paolo del debbio 5

''UN NUOVO AMORE? SE FOSSE, NON LO DICO'' - DEL DEBBIO E IL DIMAGRIMENTO CHE HA SORPRESO GLI SPETTATORI DI RETE4: ''LA DIETA L'HO INIZIATA AD APRILE, HO PERSO 27 CHILI. MA I PRIMI NON LI VEDI, ALL'INIZIO TI SENTI SCORAGGIATO, ERA UNA TORTURA COREANA. DOVEVO CAMBIARE TESTA. IL PROBLEMA È NON RITENERE IL CIBO UNA VIA DI FUGA, UNA COPERTINA DI LINUS. È UNA DIPENDENZA AFFETTIVA, ESISTENZIALE, UNA DIPENDENZA DALLA TRADIZIONE. NELLE FAMIGLIE MODESTE COME LA MIA, LA BISTECCA, LA TAVOLA IMBANDITA, ERANO MOMENTI DI FELICITÀ''

Candida Morvillo per www.corriere.it

 

paolo del debbio

Dieta o malattia? Problemi di salute o nuovo amore? Il 10 settembre, dopo la pausa estiva, Paolo Del Debbio, 62 anni, è tornato su Rete Quattro per condurre Diritto e Rovescio ed era così dimagrito che su giornali e siti si è scatenato un giallo. Titoli a caso dell’ultimo mese: Paolo Del Debbio shock, è dimagritissimo; è irriconoscibile; il dimagrimento preoccupa gli spettatori: è malattia?; non è malato, ha un nuovo amore; approfondite le voci su Del Debbio malato, ha solo fatto la dieta; paura per la sua salute... Decine e decine di titoli così.

 

Del Debbio, si aspettava questo clamore?

«No e non ci sono tanto abituato. Ho una vita riservatissima. Se non lavoro, sto a casa a studiare e scrivere. Non che sia un monaco certosino, ma non essendo uno che guarda cosa fanno gli altri, non mi aspettavo che tanti guardassero cosa faccio io».

In definitiva, che cos’ha fatto?

«Ho mangiato meno, mi sono affidato a un medico e ho perso 27 chili. Ho un’età in cui lo stile di vita non andava più bene per la salute e mi sono piano piano sistemato. Tutto qui».

 

Nessuna malattia grave, quindi?

«Facendo corna, toccando ferro all’italiana e legno alla francese, non sono mai stato meglio. Mi sento meno affaticato, più sciolto, cammino più leggero e il cervello è più veloce. Poi, di sicuro, la dieta non è partita da una considerazione estetica, ma di salute. Dopodiché, sentirsi anche meglio con se stesso non è una cosa brutta».

Si è trasformato in tempi record: nell’ultima puntata estiva, il 25 giugno, era un’altra persona.

«Ho cominciato il mercoledì dopo Pasqua: quando fai queste cose ci vogliono molti mesi, altrimenti non è salutare, solo che i primi chili che perdi non li vedi. Perciò, all’inizio, può subentrare lo scoraggiamento: il primo mese e mezzo è stato una tortura coreana».

paolo del debbio

 

Una «tortura» perché?

«Perché devi cambiare la testa. Hai fame, ma il problema non è il cibo, quanto evitare di ritenere il cibo una via di fuga, una copertina di Linus. Magari arrivi a casa dopo una giornata di lavoro e mangi o bevi più del dovuto».

Passato il primo mese e mezzo da tortura, che è successo?

«Ho iniziato a vedere i risultati e a sentirmi incoraggiato. Prima, facevo sempre due cose che amavo: stavo fermo in poltrona a leggere e mangiavo e bevevo con gusto. Ora, mi muovo molto e mangio poco. È una banalità, ma per me non lo è stata».

 

Muoversi molto che significa?

«Non che faccio incontri di boxe o mi scontro con Tyson fra poco. Mi muovo. E non è che ho trovato una dieta miracolosa. Ne ho fatto una di buon senso: ho tolto le cose che fanno ingrassare e sono andato di verdure, carne, pesce. Con la dieta non esiste il miracolo, esiste solo un clic nel cervello e l’umana voluntas».

PAOLO DEL DEBBIO - DRITTO E ROVESCIO

Come è scattato il clic?

«Vengo da una famiglia semplice di un quartiere popolare di Lucca. Per noi, il pranzo della domenica era una festa. Si andava in campagna per il pic nic, con babbo, mamma, zii, cugini. Mi ricordo i tavolini pieghevoli, la stesa di salumi, sottaceti, sottoli. Era una gioia fatta di nulla. A un certo punto, adesso, mi sono reso conto che quella festa, piano piano, nella mia mente, si era trasformata in un rifugio, che in realtà era una galera. Fa tutto il nostro cervello e, quando lo capisci, devi spezzare quella spirale di cose e di pensieri che, di fatto, è una dipendenza».

