2022giustidavid

ALTRO CHE I DAVID, SIETE PRONTI PER I PREMI STRACULT DI MARCO GIUSTI? - LE MIGLIORI BATTUTE: “STAMATTINA ME SO’ CALZATO UNA NEL CAMERINO DI UN NEGOZIO AR FLEMING”, DICE TAL FERDINANDO MAZZUOLI IN “TRE SORELLE”, OPERA SECONDA DI ENRICO VANZINA. BEH, DAI, VINCE VERDONE: “CARLO MA SEI SEMPRE DELLA ROMA? FAMOSE UN SELFIE” - PREMIO "FULL FRONTAL" ALLA TOPA DI ZI PATRIZIA DI LUISA RANIERI - DAGO CHE FA DAGO IN “VITA DA CARLO”, LA TAGLIATRICE DI CAZZI DEL DELIRANTE “IL MIO CORPO VI SEPPELLIRÀ” E LA SCOPATA DI SCAMARCIO CON LA MINORENNE CHARLOTTE IN “TRE PIANI”: “CON UNA MANO SOLA, LA DESTRA, RIESCE A TOGLIERSI MUTANDA E CALZONE IN TEMPI RECORD. PROFESSIONISTA ASSOLUTO…”

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

marco giusti

Tempo di David di Donatello. Stasera arrivano i premi e la celebrazione ufficiale di ciò che resta del nostro cinema. E’ stata una grande stagione per il cinema italiano? Mah! Diciamo che si è prodotto molto, ma non sempre benissimo.

 

E, come al solito, si è visto di tutto, Monica Bellucci befana coatta (“Se beccamo!”), ben due Babbi Natali, il povero Gigi Proietti e Christian De Sica, entrambi andati malissimo, un remake-omaggio del tutto inutile e da subito odiato di “Altrimenti ci arrabbiamo” con due nuovi Bud&Terence improponibili per il pubblico dei vecchi fan.

 

gigi proietti io sono babbo natale

Sequel di sequel che nessuno sembrava chiedere. Troppi ruoli tutti identici per Ilenia Pastorelli, per Edoardo Pesce, kolossal fragili come “Freaks Out” di Gabriele Mainetti, che ha esagerato con gli ebrei e le svastiche naziste, operazioni non sempre capite come quella di “Diabolik” dei Manetti.

 

Mettiamoci anche l’esordio seriale di Carlo Verdone con una nuova massa di coatti ignoti e un grande Stefano Ambrogi come simil-De Laurentiis.

 

alessandro roja edoardo pesce altrimenti ci arrabbiamo

Per non parlare del serial coatto-mistico “Christian” con Edoardo Pesce quasi eroe della Marvel o del recente “Bang Bang Baby” con la strepitosa Dora Romano, già vista come nonna orenda che si magna le mozzarelle con le mani in “E’ stata la mano di Dio”, come mammasantissima femmina e con Antonio Gerardi in versione vendicatore calabrese svalvolato dai lunghi capelli che passa dal culto di George Michael alle regole della ’ndrangheta.

 

 

FERNANDO MAZZUOLI TRE SORELLE

 

Insomma, alla fine, una grande stagione stracult. Inserendoci nella stagione dei premi proprio poco prima della consegna dei David, vi proponiamo alcuni dei premi più stracult dell’anno. Vediamo un po’.

 

Le battute più stracult della stagione

 

1. “Stamattina me so’ calzato una nel camerino di un negozio ar Fleming”, dice tal Fernando Mazzuoli in “Tre sorelle”, opera seconda di Enrico Vanzina regista. Il dialogo seguita con “Zoccola?” – “No, proprietaria” – “Zoccola?” – “Zoccola? No, deppiù!!!”.

 

2. “Stiamo bene a soldi, ma mica pisciamo dalle ginocchia”, è la battuta più oscura (e da Oscar) di Lillo in “Una famiglia mostruosa” di Volfango De Blasi. Ottima anche quella iniziale, sempre di Lillo: “Metteteve a sede che ve faccio cagà sotto”. Lillo, come al solito, salva tutto.

 

una famiglia mostruosa.

3. “Sei troppo insazziabbile!”, Silvio Muccino, professore di scrittura creativa che si fa le giovani studentesse, in “Security” di Peter Chelsom.

 

4. “Carlo ma sei sempre della Roma? Famosi un selfie”. Dalla serie “Vita da Carlo” di Carlo Verdone.

