disinformazione propaganda russa russia vladimir putin

PUTIN HA UN ESERCITO SEGRETO CHE ATTACCA L’EUROPA SUL WEB – UN DETTAGLIATO REPORT SVEDESE SVELA LA GALASSIA DI AZIENDE PRIVATE E FINTE ONG CHE, SU INCARICO DEL CREMLINO, PORTA AVANTI LA DISINFORMAZIONE RUSSA ONLINE PER MINARE LE DEMOCRAZIE EUROPEE – GLI STRUMENTI UTILIZZATI VANNO DALLA PUBBLICITÀ SPONSORIZZATA SU FACEBOOK ALLA MANIPOLAZIONE ALGORITMICA, FINO ALLA PRODUZIONE DI CONTENUTI TRAMITE AI – DAL 2022, MOSCA HA INVESTITO OLTRE 600 MILIONI DI EURO L’ANNO IN QUESTO SISTEMA – I TRE LIVELLI DELL’INGANNO E LE CONTROMISURE PER SMONTARE IL “CAVALLO DI TROIA” PUTINIANO

DISINFORMAZIONE, LA VERA GUERRA DI MOSCA ALL'EUROPA

Articolo di Giorgio Rutelli per www.adnkronos.com

 

vladimir putin 2

Nel 2022, sotto il nome in codice "Doppelgänger", è emersa un’operazione russa che clonava siti di informazione autorevoli per diffondere propaganda filorussa. Ma secondo un report appena pubblicato da due istituzioni svedesi - la Lund University e la Psychological defence agency - Doppelgänger è solo la punta dell’iceberg.

 

I ricercatori James Pamment e Darejan Tsurtsumia hanno tracciato un quadro inedito delle capacità e della strategia della Social design agency (Sda), il principale contractor del Cremlino nella guerra informativa digitale.

 

operazione doppelganger - disinformazione russa sul web

Il rapporto, basato sull’accesso a oltre 3.000 documenti interni trapelati dalla Sda, smonta la narrazione dominante: Doppelgänger non è un’operazione autonoma, ma una delle tante tecniche usate da Sda.

 

Il vero cuore dell’influenza russa contemporanea non risiede più nei media statali come Sputnik o Rt, ma in un ecosistema fluido di aziende private, organizzazioni no-profit e agenzie creative che agiscono su incarico diretto dell’amministrazione presidenziale russa.

 

Il motore privato della propaganda

disinformazione russa sul web

La Social design agency è un’organizzazione formalmente privata, ma saldamente integrata nella rete coordinata dal vicecapo dell’amministrazione presidenziale, Sergei Kiriyenko. Collabora stabilmente con altre entità come Structura national technologies, Ano Dialog e l’Istituto per lo sviluppo di Internet (Ano Iri), tutte formalmente indipendenti, ma di fatto controllate dal Cremlino.

 

Dal 2022, Mosca ha investito oltre 600 milioni di euro l’anno in questo sistema, costruendo una propaganda “dalla culla alla tomba” che sostituisce progressivamente la televisione. Sda ha sfruttato l’opportunità offerta dalle sanzioni ai media statali per occupare lo spazio informativo lasciato scoperto, ottenendo fondi e legittimazione dopo il clamore generato dalla scoperta di Doppelgänger.

 

Doppelgänger, un pretesto per crescere

disinformazione russa sul web

Contrariamente a quanto sostenuto dai primi rapporti occidentali, Doppelgänger è una semplice tecnica di delivery: l’uso di siti specchio per veicolare contenuti disinformativi. È solo uno dei metodi all’interno di vaste “contro-campagne” come la Cce (contro l’Europa), la Ccu (contro l’Ucraina) e la Cci (contro il blocco occidentale).

 

Paradossalmente, l’identificazione e la denuncia di Doppelgänger sono diventate un successo per Mosca: hanno permesso alla Sda di dimostrare la sua efficacia ai propri finanziatori.

 

Nella logica di questa guerra informativa, essere scoperti è un obiettivo. Se un contenuto Sda viene ripreso, smentito o dibattuto in Occidente, diventa segno di penetrazione riuscita. Non importa il messaggio, importa che se ne parli.

