissociato dalle sue dichiarazioni, portando avanti il discorso fatto in campagna elettorale che riguarda i tagli ai costi della politica. Mantengo fede agli impegni presi con gli elettori.

Accusa altri di non farlo?
Chi non mantiene fede agli impegni è chi si permette di darmi del pezzo di merda, chi ha addirittura ha rimesso il Paese in mano a una classe politica che noi dovevamo spazzare via.

Con Casaleggio ha mai parlato?
Non l'ho mai conosciuto e, francamente, per quel che ho letto su di lui non è che sia molto interessato a conoscerlo.


2 - INDENNITÀ E RIMBORSI COSA DICE IL CODICE DEL M5S
Dal "Fatto quotidiano"

Prima delle elezioni i candidati del Movimento hanno firmato un Codice che prevede: 1. Indennità di 5 mila euro lordi mensili (circa la metà di quella degli altri parlamentari) 2. Restituzione dell'assegno di fine mandato 3. Diritto a diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per l'esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo. Prendiamo il caso di un senatore (la retribuzione più alta). Si tratta, nell'ordine di 3500 euro di diaria, 1650 euro per i rimborsi di viaggio e telefono, 4180 euro al mese per collaboratori e altre spese per l'esercizio del mandato. 4. Rinuncia alle indennità aggiuntive che spetterebbero al vicepresidente della Camera e ai segretari, al questore e ai vicepresidenti e segretari di commissione

3. "PUBBLICO I NOMI DI CHI TIENE I SOLDI", GRILLO MINACCIA, IL GRUPPO SI RIBELLA
Annalisa Cuzzocrea per "La Repubblica"

Si perde, Beppe Grillo. La Kia bianca su cui viaggia non riesce a trovare la strada del Parlamento. Chiede aiuto a un taxi che lo scorta fino in piazza. Tutt'intorno, telecamere e curiosi assediano ben cinque ingressi. A tenerli a bada davanti a quello giusto c'è un cordone di polizia che permette all'auto di entrare nel riservatissimo garage della Camera.
Un commesso sbotta: «Neanche Napolitano viene qui dentro in macchina, lo fa solo quando piove». «Motivi di sicurezza », è la spiegazione dello staff, che riesce a blindare l'auletta dell'incontro ancora più del solito: i cronisti vengono fermati una scalinata e due sale più avanti.

Il capo politico dei 5 stelle passa da lì, in un corridoio del palazzo dei gruppi, insieme a uno dei più importanti ragazzi della Casaleggio Associati, Filippo Pittarello. «Fatemi assaporare questo momento che potrò ricordare per la vita, entrare dalle scale del Parlamento », dice ai giornalisti. Gli chiedono di Genova, lui risponde: «Abbi pazienza sono tragedie. Siamo qui...già questa è una tragedia ». È lo spirito con cui entra all'incontro.

Non c'è streaming, ma ci sono i tweet dell'ufficio comunicazione. «Fanculo ai soldi», è l'esordio. «Lo ha detto scherzando», racconta Patrizia Terzoni (la deputata che aveva detto che 2.500 euro non bastano per vivere a Roma). «In realtà ci ha detto che siamo
bravi, poi certo, ci ha riletto il regolamento che abbiamo firmato, la parte sullo stipendio e le indennità ».

«Se avete firmato qualcosa rispettatelo», dice Grillo. E ancora: «Non si fa la cresta su quello che non è rendicontato. Metteremo i nomi sul sito». Conferma la black list, quindi. Confessa che avrebbe preferito essere lì a parlare di come attuare il reddito di cittadinanza. Ricorda: «Non siamo attaccati alle poltrone. Se non riusciremo a cambiare questo Paese, meglio andarsene in massa». Poi blandisce: «Noi siamo diversi, la gente se n'è accorta, dovete raccontarmi bene quello che fate qui dentro, voglio andare nelle piazze a parlarne».

