
"SORE', CHE C'HA QUI DENTRO, 'NA SCIMITARRA? OGGI SEMO ARMATI SOLO DI FEDE" - IL RACCONTO DEI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO IN MEZZO AL SUO POPOLO, LE SUORE CHE TENGONO I POSTI PER IL PROSSIMO E LI CEDONO PER CINQUE AVE MARIE - IL VINO SEQUESTRATO AI METAL DETECTOR, LE MONACHE CHE RICONOSCONO LE RAGAZZE DELL'OPUS DEI DAGLI ORECCHINI, L'INDIFFERENZA PER I LEADER E LE SIGNORE FILIPPINE CON IL CAPPELLO DELLA ROMA: LE ESEQUIE COME SINTESI DI UN PONTIFICATO
Alessandro Berrettoni per Dagospia
“Sorè, che c’ha qui dentro? ‘Na scimitarra? 'Na pistola? Semo armati solo di fede oggi?”.
Alle 6.30 il popolo di Francesco è già sveglio da qualche ora, gruppi di monache si affollano ai metal detector e mostrano i loro piccoli zainetti pieni di cracker agli addetti alla sicurezza, che per combattere il sonno e il presagio di una giornata troppo lunga si concedono qualche battuta. Appena superati i varchi, le suore corrono: non c’è precedenza per loro, almeno in questa vita. Si accalcano, spingono e vengono spinte, come tutti, alle transenne e anche loro scherzano: "Anche per entrare in cielo sarà così faticoso?".
Sono clarisse, benedettine, dame del Sacro Cuore e con i loro colori si mescolano ai giovani pellegrini, che hanno trascorso la notte in un sacco a pelo lungo il Tevere. I preti entrano da un altro accesso. È lì che, al lato di un metal detector, si intravede una bottiglia di vino rosso, Valpolicella Ripasso doc. Sequestrato, siamo pur sempre in lutto nazionale, e la “sobrietà” imposta dal Governo Meloni è ancora in vigore.
VINO SEQUESTRATO DA POLIZIA - FUNERALE PAPA FRANCESCO
“Siete dell’Opus dei?”, dice una giovanissima suora che sta per partire in missione per il Ruanda a una ragazza argentina. “L’ho capito dagli orecchini”, dice indicando i gioielli al lobo della ragazza. Cosa abbia capito, e cosa ci sia di particolare in quegli orecchini, è un mistero degno di Fatima.
Anche Suor Laura, che ha colto in quegli orecchini il segno inequivocabile della prelatura fondata da Josemaria Escrivà, è argentina, ha poco più di vent’anni e racconta di essere partita alle 2.30 da Bagnoregio.
Si fa offrire del mate dalla connazionale ed è soddisfatta, mentre sul sagrato iniziano ad arrivare alla spicciolata leader, ministri, re e regine, di prima, seconda e di terza fila.
Né a Suor Laura, né alla ragazza dell’Opus Dei, pare interessare granché che oggi in piazza ci sia tutto il mondo, né che Zelensky e Trump si siano incontrati. Quando il presidente ucraino entra e viene mostrato dal maxi-schermo, parte un applauso, ma loro non ci fanno troppo caso.
DONALD TRUMP - ZELENSKY - INCONTRO PRIMA DEL FUNERALE DI PAPA FRANCESCO
“Alla fine è venuto”, dice un signore vicino, che ha ottenuto un posto a sedere grazie a un’altra suora, clarissa, una signora boliviana che non smette mai di sorridere e fa spazio a chiunque, a una condizione: un posto a sedere, cinque ave Marie.
I giovani, le suore, i pellegrini, il “popolo di Francesco” applaude quando il cardinal Giovan Battista Re ricorda nell’omelia le posizioni di Bergoglio, esortando a “costruire ponti e non muri” e lanciando frecciatine a Meloni, ricordando il primo viaggio del Papa a Lampedusa per ricordare "il dramma dell'emigrazione con migliaia di persone annegate in mare", e a Trump rievocando la celebrazione di una messa del Papa "al confine tra Messico e Stati Unti". Leader che Francesco, come mostra il murale della street artist Laika, avrebbe preferito forse tenere alla larga dal suo funerale.
E certo che a Roma non c’è niente di più vivo di un funerale. Questo resterà nella storia per la foto dell’incontro tra Zelensky e Trump, forse il primo bilaterale di sempre in una chiesa. Eppure le persone non sembrano curarsene.
Più che la storia, ci sono le storie. Come quella di Patricia, un’altra suora clarissa sudamericana che racconta: “Una volta Francesco ha chiamato la mia superiora, dicendole di lottare, perché la missione in una parte sperduta dell’Argentina non venisse chiusa. Sa, in certe zone noi suore facciamo anche i preti. Francesco chiamò e la missione, poi, è rimasta aperta”. A proposito di sacerdozio femminile.
La messa continua, i canti si susseguono, la cerimonia finisce e il feretro rientra in Basilica per poi continuare il suo viaggio verso Santa Maria Maggiore. Un attimo e i veli spariscono, altrettanto di corsa come erano arrivati. La piazza resta ostaggio di un altro popolo, quello dei “turisti” della fede.
Come una signora che sventola una bandiera filippina e indossa un cappello giallorosso con la scritta Roma, mentre sui maxi schermi la papa-mobile percorre le strade della Capitale e supera tra ali di folla i Fori, il Colosseo, via Labicana e via Merulana.
Le Filippine, Roma, il mondo. Periferia, Chiesa, Misericordia. Sintesi di un pontificato
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FUNERALE DI PAPA FRANCESCO FOTO LAPRESSE
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LA MORTE DI PAPA FRANCESCO - LE SUORE LEGGONO OSSERVATORE ROMANO
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ZELENSKY E DONALD TRUMP PARLANO PRIMA DEL FUNERALE DI PAPA FRANCESCO
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EMMANUEL MACRON - keir starmer - DONALD TRUMP - ZELENSKY - INCONTRO PRIMA DEL FUNERALE DI PAPA FRANCESCO
CORTEO FUNEBRE DI PAPA FRANCESCO
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i potenti della terra al funerale di papa francesco
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