de sade

50 SFUMATURE DI DE SADE – VITA, LIBERTINAGGIO E BLASFEMIE DEL DIVINO MARCHESE – COSTRINSE UNA GIOVANE VEDOVA ALLA PROFANAZIONE DI IMMAGINI RELIGIOSE. RIUSCÌ A SEDURRE LA DICIANNOVENNE COGNATA SUORA PIÙ CHE UN PORNOGRAFO, SADE È UN ASPIRANTE PHILOSOPHE, CHE MIRA A CONVINCERCI CHE SE DIO NON ESISTE, TUTTO È CONSENTITO - JEAN COCTEAU, LO STRONCÒ: “È NOIOSO. IL SUO STILE È DEBOLE, E NON GLI VALE NEMMENO UN RIMPROVERO”

Carlo Nordio per “il Messaggero”

 

de sade

Il 2 Giugno 1740 nacque a Parigi Donatien-Alphonse-François de Sade. La maggioranza di noi crede di saper tutto di lui, magari senza averne letto nulla perché le sue opere sono sommariamente definite pornografiche. In realtà nel secolo scorso gli intellettuali francesi ne iniziarono una rivalutazione.

 

Nel 1990 i suoi libri furono pubblicati sulla prestigiosa collana della Pléiade, e Sade fu considerato come un importante precursore del surrealismo, dell'esistenzialismo e persino della psicanalisi. È una stima esagerata, e oggi le opere del divino marchese sono trascurate. Ma l'importanza del loro autore fu tale che val la pena di ricordarlo, quantomeno perché il suo nome evoca una delle perversioni più odiose.

 

LA VITA

Era di famiglia nobile e ricca, e come tutti i suoi pari fu mandato a studiare tra i religiosi, prima i benedettini, poi i gesuiti. Ne uscì un ateo radicale che fece della blasfemia quasi una fede. Forse fu influenzato da uno zio abate, dissoluto quasi quanto il nipote. Secondo le regole del tempo, fu avviato alla vita militare, e da principio si comportò bene.

 

Ma presto si coprì di debiti di gioco e di denunce per seduzione, e fu persino incarcerato. A 23 anni si sposò con una ricca ereditiera, ma cinque mesi dopo la cerimonia fu arrestato per débauche extreme et horrible impiété, avendo costretto una giovane prostituta a pratiche sacrileghe. E da quel momento la sua vita fu una continua successione di scandali e di fughe.

de sade

 

Pochi anni dopo abbordò una giovane vedova che mendicava a Place des Victoires, e con il pretesto di assumerla come governante la portò ad Arcueil. Qui la costrinse a prestazioni estreme, fino alla dissacrante profanazione di immagini religiose. La poveretta riuscì a fuggire e lo denunciò. Benché recidivo, ne ricevette una condanna abbastanza mite. Ma la misura fu colma quando, il 25 Giugno 1772, l'infaticabile satiro raccattò a Marsiglia quattro prostitute e somministrò loro la cantaride, al tempo ritenuta un afrodisiaco. La sostanza, invece di svegliare gli appetiti delle ragazze, ne addormentò l'intestino, provocando coliche e atroci dolori. Sade fu accusato di «avvelenamento e sodomia», fu condannato a morte, riuscì a scappare e al suo posto fu impiccato un manichino. La Giustizia è vagabonda nello spazio e variabile nel tempo.

 

PERIPEZIE

de sade

L'impenitente libertino nel frattempo aveva sedotto la diciannovenne cognata, incidentalmente era una suora, e con lei peregrinò in Italia finché la ragazza lo abbandonò a causa delle sue reiterate infedeltà. Alla fine fu arrestato, estradato in Francia, e rinchiuso in cella. Evase, e fu ripreso. Esasperato, il Re lo spedì allo Chateau de Vincennes, e poi alla Bastiglia.