Così, i parlamentari faranno un report settimanale sul lavoro svolto. E verrà aperta una sezione del blog in cui saranno gli iscritti a prendere alcune decisioni (non la famosa piattaforma per fare le leggi dal basso, quella è rimandata all'estate).
Grillo e lo staff pensavano bastassero questi moniti, e la cacciata dal Movimento di Antonio Venturino, pubblicata sul blog proprio ieri mattina, per convincere i riottosi a "fare la cosa giusta". («È un pezzo di merda», ha urlato qualcuno dall'assemblea. Grillo ha annuito: «L'hai detto tu»).

Il vicepresidente dell'Assemblea regionale siciliana è stato cacciato per non aver restituito la parte eccedente i 2500 euro. Questo però non ha intimidito coloro che non vogliono essere costretti a restituire la parte dei rimborsi non rendicontata. I parlamentari 5 stelle hanno firmato l'impegno di tenere solo metà dell'indennità base, quindi 5mila euro lordi, di non incassare l'assegno di fine mandato e di rendicontare il resto delle spese, per cui hanno rimborsi che si aggirano sugli 8.400 euro netti al mese.

Nel sondaggio chiuso domenica scorsa la maggior parte chiedeva che la restituzione del non rendicontato fosse volontaria. E davanti a Beppe Grillo, in molti sono tornati a chiederlo. Si sono alzati in piedi e hanno fatto gli esempi di famiglie in difficoltà, mutui, rossi in banca, lavori rifiutati per essere lì, baby sitter da pagare per i figli rimasti a casa.
Il capo ha tentennato. Non se lo aspettava, non riusciva a capire. Si è deciso che l'assemblea prenderà una decisione la settimana prossima. Anche sulla black list. I casi personali verranno valutati. Indietro, però, è difficile che si torni. E le spaccature, con Grillo lontano, saranno ancor più difficili da gestire.

2- FURNARI: "DOVREMO GIUSTIFICARCI, BEPPE NON SI FIDA DI NOI"
A.Cruz. per "La Repubblica"

«Beppe è entrato a gamba tesa - dice Alessandro Furnari - noi però lo abbiamo fatto ragionare». Il deputato 5 stelle, 36 anni, di Taranto, faceva l'arbitro di calcio e ai regolamenti ci tiene.

Pensa che quello firmato dai parlamentari grillini non li obblighi a restituire i rimborsi, ma solo la metà dell'indennità pattuita, e l'assegno di fine mandato. Si ferma con i cronisti in un corridoio del Transatlantico,
a spiegare.

Lei ha intenzione di restituire quel che non spende della diaria?
«Non so, devo ancora valutare».

Pensa che Grillo abbia cambiato idea?
«Alcuni di noi gli hanno spiegato la situazione. Due donne hanno raccontato la loro storia. Ci sono alcune decine di persone che avrebbero problemi a rinunciare a quei soldi».

Quindi cosa avete deciso?
«Ci rivedremo e voteremo, ma non credo vinca la libertà di coscienza. Bisognerà restituire tutto e i casi particolari saranno esaminati».

Come?
«Se non verso quello che non spendo verranno a chiedermi perché. E racconterò la mia situazione. Anche se non è bello dover parlare del proprio privato, e credo non sia neanche giusto. Siamo 5 stelle, siamo arrivati qui sulla base di un patto preciso, dovrebbero fidarsi.
Qualcuno ha dovuto lasciare dei lavori, si era fatto dei calcoli. Altri sono nello stato di famiglia dei genitori, che perderebbero alcune agevolazioni visto che per il fisco noi prendiamo 10mila euro lordi, e quel che rendiamo non viene considerato».

Anche lei?
«Io ho la residenza da loro. Non posso spostarla a Roma, altrimenti non potrei ricandidarmi sul territorio».

 

 

ANTONIO VENTURINOgrillo casaleggio casaleggio E GRILLO L AUTO DI GRILLO NEL GARAGE DI MONTECITORIO montecitorioGRILLINI OCCUPANO LA CAMERA GRILLINI IN PARLAMENTO GRILLINI GRILLINI ALLA BUVETTE vito crimi roberta lombardi due capogruppo tutti da ridere parlamentari del M5SVITO CRIMI - ROBERTA LOMBARDIGRILLO ASSEMBLEA A MONTECITORIO Bertone Grillo ANTONIO VENTURINO Antonio Venturino ALESSANDRO FURNARI

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