 

Alla fine, associamo sempre il cibo all’affetto?

paolo del debbio marcello vinonuovo

«È una dipendenza affettiva, esistenziale, una dipendenza dalla tradizione. Nelle famiglie modeste, la bistecca, la tavola imbandita, il ristorante quella volta che si poteva, erano momenti di felicità. A casa mia, non c’erano tavole pazzesche, ma ricordo i fiaschi di vino e io bambino con babbo che me ne metteva due gocce nell’idrolitina».

Dunque, nessun nuovo amore?

«No, ma se ci fosse, non lo direi neanche sotto tortura. Poi, se uno fa la dieta e ha un amore, questo aiuta, ma lo dico immaginandolo».

 

Come si sente adesso?

«Come uno a cui hanno tolto dalla schiena uno zaino con dentro 18 bottiglie d’acqua da un litro e mezzo. Non mi sentivo così da molti anni».

Non era così neanche nel ’94 quando dirigeva l’ufficio studi di Forza Italia, né quando conduceva Mattino 5 dieci anni fa.

paolo del debbio dritto e rovescio 6

«Per ritrovarmi così magro dovrei tornare al liceo. Quando facevo Mattino 5, seguivo la dieta con l’idea che dopo avrei ripreso a mangiare come prima. Ora, non ho voglia di ricominciare».

 

Negli anni, che rapporto ha avuto col peso?

«Remissivo. Mi dicevo: ormai, sono così; sono ingrassato troppo, non ce la farò. Se oggi parlo di una vicenda così personale, è per dire a chi soffre dello stesso problema che non c’è un livello da cui non si torna indietro, basta farsi aiutare da un buon medico, anche di base. Io ho due dottori amici, Giulio e Marco, e sono amico del nutrizionista Nicola Sorrentino, che anche mi ha dato una mano. Pensavo di non potercela fare, ma ce l’ho fatta. È un messaggio che voglio dare, anche se mi vergogno molto: c’è una pandemia che sembra la seconda guerra mondiale e mi sento come uno che spiega che si è rifatto le ciglia».

 

Però, proprio in momenti di ansia e paura, rifugiarsi nel cibo è un classico.

toscani del debbio

«Spero che parlarne serva. Io, durante il Covid, sono andato in giro tutte le settimane a registrare la copertina della trasmissione ed ero caricato del dolore e della disperazione di tutti quelli che incontravo. Mi sono reso conto che, essendo un uomo fortunato, non dovevo rovinare con le mie mani quello che la vita mi ha regalato. Quello che posso dire a chi oggi vive tanta disperazione è che, anche sei hai problemi che sembrano più pressanti, se affronti quello del peso, riesci ad affrontare meglio anche tutti gli altri. E c’è una cosa che vorrei a dire anche a questo governo».

 

Quale?

«In Italia, molti anziani poveri vivono di pane e pasta, che è veleno per il diabete senile. Me lo raccontano le centinaia di persone che incontro nei mercati, nelle piazze. Qualcuno dovrebbe preoccuparsi dell’alimentazione degli anziani».

Il filosofo che in origine c’è in lei a che libri ha ripensato durante la dieta?

«Alle Metamorfosi di Ovidio, perché, nel caos generale della vita disordinata in cui mi ero infilato, mangiare bene è stato un tentativo di metamorfosi personale. Dal caos al cosmos. E mi sono immedesimato in Antoine Roquentin de La Nausea di Jean-Paul Sartre per come si sente a disagio nella sua vita».

 

Ha cambiato anche look: ciuffo al vento, barba rasa, occhiali vistosi. Opera di un image maker?

paolo del debbio dritto e rovescio 1

«Ma le pare? Ho da pensare alla mia personality, dell’immagine m’importa poco. Ho il look uguale a tanti anni fa, quando portavo i capelli all’indietro. La barba in tv non era tanto gradita, ma a me piace perché piaceva a mia mamma che non c’è più. Anche questi occhiali le piacevano molto, li avevo persi, li ho ritrovati e me li sono messi pensando a lei».

 

E la tinta argento ai capelli?

«Ma no, li ho sempre avuti così».

Deve perdere ancora chili?

«Sono passato dalla 62 alla 52, devo rimanere così e, per ora, è facile».

Il settimanale Chi ha scritto che, a Mediaset, la chiamano il Richard Gere dell’informazione. Le risulta?

«Mi pare una roba che, se Gere lo scopre, gli fa causa e io vado pure a difenderlo».

paolo del debbio dritto e rovescio

 

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...