ARRIVA DISNEY+, MA NON SOSTITUIRA' NETFLIX - LA PIATTAFORMA CON TOPOLINO, MARVEL, PIXAR E STAR WARS PER 7-8 $ AL MESE SARÀ COMPLEMENTARE: LA DISNEY NON PRODUCE ABBASTANZA CONTENUTI PER SODDISFARE CHI VIVE INCOLLATO ALLO SCHERMO - SARÀ IMPRESCINDIBILE PER CHI HA FIGLI E PER I 30-60ENNI PAZZI DI FUMETTI E GUERRE STELLARI - I PROBLEMI LI AVRANNO NBC E WARNER CHE PARTIRANNO SENZA MOLTI TITOLI ESCLUSIVI O ''LIBRARY'' SCONFINATE

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Maria Teresa Cometto per “l’Economia - Corriere della Sera

 

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Il Topolino ha partorito una montagna. Settemilacinquecento episodi di spettacoli tv comprese 30 stagioni dei Simpsons, 500 fra vecchi e nuovi film targati Disney, Star Wars, Marvel, Pixar, e decine di nuove serie tv create ad hoc: sono i contenuti offerti dal nuovo servizio di video streaming Disney+ ,che il 12 novembre sarà lanciato negli Stati Uniti, in Canada e Olanda, per poi allargarsi al resto del mondo, Italia compresa.

 

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È la sfida più potente al dominio di Netflix, grazie all' enorme videoteca di Disney, alla sua base globale di fans e alla capacità di promuovere i suoi prodotti attraverso innumerevoli canali, dal cinema alla tv, dai parchi ai club di fedelissimi, dagli hotel alle navi da crociera.

 

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«È il prodotto più importante lanciato da Disney da molto tempo, di certo da quando io sono il ceo (amministratore delegato)», ha detto Bob Iger, che ha assunto quella carica nel 2005. E per questo il responsabile di Disney+, Kevin Mayer, è considerato da molti analisti il più probabile successore di Iger.

 

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Non a caso Mayer è stato il secondo top manager, dopo il ceo, a salire sul palco della D23expo, la fiera/spettacolo per i fans di Disney che ogni due anni si tiene vicino alla prima Disneyland, ad Anaheim (California), e che quest' anno si è svolta dal 23 al 25 agosto. Davanti a 7 mila spettatori paganti (89 dollari al giorno) Mayer ha presentato tutte le novità di Disney+ e poi ne ha spiegato nei dettagli il significato strategico a un gruppo ristretto di giornalisti di media internazionali, fra i quali l' unica testata italiana era L' Economia del Corriere della Sera.

 

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«Finora abbiamo distribuito i nostri contenuti attraverso intermediari, ora invece con Disney+ raggiungiamo direttamente i consumatori, possiamo avere con loro un dialogo migliore, capire i loro gusti e preferenze e questo aumenterà il valore dei nostri marchi», ha spiegato Mayer.

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«L' industria dello spettacolo è sempre più verticale - ha aggiunto Mayer - e noi ora avremo il controllo di tutto il processo, dalla creazione dei contenuti alla loro distribuzione». A giudicare dalla calorosa accoglienza del pubblico alla D23expo, Disney+ ha davvero la potenzialità di scalzare Netflix dal numero uno nel video streaming. Ad Anaheim arrivano gli appassionati più convinti dei vari marchi dell' universo Disney.

 

Molti si vestono e truccano come i loro personaggi preferiti: il Micky Mouse «da cui tutto è cominciato», come ha ricordato Iger, o Woody di Toy Story, oppure come uno dei protagonisti della saga di Star Wars o uno dei super eroi Marvel. Per loro alla D23expo era disponibile l' offerta speciale di abbonarsi per tre anni a Disney+ al prezzo stracciato di 142 dollari, cioè meno di 4 dollari al mese, un affare che pochi si sono lasciati scappare.

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SOLO A STAR WARS STORY SOLO A STAR WARS STORY

«Mio marito si è subito abbonato, non vuole perdere i Simpsons, e i nostri figli sono fans di Guerre stellari», ha detto a L' Economia Susy, una infermiera di Portland che con la famiglia si è fatta 1.500 chilometri dall' Oregon alla California per partecipare alla kermesse di tre giorni, stando in fila per ore per fare shopping di t-shirt e giochi, per assistere alle presentazioni dei nuovi show e anche per sottoscrivere Disney+. Oltre a Disney+, che dà accesso a contenuti «appropriati per le famiglie», negli Usa Disney gestisce altri due servizi di video streaming: Hulu, che offre contenuti «per tutti» e ha già 28 milioni di abbonati; e Espn+ specializzata in eventi sportivi «di nicchia» come la box e il football americano delle squadre universitarie. Un pacchetto di tutti e tre insieme costerà 12,99 dollari al mese, lo stesso prezzo di Netflix.

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netflix and chill netflix and chill

Negli Usa Netflix ha circa 60 milioni di abbonati, ma ne ha persi 126 mila nel secondo trimestre 2019 e la concorrenza di Disney da novembre e poi quella di Apple e Hbo (WarnerMedia, AT&T) continuerà di certo ad erodere la sua base, sia per una questione di costi - in quanti possono permettersi di pagare due, tre o quattro servizi di streaming? - sia perché Disney e gli altri creatori di contenuti stanno ritirando progressivamente i loro prodotti da Netflix per offrirli in esclusiva in proprio.

 

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Diversa è la situazione a livello internazionale: ogni Paese ha regole diverse e ci vorranno anni prima che Disney riesca a recuperare i diritti sui suoi film e telefilm ceduti finora a Netflix, che è destinata quindi a restare per un po' leader con i suoi 150 milioni di abbonati nel mondo, contro i 60-90 milioni obbiettivo di Disney entro il 2024.

 

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A Wall Street la scommessa di Iger e Mayer piace: le quotazioni di Topolino sono salite del 20% nell' ultimo anno contro la perdita del 20% di Netflix e del 10% di Amazon, l' altro concorrente globale nel video streaming. E piace la leadership di Mayer, 57 anni, 11 meno dell' attuale ceo, con esperienza sia tecnologica sia manageriale. Ha una laurea in Ingegneria al Mit, una in scienze alla San Diego State University e un Mba alla Harvard Business School e lavora alla Disney dal 1993, con una parentesi dal 2000 al 2005 (Playboy, tv Clear channel e società di consulenza Lek).

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All' inizio Mayer si occupava dello sviluppo di Disney su Internet, poi l' ha richiamato Iger per seguire la catena di acquisizioni e fusioni: da Pixar (2006) a Marvel (2009), da Lucasfilm (2012) fino a 21st Century Fox (conclusa lo scorso marzo). Ma se Mayer davvero prenderà il posto di Iger alla fine del 2021, quando il ceo dovrebbe andare in pensione, dipenderà in gran parte dei risultati di Disney+.

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