 

5. “Il bello di questo lavoro è il contante”, dice Massimo Ghini nei panni dell’avidissimo e tirchissimo fratello maggiore Marco ne “I cassamortari” di Claudio Amendola.

una famiglia mostruosa 2

 

Beh, dai vince Verdone.

 

 

Dialoghi stracult.

1.    “Non sapevo di aver sposato un mostro”, fa Lady Gaga/Lady Gucci al marito Maurizio/Adam Driver.  - “No. Hai sposato un Gucci”, fa lui.

 

2.    Giulia Bevilacqua, anche lei mollata dal marito, perché proprio lei è quella del Fleming che si è fatta scopare in camerino da Mazzuoli Fernando “Zoccola?” – “No, proprietaria” – “Zoccola?” – “No, deppiù”.

 

lady gaga house of gucci.

3.    “Co sti capelli da frocio…” – “Da frocio? Insomma… come Fiorello” (da “Christian”)

 

Vince facilmente il dialogo da “House of Gucci”.

 

Il titolo più sticazzi.

 

Se la battono.

 

1. “L’ombra del giorno” di Giuseppe Piccioni.

 

2. “E noi come stronzi rimanemmo a guardare” di Pif.

edoardo pesce christian ph matteo graia

 

 Vince Pif

 

 

Il film più imbarazzante della stagione

 

“Altri padri”, opera prima di Mario Sesti. I critici, più o meno amici di Mario Sesti non riuscivano a vederlo. Di solito si fermavano dopo pochi minuti. Il problema era se dire di non averlo potuto vedere o di averlo visto… Per fortuna è arrivato l’endorsement ancora più imbarazzante di Pupi Avati: “un film così sapiente su un tema così doloroso: forse uno dei migliori esordi italiani degli ultimi anni”.

 

 

ornella vanoni senza fine.

 

“Senza fine” di Elisa Fuksas. E’ l’unico documentario dove l’intervistatrice, la regista, è più invadente della star protagonista, la Vanoni. Meglio non scriverne o scriverne così così? E’ solo brutto o un po’ stracult?

 

Vince “Altri padri”.

 

 

 

 

 

il mio corpo vi seppellira.

 

Cazzi.

1.    Attenti al personaggio della cattivissima Rosa Abella armata di falcetto, tagliatrice e collezionista di piselli, un po’ eccessiva nello stracultissimo e delirante western borbonico con la Sicilia ricostruita in Puglia, “Il mio corpo vi seppellirà” di Giovanni La Parola.

 

2.    Il pisello finto del piccolo Mario, l’uomo calamita, di Giacomo Martini in “Freaks Out” di Gabriele Mainetti, che ha problemi seri nel contenere le sue erezioni e quando viene messo a girare sulla ruota si sposta continuamente, visto che tutto il suo corpo è una calamita.

 

lady gaga house of gucci

 

Vince la tagliatrice di cazzi.

 

Premio Speciale Bombolo

Va senza riserve a Gianmarco Tognazzi per tutti gli schiaffi che prende in “C’era una volta il crimine” di Massimiliano Bruno.

 

Ruoli impossibili.

 

Se la battono:

c era una volta il crimine 3

 

1.    Il Gobbo del Quarticciolo interpretato con una vena di follia da Max Mazzotta in “Freaks Out” di Gabriele Mainetti.

 

2.    Piero Pelù come rocker morto in “I cassamortari” di Claudio Amendola

 

c era una volta il crimine 14

3.    Ciro Capone come Antonio Capuano finto in “E’ stata la mano di Dio”.

 

Vince Piero Pelù in versione cadavere…

 

Pisciate epiche

1.    Quella di Tony Sperandeo come boss italiano, Frankie The Ghost, che cerca di pisciare dal ponte di Brooklyn in grave stato di ebbrezza, urlando “Non mi scassate ’a minchia” in “School of Mafia” di Alessandro Pondi. Segue caduta spettacolare dal ponte.

school of mafia

 

2.    Quella di Tommaso Ragno che si piscia sotto, in “Security” di Peter Chelsom.

 

Vince Tony…

 

Volgarità gratuite

1.    Quando Marco D’Amore e Maya Sansa scoprono che la figlia, Ludovica Martino, ha una storia con Muccino jr nel ruolo del professore, autore di un best seller scritto “10 cazzo d’anni fa!”, se ne escono con un geniale “Chi è sto stronzo?!”.

