ADDIO “REVENGE PORN” – IL CODICE ROSSO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE E’ LEGGE – “MIRACOLO”, ESULTA LA MINISTRA GIULIA BONGIORNO - CONTE: "UN PASSO IMPORTANTE PER UNA RIVOLUZIONE CULTURALE" - IL PD FA IL CONTROCANTO: "NO, È UNO SPOT PUBBLICITARIO. PERCHÉ LA LEGGE NON STANZIA NUOVE RISORSE. E ORGANIZZATIVAMENTE È MOLTO COMPLESSA…"

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Virginia Piccolillo per il “Corriere della sera”

revenge porn revenge porn

 

«Un primo importante passo» per una grande «rivoluzione culturale». Il premier Giuseppe Conte annuncia così su Facebook l' approvazione del «codice rosso» giudiziario a protezione delle donne e dei minori che hanno subìto violenza.

 

giulia bongiorno alfonso bonafede giulia bongiorno alfonso bonafede

L' aula del Senato, con 197 sì e 47 astenuti (tra cui il Pd e LeU), ieri ha dato il via libera definitivo al disegno di legge che modifica il codice penale e quello di procedura penale, a tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, per favorire indagini più veloci e pene più pesanti. Non solo per violentatori e stalker, ma anche per chi si vendica pubblicando immagini intime senza consenso (revenge porn), chi sfregia il volto delle partner e chi costringe a un matrimonio forzato.

 

 

camera dei deputati approvazione istituzione del reato di revenge porn 17 camera dei deputati approvazione istituzione del reato di revenge porn 17

«Lo Stato dice ad alta voce che le donne in Italia non si toccano», sottolinea il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Contrastando i commenti freddini delle opposizioni. Forza Italia parla di «piccolo passo» e il Pd di «spot pubblicitario». Perché la legge non stanzia nuove risorse. E organizzativamente è molto complessa.

 

«Miracolo», esulta invece la ministra Giulia Bongiorno col telefonino in mano. «Miracolo» grida Michelle Hunziker collegata in vivavoce.

 

Insieme, nel 2007, avevano fondato la onlus Doppia Difesa . «Ora le donne potranno chiedere e ottenere giustizia entro tre giorni», spiega la penalista, consapevole che la lotta non finisce senza riduzione dei tempi dei processi e azioni culturali, ma almeno, dice, «scongiuriamo che le donne stiano mesi o anni senza ricevere aiuto». Anche se c' è chi, come Lucia Annibali (Pd) sfregiata dall'«ex», critica un obbligo così generalizzato e un termine così breve e perentorio che presentano molte criticità e parla di «occasione mancata».

alfonso bonafede giulia bongiorno alfonso bonafede giulia bongiorno

 

Il pacchetto di norme prevede infatti che la polizia giudiziaria comunichi al magistrato le notizie di reato di maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate avvenute in famiglia o tra conviventi. E che il pm entro 72 ore ascolti la vittima. Sale a 6-12 anni (da 5-10) la pena. E diventa violenza aggravata ogni atto sessuale con minori di 14 anni per il quale si sia dato denaro o promesso qualcosa. Lo stalker rischia fino a 6 anni di carcere. E la reclusione sale almeno fino a 7 se i maltrattamenti sono in famiglia.

 

L'acido o le lesioni permanenti al viso che deformano l' aspetto costeranno da 8 a 14 anni. Se la vittima muore scatta l' ergastolo. Rischia fino a 5 anni chi costringe al matrimonio (6 in caso di minori), anche per precetti religiosi. E va da 1 a 6 anni (più multa da 5 a 15mila euro) la pena per le porno-vendette online. La stessa che spetta a chi riceve le immagini intime e le diffonde. Inasprita se chi si vendica è convivente o ex.

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Carcere da 6 mesi a 3 anni per chi viola i provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

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