 

Qui furono composte le sue prime opere che l'avrebbero reso famoso. Per una di queste, Le cento giornate di Sodoma, riempì 33 fogli incollati in un rotolo lungo 12 metri. Il manoscritto fu trovato nascosto nella cella dopo la presa del 14 Luglio, e fu oggetto di varie contese giudiziarie. Oggi è classificato Tesoro Nazionale ed assicurato per 12 milioni di euro. Nel frattempo, il nobile recluso era stato trasferito a Charenton, ma fu liberato quasi subito in base alle nuove leggi rivoluzionarie. Ripudiò i suoi titoli, inneggiò a Marat e agli estremisti anticlericali, e fu eletto presidente di una sezione cittadina incaricata delle epurazioni. Qui si comportò umanamente, e salvò molte vite.

 

LA PERSONALITÀ

de sade

Non era un aguzzino crudele, era solo un malato che si eccitava con le sofferenze altrui, soprattutto se erano ragazze. Fu tradito dalla sua irruenza irreligiosa, perché predicò l'ateismo davanti a Robespierre, che detestava questo bigottismo alla rovescia; l'Incorruttibile perse la pazienza, e lo rispedì in catene. L'avvento di Napoleone non gli giovò. Il Primo Console disprezzava la dissolutezza, e non tollerava l'anarchia. I libri di Sade erano un'apologia della prima e un appello alla seconda. Alla fine il ribelle fu rinchiuso in manicomio, dove morì il 2 Dicembre 1814, dopo aver prodotto un'altra serie di romanzi dello stesso tenore. Come Vivaldi, copiò sempre sé stesso.

 

PHILOSOPHE

In realtà, più che un pornografo, Sade è un aspirante philosophe, che mira a convincerci, un secolo prima di Ivan Karamazov, che se Dio non esiste, tutto è consentito. I suoi protagonisti sono in genere atei altolocati che si eccitano nell'infliggere dolore, ricorrendo a tutti gli artifizi erotici - feticismo, coprofagia, dominazione ecc - che un tempo di leggevano solo nei trattati di psicopatologia forense e che oggi si trovano gratis su Internet, accessibili anche ai ragazzini. Tuttavia la vera crudeltà del Marchese è quella inflitta all'incauto lettore messosi alla ricerca delle pagine ardite, perché queste sono solo frammenti nell'ambito di divagazioni di insopportabile pesantezza pedagogica.

 

de sade

Le megere che istruiscono le ragazzine alle più turpi perversioni sono delle opprimenti dispensatrici di omelie pagane, che con un magistero autoritario e arcigno predicano una amoralità quasi penitenziale. Esse enfatizzano la teoria che in questo mondo la virtù è punita e il vizio ricompensato, e non sono nemmeno originali. Questa amara realtà era già stata lamentata duemila anni prima, con ben altra sapienza, da Giobbe e dall'Ecclesiaste.

 

LA TESI

de sade

Jean Paulhan, che nel secolo scorso studiò a fondo Sade cercando di nobilitarne le opere, sostenne una tesi originale, ma in parte fondata: «Sade - disse arrivò in un'epoca in cui una filosofia un po' molle insegnava che l'uomo nasce buono, e che bastasse ricondurlo allo stato di natura perché le cose andassero bene. Mentre lui volle dimostrare che l'uomo nasce cattivo, e che questa malvagità risiede nella sessualità». Concetto che Freud avrebbe ripreso più tardi, con significative variazioni.

 

Maurice Garçon, il celebre avvocato che difese l'editore parigino di queste opere infernali, sostenne che Sade aveva studiato le depravazioni umane come il medico studia le malattie della volontà e della memoria per penetrarne la conoscenza. In altre parole, una sorta di analisi del mostruoso per scoprire il normale. Alla fine, tra tante dotte interpretazioni, preferiamo quella di Jean Cocteau, che da vero esteta insubordinato, fu più lapidario: «Sade è noioso. Il suo stile è debole, e non gli vale nemmeno un rimprovero. L'ultimo libro poliziesco della pudibonda America è più pericoloso della più audace pagina di Justine».

de sade coverde sade 8de sade 5DE SADEde sade 6de sade justine diciottesimo secolode sade rotoloDE SADEde sade rotolococteau1marchese de sade marchese de sade marchese de sademarchese de sade musee d orsay 3marchese de sade musee d orsay 7marchese de sade musee d orsay 9marchese de sade musee d orsay 8DE SADE 1de sade 1de sade 2de sade 3de sade 7

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?