 

lady gaga adam driver house of gucci

2.    “A Checco, nun me rompe il cazzo”, gli dice lo Spalletti di Gianmarco Tognazzi, poco sviluppato in sceneggiatura, ma bravissimo nella sua follia in “Speravo de morì prima”.

 

3.     La combinazione della cassaforte? “Laziommerda, due emme, tutto minuscolo”, da “Christian”

 

Vince Laziommerda, ovvio.

 

 

Full Frontal 2022

Se la battono:

luisa ranieri e ' stata la mano di dio

1.    Il full frontal di Jasmine Trinca in “Supereroi” di Paolo Genovese. Elegante.

 

2.    Il full frontal con topona bene in vista di Zi Patrizia esibita nella gita in barca nel fondamentale “E’ stata la mano di Dio” di Sorrentino. Tutti i critici maschi rimasero a bocca aperta a Venezia…

 

3.    La superfessa della contessa del piano di sopra sempre in “E’ stata la mano di Dio”.

 

Vince la Topa di Zi Patrizia. Su. Aveva già vinto il giorno della prima a Venezia.

 

Vampiri al’italiana.

1.    Da “Non mi uccidere” di Andrea De Sica si segnala la prima uscita della neo-vampira protagonista, Alice Pagani. Esce dal loculo come fanno i vampiri. E visto che le mani le stanno diventando nere decomponendosi si divora un architetto quarantenne romano pippatissimo che l’ha rimorchiata in discoteca. Gnam! Poi si magna anche l’amante del babbo, una coatta senza cuore. Gnam!

edoardo pesce christian ph matteo graia

 

Vince anche perché è l’unico vampiro italiano dell’anno (seee… vi poacrebbe…).

 

 

Peggior apparizione di una guest star.

1.    In “Supereroi” di Paolo Genovese, nel giornale dove lavora come fumettara Anna, la protagonista, cioè Jasmine Trinca, appare Beppe Severgnini come direttore, più simpatico qui però che come opinionista fisso dalla Gruber.

 

DAGO VITA DA CARLO 1

2.    Steve Della Casa come padre di Carolina Crescentini in “Corro da te” di Riccardo Milani. Ha una sola battuta, “E’ pronto in tavola”.

 

3.    Dago che fa Dago in “Vita da Carlo”…

 

4.    Malcom Pagani come neo-produttore già post-giornalista in “Senza fine” della Fuksas.

 

5.    Viperetta nella settima puntata di “Vita da Carlo”.

jared leto house of gucci

 

Vince facilmente Viperetta.  Che fa il botto e finisce in galera neanche un mese dopo. Imbattibile.

 

 

Grandi ritorni

1.    Silvio Muccino in “Security” come professore scopatore di minorenni che ha scritto un best seller “10 cazzo d’anni fa”.

 

PIPPO FRANCO UNA FAMIGLIA MOSTRUOSA

2.    Pippo Franco come nonno rincojonito di “Una famiglia mostruosa”, che Lillo introduce con uno strepitoso “Cornicioni Paride, quando inizia a parlà è peggio di un gatto attaccato ai coglioni”.

 

3.    Benedetto Casillo che si gioca la gag del “mellone di Cardariello” che mi ha fatto davvero ridere in “Qui rido io” di Mario Martone.

 

Vince Pippo Franco. E’ davvero stracult…

 

 

 

Peggiori scopate di sempre

KELLY REILLY PIERFRANCESCO FAVINO - PROMISES

Quelle tra Favino e Kelly Reilly in “Promises”, scritto e diretto dalla francese Amanda Sthers, romanziera e regista. Film quasi impossibile.

 

Peggior ricostruzione della stagione

Lady Gaga e Lady Pinault truccate da donne del popolo un po’ buzzicone (mi sa che non si può dire), che portano la borsa piena di soldi come fossero Totò e Peppino ai due balordi che devono uccidere Gucci in “House of Gucci” di Ridley Scott

 

 

Costumi

DAGO VITA DA CARLO 5

Il pigiama di Nanni Moretti in “Tre piani”, color tortora, un marroncino che nessuno dei presenti in sala penso abbia mai avuto l’ardire di comprare, mentre urla alla moglie Margherita Buy un “Non lo voglio più vedere. Mai più!” riferito al figlio degenere. Casi in cui il costume è più imbarazzante della recitazione.

 

Miglior/peggior segreteria telefonica di sempre.

Nanni Moretti che usa la segreteria telefonica in “Tre piani”: “Questa è la segreteria telefonica di Daria Simoncini e Vittorio Bardi…”, calcando su questi nomi come se fossimo in una parodia morettiana.

