xi jinping giorgia meloni joe biden

LA VIA DELLA SETA È PIENA DI OSTACOLI – GIORGIA MELONI OGGI È A WASHINGTON E RASSICURERÀ JOE BIDEN SULL’USCITA DELL’ITALIA DAL MEMORANDUM CON LA CINA. MA LA THATCHER DELLA GARBATELLA DOVRÀ STARE MOLTO ATTENTA A NON INDISPETTIRE PECHINO. PER QUESTO, NOTIFICHERÀ LA DECISIONE A MICROFONI SPENTI, E NEL FRATTEMPO DOVRÀ CONVINCERE XI JINPING A NON VENDICARSI APPLICANDO UNA RITORSIONE COMMERCIALE…

GIORGIA MELONI ATTERRA A WASHINGTON

Estratto dell’articolo di Lorenzo Lamperti per “La Stampa”

 

Uscita dalla Via della Seta, rafforzamento dell'alleanza con gli Stati Uniti, prime storiche esercitazioni aeree congiunte col Giappone.

 

Il menù di Giorgia Meloni rischia di andare indigesto a Xi Jinping.

 

La Cina osserva con attenzione la prima visita ufficiale della premier a Washington. D'altronde, la Casa Bianca ha preannunciato che tra gli argomenti di discussione ci saranno Ucraina, Africa settentrionale e, appunto, Cina.

joe biden giorgia meloni vertice nato vilnius 1

 

Elemento che rende difficile pensare che Joe Biden non tiri fuori l'argomento della Via della Seta […]. Meloni ha assicurato che non ci sono state pressioni da parte di Biden, ma i media di stato cinesi non si fidano.

 

Il Global Times ha paragonato il chiarimento a un antico detto cinese: «Qui non sono state seppellite 300 monete d'argento». Come a rivelare ciò che si è tentato goffamente di nascondere. Non è un mistero che da parte statunitense siano arrivati più volte avvertimenti all'Italia, primo e unico paese del G7 a firmare il memorandum della Belt and Road. Sui media cinesi si avverte che «se l'Italia si muove per seguire le strategie degli Stati Uniti, danneggerà i propri interessi e metterà a rischio la propria autonomia nelle relazioni internazionali».

 

xi jinping conte

Jia Guide, ambasciatore cinese a Roma, ha provato a mostrare i benefici dell'accordo […] Ma in realtà si dà ormai per scontata l'uscita italiana. Come spiegano fonti diplomatiche a La Stampa, «è importante anche il come se ne esce».

 

Certo, viene sottolineato che «l'Italia perderebbe una corsia preferenziale», ma un'uscita "ordinata" non pregiudicherebbe i rapporti. Sottotitolo: Meloni non deve annunciare la decisione in terra statunitense, ma deve farlo direttamente alla Cina mostrando "rispetto istituzionale" e volontà di "preservare la partnership". Secondo Bloomberg, Meloni dovrebbe notificare la sua scelta agli Stati Uniti.

 

ABBRACCIO GIORGIA MELONI JOE BIDEN - G7 HIROSHIMA

 

Altamente probabile, se non certo, che avvenga a microfoni spenti. Ma a fare la differenza sarebbe una dichiarazione in conferenza stampa. Scontato che una domanda arriverà, Meloni è chiamata a bilanciare la risposta tra rassicurazioni agli Usa senza sfociare in un affronto diretto alla Cina […].

 

È forse proprio con l'intenzione di seguire un galateo in grado di non far saltare il tavolo cinese che […] è in programma per settembre un viaggio a Pechino del ministro degli Esteri Antonio Tajani. Nei prossimi giorni sarà già nella capitale cinese una delegazione di alto livello della Farnesina. Successivamente ci si aspetta anche la visita di Sergio Mattarella, in occasione dei 700 anni dalla morte di Marco Polo.

 

XI JINPING SERGIO MATTARELLA BY OSHO

Non è obbligatorio far parte della Via della Seta per avere buone relazioni con la Cina, sia sul fronte commerciale sia politico. Francia e Brasile insegnano. Ma l'adesione è stata una scelta politica, malgrado in Italia si dicesse il contrario. Lo sarà anche l'uscita. Un inciampo o annuncio preventivo potrebbe aprire a ritorsioni commerciali.

 

A indispettire Pechino, peraltro, c'è la sensazione di un'Italia sempre più disposta a seguire le indicazioni americane anche sul fronte strategico. Così vengono lette le prime storiche esercitazioni aeree congiunte col Giappone, in programma dal 2 al 10 agosto intorno alla base di Komatsu. Con Tokyo […] è stato di recente firmato un accordo per la costruzione di caccia Tempest di nuova generazione. E nel 2024 è in programma la prima navigazione della portaerei Cavour nell'Indo-Pacifico. A Meloni servirà molta diplomazia per mantenere in equilibrio i rapporti con la seconda economia del mondo.

mattarella xi jinpinggiorgia meloni con il premier giapponese fumio kishida al g7 di hiroshima

rishi sunak joe biden giorgia meloni jens stoltenberg volodymyr zelensky vertice nato di vilnius

giorgia meloni con il premier giapponese fumio kishida al g7 di hiroshima

GIORGIA MELONI ATTERRA A WASHINGTON

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)