
XI JINPING NON HA ALLEATI, MA SOLO VASSALLI – IL PRESIDENTE CINESE FINGE DI TUTELARE IL “SUD GLOBALE” DALL’OCCIDENTE COLONALIASTA, SPORCO E CATTIVO. MA I RAPPORTI DI FORZA ALL’INTERNO DELL’ORGANIZZAZIONE SCO, CHE SI RIUNISCE IN QUESTI GIORNI A TIANJIN, SONO IMPIETOSI: LA CINA HA UN PIL DA 19MILA MILIARDI DI DOLLARI, LA RUSSIA SI FERMA POCO SOPRA I 2MILA MILIARDI. ANCHE IL DIVARIO DI REDDITO MEDIO SI È QUASI ANNULLATO – L’INDIA CRESCE VERTIGINOSAMENTE MA È ANCORA LONTANA DA PECHINO: IL PIL È QUATTRO VOLTE PIÙ PICCOLO E I CINESI GUADAGNANO QUASI CINQUE VOLTE PIÙ DEGLI INDIANI…
Estratto dell’articolo di Federico Rampini per il “Corriere della Sera”
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vladimir putin al vertice di sco di tinjian con xi jinping e signora
La Shanghai Cooperation Organization (Sco), di cui Xi Jinping presiede il vertice a Tianjin, nasce nel 2001 come un club regionale fra Cina, Russia e alcune repubbliche centroasiatiche. All’inizio del millennio il loro peso economico è modesto: insieme valgono appena il 5 per cento del Pil mondiale. Un quarto di secolo dopo, il panorama è radicalmente mutato: in parte per l’allargamento della Sco, ma soprattutto per la crescita economica di alcuni Paesi membri.
Con l’ingresso di India, Pakistan, Iran e più di recente Bielorussia, la Sco oggi ha quasi quintuplicato il suo peso e rappresenta quasi un quarto dell’economia globale: il 24,7% del prodotto mondiale. […]
FOTO DI GRUPPO VERTICE SCO DI TINJIAN
Ma la rilevanza del blocco non si misura soltanto nel confronto con il resto del mondo: conta anche la coesione interna. Qui i numeri raccontano una realtà più sfumata. Gli scambi fra i Paesi Sco crescono, ma restano limitati e disomogenei.
Alcune coppie trainano la dinamica: la Cina e la Russia hanno raggiunto nel 2024 un interscambio da 245 miliardi di dollari; la Cina e l’India hanno superato i 138 miliardi; Russia e India si attestano a quasi 70 miliardi. Nell’insieme l’interscambio interno a quest’area arriva a 700-900 miliardi di dollari all’anno.
Il paragone con la dipendenza della stessa Sco dai rapporti con l’Occidente è impietoso. I membri della Sco commerciano tra loro molto meno di quanto facciano con i Paesi industrializzati dell’Ocse (prevalentemente occidentali, più Giappone e Corea del Sud). La sola Cina realizza con l’Unione europea oltre 730 miliardi di interscambio annuo; con gli Stati Uniti altri 582 miliardi.
vladimir putin narendra modi xi jinping
Quindi il valore delle relazioni economiche della Cina con i due poli occidentali sovrasta l’intero volume degli scambi interni all’area Sco.
Nel frattempo i rapporti di forze interni al Grande Sud globale hanno subito un terremoto. All’inizio del millennio la geografia economica della Sco era ben diversa. Nel 2001 la Cina produceva un Pil di appena 1.339 miliardi di dollari, pari a poco più di quattro volte quello russo. La Russia, uscita a fatica dal collasso post-sovietico, valeva 307 miliardi.
Ma sul piano del reddito medio, Mosca stava meglio. Con 2.100 dollari pro capite, i russi avevano un livello di vita doppio rispetto ai cinesi, fermi a poco più di mille dollari a testa. Era ancora la Russia, nonostante la fragilità politica ed economica, a godere di un certo prestigio come potenza più «ricca» del club eurasiatico.
Oggi il quadro si è rovesciato.
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Nel 2025 la Cina ha superato i 19.000 miliardi di dollari di Pil, la Russia si ferma poco sopra i 2.000 miliardi. La proporzione è di nove a uno. Il divario di reddito medio, una volta a favore dei russi, si è quasi annullato: i cinesi hanno raggiunto i 13.600 dollari pro capite, i russi sono a quota 14.400.
L’India Il confronto con l’India racconta un’altra storia di divergenza. All’inizio del secolo l’economia cinese era tre volte quella indiana: 1.339 miliardi contro 476. Anche sul piano individuale la differenza era netta: ogni cinese produceva più del doppio di un indiano.
Ventiquattro anni dopo, la sproporzione si è addirittura ampliata. Con il Pil di New Delhi a poco più di 4.000 miliardi, il rapporto è di quattro a uno.
Pure il divario nel reddito medio si è accentuato: i cinesi guadagnano quasi cinque volte più degli indiani, 13.600 dollari contro 2.950.
vladimir putin narendra modi xi jinping vertice sco, shanghai cooperation organization
[…] Nel 2001 la Sco era un club con due grandi attori, Russia e Cina, e una platea di piccoli Paesi centroasiatici, oggi la Cina è un colosso capace di oscurare tanto Mosca quanto New Delhi. L’ascesa cinese ha relegato gli altri in ruoli subalterni, pur dentro un’organizzazione che ama presentarsi come multipolare.
Nella triangolazione di questi rapporti, pesa la relazione con gli Stati Uniti. L’asse Xi-Putin ha come collante l’antagonismo strategico con l’America. L’India invece è stata considerata dai cinesi come un partner inaffidabile, quasi un «agente filoamericano» infiltrato nella Sco.
vladimir putin narendra modi vertice sco, shanghai cooperation organization
Bisognerà vedere se le attuali tensioni commerciali e politiche fra Narendra Modi e Donald Trump basteranno a far superare le profonde divergenze di interessi tra Pechino e Delhi.
vladimir putin, narendra modi e xi jinping al vertice sco di tinjian
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