 

Le campagne e le capacità della Sda

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Nel cuore delle attività della Social design agency c'è una strategia precisa: dividere, destabilizzare, insinuarsi nei punti deboli delle democrazie.

 

Il report rivela che la Sda ha progettato e coordinato operazioni mirate sfruttando ogni mezzo disponibile: dalla pubblicità sponsorizzata su Facebook alla manipolazione algoritmica, dalla disinformazione virale fino alla produzione di contenuti tramite intelligenza artificiale.

 

Target: Europa

LA DISINFORMAZIONE DI vladimir putin

Nel contesto europeo, l’obiettivo principale della Sda è stato favorire l’ascesa di forze euroscettiche, in particolare in vista delle elezioni europee del 2024.

 

Contenuti polarizzanti sono stati confezionati in modo da sembrare provenienti da media attendibili, sfruttando siti clonati, campagne a pagamento e fake news su temi sensibili come l’immigrazione, il conflitto in Ucraina e l’agenda verde.

 

Target: Ucraina

Contro Kiev, la strategia è stata ancora più articolata. L’obiettivo era logorare la fiducia nel presidente Zelensky, demoralizzare l’esercito e promuovere una narrazione alternativa guidata da figure filorusse come Viktor Medvedchuk. I messaggi venivano adattati a microtargeting locali grazie a strumenti di profilazione sociologica e psicologica.

 

Target: Stati Uniti

vladimir putin - propaganda

Negli Usa, Sda ha puntato sul rafforzamento della polarizzazione politica. I contenuti miravano a rafforzare il consenso tra gli elettori repubblicani più radicali, usando come veicoli notizie fasulle, meme virali e video manipolati per alimentare teorie complottiste e sfiducia nelle istituzioni.

 

I tre livelli dell’inganno

Le tecniche di delivery della Sda funzionano su tre livelli:

 

1. Volume e rumore: pubblicità, commenti automatici, spam visivo. L’idea è creare un sottofondo permanente.

 

2. Brand falsi: mirror site che imitano testate come "Le Monde" o "Bild", ma anche nuovi media "indipendenti" con orientamenti precisi.

 

3. Viralità: l’obiettivo finale è che i messaggi entrino nel discorso pubblico. Se a rilanciarli sono politici, media o celebrità, la campagna è considerata un successo.

 

Il contenuto è un pretesto

Non esistono per la Sda narrazioni "vere" o "false": ogni contenuto è uno strumento. Se una bufala funziona, viene potenziata; se non funziona, viene abbandonata. Questo approccio "darwiniano" all’informazione la rende estremamente adattabile. Non interessa la verità, ma la capacità di generare reazione.

 

Propaganda ibrida

VLADIMIR PUTIN CON DIVISA MILITARE NEL KURSK

La Sda non opera solo online. Ha anche promosso azioni nel mondo reale: manifestazioni, graffiti, vandalismi simbolici. In parallelo, ha sviluppato una produzione di contenuti impressionante: articoli, meme, video, commenti, sondaggi manipolati.

 

Ha persino costruito dashboard per il monitoraggio di media e social, simulando precisione analitica ma con l’unico scopo di dimostrare efficacia verso i suoi finanziatori.

 

Debolezze e opportunità

Il report evidenzia anche limiti e contraddizioni della Sda: approcci analitici obsoleti, eccessiva dipendenza da strumenti automatici, e soprattutto una certa "bulimia" di contenuti, che rischia di diluire l’impatto reale delle campagne. Tuttavia, finché le contromisure occidentali restano lente, reattive e non coordinate, il sistema continuerà a funzionare.

 

2. DISINFORMAZIONE, COME SMONTARE IL CAVALLO DI TROIA DEL CREMLINO

Articolo di Giorgio Rutelli per www.adnkronos.com

 

vladimir putin

In un precedente articolo abbiamo raccontato il sistema messo in piedi dal Cremlino per interferire, orientare e avvelenare il dibattito pubblico occidentale, svelato da un nuovo studio della Lund University e della Psychological Defense Agency svedese. Il capitolo finale del report rappresenta uno dei contributi più originali alla comprensione delle strategie russe nel campo della disinformazione.

