ursula von der leyen giorgia meloni matteo salvini marine le pen lampedusa pontida

RETROSCENA CALDI SUL DUELLO TRA MELONI A LAMPEDUSA E IL TRUCE SALVINI A PONTIDA - A POCHI GIORNI DAL PIC-NIC LEGHISTA CON LA FASCIO-STAR MARINE LE PEN, L’”INVASIONE” DI MIGRANTI ERA L’OCCASIONE PERFETTA PER BASTONARE L’EUROPA-MATRIGNA-INFAME E, IN VISTA DELLE EUROPEE 2024, RUBARE VOTI A FRATELLI D'ITALIA E METTERE IL BASTONE FRA LE RUOTE ALL'EURO-GIORGIA - COM'È SBOCCIATA L’IDEA ALLA DUCETTA DI TAGLIARE LE UNGHIE AL SUO NEMICO PIU' INTIMO VOLANDO A LAMPEDUSA, PROPRIO NEL GIORNO DELLA SCAMPAGNATA DI PONTIDA - MESSO DA PARTE IL FEZ D’ORDINANZA, LA ''GIOVANNA D'ORCO'' DI COLLE OPPIO HA INDOSSATO L’ALTRA MASCHERA, QUELLA DELLA DEMOCRISTIANA CHE NEGOZIA E MEDIA, E HA DIGITATO IL NUMERO DI BRUXELLES DELLA VON DER LEYEN. CHE HA ACCETTATO L’INVITO PER DUE MOTIVI…

meloni salvini

DAGOREPORT

Per meglio comprendere lo stato di un governo allo sbando, occorre fare un passo indietro.

Lo scorso giugno Giorgia Meloni sudò le proverbiali sette camicie (nere, of course) per convincere una recalcitrante Ursula Von der Leyen a volare a Tunisi per incontrare il dittatorello della Tunisia, Kais Saied, al fine di mettere fine all’”invasione” migratoria verso le coste italiane.

 

kais saied giorgia meloni

Naturalmente il presidente della Commissione Europea era già ben consapevole, conoscendo la controparte, che alla fine tutto sarebbe finito a puttane.

 

D'altronde, la firma del Memorandum of Understanding Ue-Tunisia non comportava alcun vincolo per l'UE, era un semplice documento che descriveva un accordo contenente  alcune clausole per l’utilizzo delle due tranche per complessivi 205 milioni di euro per fermare l’attività degli scafisti sulle coste di Tunisi e per “accompagnare il percorso di riforme per la stabilità macroeconomica del paese”. (Ciao core!)

mark rutte ursula von der leyen kais saied giorgia meloni firma memorandum tunisia

 

Ma come rendicontare ai burocrati di Bruxelles l’impiego dei 200 milioni sono giustamente “Kais miei”, quindi l’obiettivo di Faied era e rimane quello di ottenere il finanziamento di circa due miliardi del Fondo Monetario Internazionale.

 

Purtroppo, per il FMI, i principi e valori politici del Ras di Tunisi non corrispondono granché ai canoni della democrazia e dei diritti civili e il finanziamento è stato negato. A quel punto, i controlli sulle coste di Tunisi si sono interrotti ed è arrivata l’invasione di barchini sulle coste di Lampedusa.

 

giorgia meloni ursula von der leyen a lampedusa 3

Per Matteo Salvini, in vista delle europee, e a pochi giorni dal raduno di Pontida con la fascio-star Marine Le Pen, l’”invasione” di Lampedusa è stato come il cacio sui maccheroni. L’ex ministro dell’Interno del governo gialloverde, incazzato con la Ducetta che ha pensato bene di “commissariare” il ministro Piantedosi, affidando la gestione del dossier sbarchi al sottosegretario factotum Mantovano, ha calzato l’elmetto e aperto il lanciafiamme. Bum!: ‘’E’ un attacco all’Italia!’’.

matteo salvini a pontida

 

Con la mano sul cuore, ha avvertito la perfida Europa: ‘’Ci sono tanti modi per bloccare, ridurre un flusso: a mali estremi, estremi rimedi’’. E ha invocato, non bastandogli la Guardia Costiera, addirittura l’intervento della Marina Militare, dimenticando che è di competenza del ministro della Difesa, Crosetto.

