matteo ricci giuseppe conte

“HO RIBADITO LA MIA ESTRANEITA’ AI FATTI” – IL CANDIDATO DEL "CAMPO LARGO" ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE MARCHE, MATTEO RICCI, TORCHIATO OLTRE 5 ORE IN CASERMA DAL PM CHIARISCE GLI AFFIDI CONTESTATI AL TEMPO IN CUI ERA SINDACO DI PESARO E PER CUI E’ STATO INDAGATO PER CORRUZIONE - I DUBBI SUL RUOLO DEL BRACCIO DESTRO, SANTINI – CONTE OGGI SCIOGLIE LA RISERVA E SEMBRA ORIENTATO A MANTENERE IL SUO APPOGGIO AL CANDIDATO DEL PD. È COSCIENTE DELLE RIPERCUSSIONI CHE UN "NIET" AVREBBE SULL'ALLEANZA CON I DEM E CON AVS, NELLE ALTRE REGIONI, E A LIVELLO NAZIONALE. E NON VUOLE FARE UN REGALO DI NATALE ANTICIPATO ALLA MELONI…

 

Ilaria Sacchettoni per corriere.it - Estratti

 

MATTEO RICCI

Cinque ore e mezzo. Tanto è durato l’interrogatorio di Matteo Ricci con i magistrati.

All’uscita un breve comunicato ai cronisti: «Ho risposto a ogni domanda, e ho raccontato tutto ciò che so. Rispetto ai fatti contestati e rispetto alla mia attività da sindaco, ho ribadito la mia assoluta estraneità ai fatti.

 

E anzi ho apportato anche un contribuito ulteriore per l’accertamento della verità. Ringrazio quindi i magistrati per il loro lavoro, sono molto sereno e determinato e adesso torno a quello che ho sempre fatto: fare campagna elettorale tra la gente e per la gente».

 

matteo ricci massimiliano santini

L’arrivo di Matteo Ricci alla caserma della Finanza, dove ha sostenuto l'interrogatorio, è stato seguito da cronisti e cameramen. Si tratta di una strada fuori dal perimetro del centro storico tra gallerie commerciali e palazzine moderne.

 

Ricci, in compagnia del suo avvocato, ha salutato e si è infilato all’interno alle dieci e trentacinque. Almeno tre i temi che ragionevolmente sono stati affrontati dalla pm Maria Letizia Fucci nel corso dell’interrogatorio.

 

Il primo riguarda la natura stessa di associazioni come Opera Maestra e Stella Polare alle quali Ricci (e il suo collaboratore Massimiliano Santini) avrebbero veicolato affidamenti diretti per manifestazioni e iniziative cittadine.

 

matteo ricci valentino rossi

Secondo il (provvisorio) capo di imputazione della Procura quelle associazioni «erano state ideate e fondate come mero veicolo per l’assegnazione di affidamenti diretti e/o contributi pubblici con il conseguente vantaggio economico che ne derivava». In altre parole non vi fu selezione né altro ma solo l’accordo fuori norma per i pm tra due soggetti impegnati ad assicurarsi vantaggi reciproci (soldi i primi, popolarità il secondo).

 

Il ruolo del collaboratore Massimiliano Santini

Altro tema dell’interrogatorio i poteri assegnati a Santini stesso, una discrezionalità che confinava nell’ombra altre figure maggiormente titolate degli uffici amministrativi. Questo ci porta al cuore della questione ossia la delega ampia allo stesso Santini ad operare.

matteo ricci annuncia di aver ricevuto l avviso di garanzia 2

 

La delega conferita all’ex braccio destro a operare «consentendo in tal modo allo stesso Santini di veicolare le somme direttamente in favore dell’associazione culturale Opera Maestra facente capo a Stefano Esposto e da queste poi traferite in parte a Massimiliano Santini».

 

(…)

 

 

MARCHE, OGGI CONTE SCIOGLIE LA RISERVA IL M5S VERSO IL SOSTEGNO ALL'EX SINDACO

Federico Capurso per "la Stampa" –  Estratti

 

Giuseppe Conte convoca una conferenza stampa nella sede romana del Movimento 5 stelle, questa mattina, senza rendere noto l'argomento di cui vuole parlare. Annuncia anche una «diretta streaming qui sui miei canali social e su quelli del M5s»: così si apre e si chiude la comunicazione ai follower.

 

matteo ricci schlein

Siamo a un passo dal messaggio cifrato in alfabeto farfallino. Ma questa voluta ambiguità rende bene l'idea di quanto sia delicato il passaggio, perché oggi Conte dovrà spiegare, in conferenza stampa e sui social – ma anche agli alleati – se alle Regionali nelle Marche continuerà a sostenere o meno la candidatura di Matteo Ricci.

 

Massima riservatezza, dunque. L'ex premier, dopo un'altra giornata di confronti dentro e fuori il partito, sembra però orientato a mantenere il suo appoggio al candidato del Pd. È cosciente delle ripercussioni che una decisione del genere avrebbe sull'alleanza con i dem e con Avs, nelle altre Regioni e a livello nazionale.

 

Finora ha tenuto la corda tesa, dopo la notizia del coinvolgimento di Ricci nell'inchiesta "Affidopoli" portata avanti dalla procura di Pesaro, ma già da giorni apriva alcuni spiragli importanti. Sottolineava che per lui «un avviso di garanzia non è una condanna». Ed è una frase che (al di là dell'ovvietà) si innesta faticosamente nel dna giustizialista dei Cinque stelle. Per i contiani di più stretta osservanza «fa parte di un percorso graduale che va in quella direzione». Lontano dal grillismo forcaiolo e, dunque, nella direzione di Ricci.

schlein landini conte

 

(...)

È quello che l'ex premier sta pensando di fare anche in Toscana, dove i Cinque stelle livornesi minacciano di rompere con il partito se verrà confermato l'appoggio al governatore uscente Eugenio Giani. Conte però sa perfettamente che appoggiare Giani, che ha quasi la vittoria in tasca, vuol dire entrare in Regione, ottenere delle poltrone di peso, iniziare a radicarsi davvero. E poi si deve iniziare a costruire davvero un'alleanza stabile nel centrosinistra, perché tra un anno si vota. Il leader M5s non vuole mandare tutto all'aria per un'indagine che non sembra avere prove schiaccianti contro Ricci, anzi.

ANGELO BONELLI - ELLY SCHLEIN - NICOLA FRATOIANNI - GIUSEPPE CONTE - MANIFESTAZIONE PD AVS M5S PER GAZA - FOTO LAPRESSE

 

Le Marche, poi, sono l'unica vera partita in bilico della tornata di Regionali che inizierà in autunno.

 

Campania, Puglia e Toscana, salvo imprevisti, dovrebbero andare al centrosinistra. Il Veneto al centrodestra. Ma nelle Marche la sfida tra Ricci e il governatore uscente Francesco Acquaroli, di Fratelli d'Italia, è aperta.

MATTEO RICCI MOSTRA L’AVVISO DI GARANZIA RICEVUTO

 

GIUSEPPE CONTE - ELLY SCHLEIN - NICOLA FRATOIANNI - ANGELO BONELLI - MANIFESTAZIONE PD AVS M5S PER GAZA - FOTO LAPRESSE - FOTO LAPRESSE

(...)

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…