 

Gli autori adottano un approccio incentrato sulle capacità operative della Social design agency (Sda), andando oltre l’analisi dei singoli contenuti per indagare l’infrastruttura, i metodi e le vulnerabilità di un’organizzazione che unisce marketing politico, spionaggio, manipolazione cognitiva e tecnologie digitali.

 

Come funziona davvero la Sda

operazione doppelganger - disinformazione russa sul web

Secondo il report, la Sda non è semplicemente un’agenzia di comunicazione con fini propagandistici. È piuttosto una macchina ibrida che impiega strumenti mutuati dalla pubblicità commerciale, dall’intelligence e dalla guerra psicologica. Le sue capacità vengono suddivise in cinque aree: monitoraggio, analisi, creatività, distribuzione e servizi terzi.

 

Nel campo del monitoraggio, la Sda utilizza strumenti come Brand analytics per raccogliere e aggregare dati da media e social network. Tuttavia, molti dei report prodotti sembrano avere una funzione più burocratica che operativa, finalizzati a dimostrare ai committenti governativi l’impatto delle campagne piuttosto che a guidarle in modo efficace.

 

LA PROPAGANDA DI PUTIN VIA SOCIAL

L’analisi dei dati soffre di limiti metodologici evidenti: sondaggi costruiti per confermare le narrazioni predefinite; focus group condotti con criteri opachi; panel di esperti scelti per compiacere l’orientamento ideologico del Cremlino.

 

La componente creativa, invece, è il vero punto di forza della Sda: la produzione di contenuti è rapida, flessibile, adattabile, spaziando da articoli e meme a video, falsi profili social, siti ‘’specchio’’ e messaggi generati con intelligenza artificiale.

 

Nella distribuzione, la Sda si serve di una vasta gamma di canali: bot; inserzioni pubblicitarie; gruppi Telegram; account dormienti; commenti automatizzati. Le tecniche di spam semantico e visuale rendono i contenuti difficili da filtrare, creando un rumore di fondo costante.

 

Dove colpire la Sda: limiti e contraddizioni

disinformazione russa

Nonostante l’ampiezza dei mezzi impiegati, la Sda presenta debolezze significative. Il report ne individua quattro principali. La prima riguarda una forte frammentazione interna causata dalla competizione tra diversi contractor.

 

La seconda è la dipendenza da tecnologie e metodologie già superate. La terza è l’incapacità di colpire in modo efficace pubblici lontani dalla cultura russa. La quarta, infine, è una misurazione del successo basata sulla mera "notorietà", più che sull’impatto reale.

 

Queste vulnerabilità possono essere trasformate in punti d’attacco da parte della contro-narrazione occidentale. Ma, scrivono gli autori, occorre un cambio di paradigma.

 

Le sfide per la comunità contro-Fimi

VLADIMIR PUTIN

Il messaggio del report è chiaro: non si può combattere un nemico strutturato come la Sda solo con fact-checking e smascheramenti occasionali. Serve un salto di qualità nella risposta ai cosiddetti attacchi Fimi (Foreign Information Manipulation & Interference).

 

Gli autori propongono cinque direzioni. La prima è superare l’approccio reattivo e passare a un’analisi strutturale e predittiva. La seconda è evitare di amplificare involontariamente le campagne russe con eccessiva esposizione mediatica.

 

La terza è investire in sistemi di early warning, capaci di rilevare in anticipo nuove operazioni. La quarta è creare task force interdisciplinari che uniscano esperti di comunicazione, data science, sicurezza e psicologia. La quinta è coordinare le azioni a livello europeo, abbattendo la frammentazione tra stati e agenzie.

 

VLADIMIR PUTIN DONALD TRUMP XI JINPING - MATRIOSKE

Contrastare la Sda non significa solo bloccare i suoi contenuti, ma neutralizzare la logica che li rende pericolosi. Il vero rischio, conclude il report, non è solo che le campagne russe convincano, ma che riescano a contaminare il dibattito pubblico al punto da minare la fiducia collettiva nelle istituzioni, nei media e nella democrazia stessa.

PROPAGANDA FILORUSSA TELEGRAM PUTIN

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