 

nanni moretti margherita buy tre piani

Sesso estremo

1.    In “Anna” di Niccolò Ammaniti, padre Marcello di Tommaso Ragno, prete strafatto e sessuomane urla: "Prendimelo.. non mi guardare o ti ammazzo". E’ davvero troppo…

 

2.    In“C’era una volta il crimine”, dopo la scopata di Morelli con la barista lei commenta: “Accussì ti voglio, le tre c, cazzo, cocaina e caffè”.

 

house of gucci

3.    In “Tre piani” la scopata tra Riccardo Scamarcio e la minorenne Charlotte di Denise Tantucci, dove il mondo dei giovanissimi e i loro desideri sembrano qualcosa di sconosciuto sia per il regista sia per il personaggio di Scamarcio. Ma Scamarcio con una mano sola, la destra, riesce a togliersi mutanda e calzone in tempi record. Professionista assoluto.

 

Vince Scamarcio. Come sempre

 

 Filosofia

ciro capano - antonio capuano - e' stata la mano di dio

1.    “Solo gli stronzi vanno a Roma” Ciro Capano/Antonio Capuano in “E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino.

 

2.    “Certe conquiste dell’anima sarebbero impossibili senza la malattia”. Da “Supereroi” di Paolo Genovese.

 

Vince Ciro Capano/Antonio Capuano.

 

Miglior domande esistenziali

giulia bevilacqua chiara francini serena autieri tre sorelle

1.“Ma tu, tra una chiavata con zi’ Patrizia e Maradona al Napoli cosa sceglieresti?” da “E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino.

 

2. “Posso provare a smettere di scopare, ma non potete togliermi la vodka” Giulia Bevilacqua in “Tre sorelle” di Enrico Vanzina. Ottima anche, nello stesso film, quella di Chiara Francini nel ruolo della costumista di Paolo (Sorrentino), di Gianni (Amelio): “Dio che caldo nell’Agro Pontino”.

il mio corpo vi seppellira 3

 

3. “Oh! Oh!”, unica battuta del vecchio sardo in “Il buco” di Michelangelo Frammartino.

 

Vince “E’ stata la mano di Dio”.

 

Il ruolo più stracult di Ilenia Pastorelli, ormai padrona assoluta della nuova scena coatta del cinema italiano.

Scegliere tra:

 

 1.“Io e Angela” di Herbert Simone Paragnani come angelo della morte coatto

 

 2. “Occhiali neri” di Dario Argento come cieca protagonista coatta(“So cieca”).

 

3. “Non ci resta che il crimine” di Max Bruno dove fa il suo ingresso in scena in una finta spiaggia napoletana del 1943 piena di nazisti con un mitico “A coatti!!” mentre spara e esplode l’inno della Roma.

 

Vince “Io e Angela”. Imbattibile.

 

anna la serie di ammaniti 8

 

Il ruolo più stracult di Edoardo Pesce

Scegliere tra:

 

1.     “Cristian” dove si presenta come “Sono sempre stato quello brutto, quello che mena”.  “E mo che vai a tornà a menà?

 

2.    ”Altrimenti ci arrabbiamo”, dove interpreta Carezza, nuovo Bud Spencer, nel disastroso film degli Younuts.

 

3.    “Ai confini del male”, dove interpreta il poliziotto Fabio sempre pronto a menare. Il suo capo è Massimo Popolizio.

 

pierfrancesco favino kelly reilly promises

Vince “Christian”. Insuperabile.

 

Premio Speciale Rambo

A Max Bruno in mimetica che al grido di “Grazie Roma” arriva nel passato sopra un tank armato di mitra per sparare ai tedeschi in una marina napoletana che sarà al massimo Ladispoli nello stracultissimo “C’era una volta il crimine”.

 

Il film più stracult della stagione

Dura lotta tra

IL MUNACIELLO IN E STATA LA MANO DI DIO

 

1.    “C’era una volta il crimine” di Massimiliano Bruno

 

2.    “Altrimenti ci arrabbiamo” di Younuts

 

3.    “Tre piani” di Nanni Moretti

 

4.    “Senza fine” di Elisa Fuksas

 

chiara francini tre sorelle

Per me vince “C’era una volta il crimine”. C’è pure Giuseppe Cederna che fa Pertini…

e’ stata la mano di dio. E' STATA LA MANO DI DIOserena autieri tre sorelle

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…