 

MATTEO SALVINI - MARINE LE PEN - FRANCESCA VERDINI A PONTIDA 2023

E dato che il governo delle destre balla sull’orlo del burrone su Patto di Stabilità e Mes, Pnrr e Legge di Bilancio, il Capitone ha pensato bene di gettare benzina sul fuoco: ‘’Dovremo muoverci da soli visto che l’Europa è clamorosamente assente, distanze, ignorante e sorda. Solo da noi ci sono questi numeri, non in Spagna, in Francia, a Malta, in Grecia e in nessun’altra parte’’. Non basta: ‘’Ci sono istituzioni tedesche che danno milioni di euro a Ong tedesche per portare i migranti in Italia. È un fatto’’.

matteo salvini marine le pen a pontida 1

 

A Palazzo Chigi, sovrapponendo le sigarette in bocca, la Giovanna d'Orco del Colle Oppio ha cominciato a sudare freddo. Come rintuzzare ‘sto rompicojoni lombardo che ogni giorno mi prende per il culo sospirando al telefonino: ‘’Giorgia, non voglio mettere in difficoltà il governo… tranquilla, governeremo insieme per dieci anni’’, e poi prende la mira e spara?

 

Ed è sbocciata l’idea di tagliargli le unghie volando a ‘’Lampedusa, isola aperta’’, proprio nello stesso giorno del raduno di Pontida: tiè, prendi e porta a casa!

 

GIORGIA MELONI URSULA VON DER LEYEN MATTEO PIANTEDOSI A LAMPEDUSA

Sapendo bene come il Capitone a Pontida avrebbe bastonato l’Europa-matrigna-infame, la Sora Giorgia, messo da parte il fez d’ordinanza, ha indossato l'altra maschera, quella della democristiana che negozia e media, e ha digitato il numero di Bruxelles: Cara Ursula, a Lampedusa la situazione sta esplodendo, andiamo insieme a Lampedusa? Così facciamo vedere a Salvini, a Le Pen, ai para-nazi tuoi connazionali di AFD che l’Unione Europea c’è!  

 

L’ex portaborsette di Angela Merkel avrebbe potuto rispondere tranquillamente ‘’Giorgia grazie, ma purtroppo domenica devo volare a New York per l’assemblea dell’Onu”. Invece, da vera e brava democristiana della CdU, Ursula ha accettato l’invito.

 

Certo, il tema ‘’L’Europa c’è’’ ha contribuito al ‘’sì’’ ma al 90 per cento l’ha fatto perché si ripresenterà candidata alla presidenza della Commissione Europea e magari potrebbe aver bisogno per la rielezione dei voti dei prossimi eurodeputati di Fratelli d’Italia (come successe del resto al primo mandato: la Von der Leyen  venne incoronata grazie a Davide Sassoli che si precipitò a Roma e trattò con Di Maio i 15 voti del Movimento 5 Stelle).

SALVINI E PIANTEDOSI - MEME BY GIAN BOY

 

E così sul pratone Pontida, obtorto collo, Salvini si è ritrovato senza artigli per sbranare quell’Europa efficiente solo per ‘’attaccare l’Italia’’. Alla conferenza stampa di Lampedusa, il presidente della Commissione ha fatto felice come una pasqua la Meloni affermando: ‘’L'Italia può contare sull'Unione europea. Su questo punto siamo insieme".

 

lotta continua meme su giorgia meloni e matteo salvini by edoardo baraldi

Quindi ha scandito, parlando anche in italiano, che il suo viaggio a Lampedusa non è solo questione di solidarietà, visto che "i confini italiani sono i confini europei". (Comunque, avvisate il Capitone che nei dieci punti scodellati da Ursula per aiutare il nostro disgraziato paese il famigerato ‘’blocco navale” non è previsto…). Fino a quando non andranno a sbattere, la lotta continua…

BARE FUORI - MEME SUL GOVERNO E I MIGRANTI BY CARLI

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO