valeria marini alberto sordi

''VOLEVO SPOSARE SORDI'' - LE RIVELAZIONI DI VALERIA MARINI NEL CENTENARIO DI ALBERTONE. MA FIGURIAMOCI SE QUELLO, CHE ERA RIUSCITO A SCHIVARE IL MATRIMONIO FINO A 77 ANNI, CI CASCAVA PROPRIO SUL FINALE… - ''ERO ESTASIATA QUANDO GLI PARLAVO, ERA UN ARTISTA E UN UOMO PAZZESCO. IL SESSO? CERCHIAMO DI NON…''

Roberto Alessi per Novella 2000

 

valeria marini alberto sordi

Sì, l’ho amato, di un amore intenso, puro. Sesso? Cerchiamo di non parlare di volgarità quando si parla di una persona così, il corpo va oltre, posso solo dire che lo avrei sposato senza nemmeno pensarci per un momento. Ero estasiata quando gli parlavo, era un artista pazzesco, ma era anche un uomo pazzesco, di un fascino che aveva quasi una sua luce».

 

Valeria Marini quando parla del suo amico Alberto Sordi assume un’aurea che ricorda certe nipotine quando parlano di un nonno speciale, che ha saputo donare loro la felicità. Ed è quasi emozionante anche per me sentirla parlare, dopo anni e anni di interviste che faccio, forse perché a Sordi tutti dobbiamo qualcosa, perché ha saputo accarezzare il nostro cuore, ma ha saputo anche educarci a migliorare, perlomeno ad accettare anche i nostri difetti tipicamente italiani.

valeria marini alberto sordi

 

Roma si appresta a celebrare Alberto Sordi per i cento anni dalla sua nascita con una mega mostra (Il Centenario  –  Alberto Sordi 1920-2020 dal  7  marzo  al 29  giugno  2020).

 

La mostra sarà ospitata a casa sua, nella villa che si affaccia sulle Terme di Caracalla, dove viveva con le sorelle, e che qualcuno ha cercato di sottrarre alla Fondazione per i giovani artisti e a Roma, cui ha voluto invece lasciarla la signorina Aurelia, la sorella ed erede di Albertone, che se ne è andata a 97 anni, nel 2014.

Sordi si innamorò subito della villa di via Druso al Celio quando la vide nella primavera del 1954, tanto che la comprò solo poche ore dopo averla visitata.

 

valeria marini alberto sordi

Ci saranno tutte le persone che possono testimoniare l’amore che avevano per Alberto. Ma la più attesa è lei, Valeria Marini, voluta da Sordi come protagonista femminile del suo ultimo film, Incontri Proibiti, di cui Sordi fu anche regista. «Avevamo pensato anche a Sabrina Ferilli, e a Monica Bellucci, ho incontrato anche Manuela Arcuri, bellissima, ma mi tornava in mente sempre il nome di Valeria Marini», ricordava Alberto Sordi, «così ho chiesto a Paola Comin, che mi segue come press e come manager di contattarla, e l’ha trovata a Los Angeles».

 

alberto sordi

«Ero a Los Angeles per studiare inglese», ci racconta la Marini, «prima mi ha chiamato mia madre, poi Paola Comin, non potevo crederci: Alberto voleva me. Puoi immaginare la mia emozione: uno dei più grandi attori del cinema italiano, forse il più grande, voleva me. Una grande emozione».

 

Il provino? «Io dovevo guidare un’auto, e lui mi stava al fianco, lui mi chiamava “Signorina Federica”, perché era il nome del mio personaggio, ma aveva paura che fossi distratta, a un certo punto mi disse: “Sta attenta al camion! Sta attenta al camion!”. Che strano: non c’era scritto sul copione del provino. E non c’era infatti: aveva solo paura che potessi andare a sbattere contro un camion in strada, ma poteva stare tranquillo, sono sempre prudente».

ALBERTO SORDI VILLA

 

Chi lavorava con Sordi e Valeria in quei mesi ricorda il loro sodalizio. Ricorda Paola Comin, grande collaboratrice di Sordi e famosa ufficio stampa del grande cinema: «Valeria era attentissima, precisa, puntuale, anche perché Alberto, al di là della simpatia, sul lavoro è sempre stato molto severo. In quel film era anche il regista, non c’era da scherzare. Poi ci si rilassava a tavola, e poteva capitare anche la battuta. Lui e Valeria, amici, grandi amici. Lui aveva 77 anni, era molto divertito da Valeria, così solare, allegra, felice di stare accanto a lui e Alberto l’apprezzava, apprezzava che una ragazza potesse essere così contenta di potergli stare accanto. E non pretendeva nulla di più, perché Alberto era un grande signore».

 

alberto sordi franco zeffirelli silvana pampanini

«Un principe», conclude Valeria, che vola alto sulle insinuazioni che qualcuno aveva cercato di fare in quel periodo. «Lui aveva 77 anni, ma l’età non era un problema. Ripeto: l’ho amato, di un amore totale, platonico, certo, ma un’anima così grande va oltre la carnalità. Ancora oggi quando parlo di lui, parlo al presente, Alberto non se ne è mai andato dal mio cuore, e forse anche dal cuore di tutti quelli che, come me, hanno avuto la fortuna di conoscerlo».

alberto sordi venezia,la luna e tualberto sordi andreina pagnanialberto sordi silvana mangano

 

alberto sordi andreina pagnanialberto sordi con le sorelle aurelia e savinaALBERTO SORDIalberto sordi andreina pagnanisilvana mangano alberto sordi

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?