giorgia meloni rai

ARSENICO, MERLETTI & ZONETTI - RAI INVASA DAI MELONIANI? MA QUANDO MAI, I NUMERI DICONO ALTRO. LA TANTO ATTESA MILITARIZZAZIONE DEL SERVIZIO PUBBLICO, CHE PREOCCUPAVA I TELE-SINISTRATI, ALLA FINE SI È ANNACQUATA: LE NOVE POLTRONE LASCIATE IN MANO AL PD SUPERANO LE CINQUE DI FRATELLI D'ITALIA, LE SETTE DELLA LEGA E LE TRE DI FORZA ITALIA – PIÙ CHE UNA RAI “MELONIANA” SEMBRA UNA TV “DEMOCRISTIANA”…

Marco Zonetti per Dagospia

 

giorgia meloni

Più che una "nuova Rai meloniana", quella uscita dalle nomine in CdA di oggi è una Rai quanto mai "democristiana", nella quale - per paradosso - le poltrone lasciate in mano al Pd superano le cinque di Fratelli d'Italia (Corsini, Mellone, Rao, Chiocci, Petrecca), le sette della Lega (Pionati, Pacchetti, Casarin, Zappi, Mariella, Ciannamea, Giorgino) e di gran lunga le tre di Forza Italia (Preziosi, Santo, Volpi). 

 

L'area dem, a conti fatti, mantiene ben nove poltrone con: 1) Mario Orfeo al Tg3; 2) Stefano Coletta alla Distribuzione; 3) Simona Sala a Radio2; 4) Silvia Calandrelli a Rai Cultura; 5) Paolo Del Brocco Ad Rai Cinema; 6) la moglie Paola Marchesini capostaff dell'Ad Rai Sergio; 7) Maria Pia Ammirati a Rai Fiction; 8) Luca Milano a Rai Kids; 9) Elena Capparelli a RaiPlay e Digitale. 

 

marco chiocci

Aggiungiamoci le tre assegnate al M5s - Claudia Mazzola alla presidenza di RaiCom, Adriano De Maio alla direzione Cinema e Serie Tv e Giuseppe Carboni a Rai Parlamento - e avremo ben dodici poltrone affidate all'area di Centrosinistra, contro le quindici assegnate oggi all'area di Centrodestra, fra le quali contiamo la carica di Ad di RaiCom a Sergio Santo che proveniva in passato dall'area dem-renziana.

 

ROBERTO SERGIO

Quella varata dal dirigente Rai di lungo corso ora divenuto Ad Roberto Sergio, molto stimato da Gianni Letta, sembra praticamente fatta con il manuale Cencelli. Sotto le spoglie del cavallo morente di Viale Mazzini, insomma, continua sempre a celarsi un vivo e vegeto gattopardo.

 

***

 

Il desiderio di una rivoluzione culturale e i propositi di rinnovamento della weltanschauung in chiave destrorsa da parte di Fratelli d'Italia e dei suoi esponenti, in primis il Dg uber-meloniano Giampaolo Rossi, sembrerebbero essersi scontrati con la realtà dei fatti, almeno in Rai. 

giampaolo rossi

La direzione Fiction è infatti rimasta saldamente in mano alla franceschiniana Maria Pia Ammirati; Rai Cultura permane affidata all'inossidabile Silvia Calandrelli, che ne mantiene la poltrona fin dal lontano 2011 quando ancora si chiamava Rai Educational; Rai Cinema è ancora appannaggio di Paolo Del Brocco vicino all'area dem. 

Le fiction dedicate alle avventure del gerarca Ettore Muti, i programmi culturali incentrati sull'opera di Alain De Benoist e i film su Italo Balbo possono aspettare. 

 

***

 

GIORGIA MELONI

Chi aveva vagheggiato che Roberto Sergio si sarebbe limitato a fare l'Ad Rai "di facciata" per lasciare in mano al direttore generale Giampaolo Rossi tutte le decisioni importanti, potrebbe aver preso un grosso granchio. Le nomine varate oggi in CdA lo dimostrano, ma soprattutto lo conferma il piglio decisivo con il quale Sergio ha arginato nei giorni scorsi varie ipotesi piuttosto "ardite" di stravolgimento dei palinsesti e delle conduzioni. Roberto Sergio è stato nominato Ad e pare intenzionato a farlo appieno: se ne facciano una ragione un po' tutti, soprattutto coloro che pensavano di relegarlo a tagliare i nastri. Stiano invece attenti a non essere "tagliati" loro. 

paolo corsini

 

gian marco chiocci foto di bacco Giampaolo Rossiroberto sergio angelo mellone 2angelo mellone 2nicola raoGIORGIA MELONI

 

paolo petrecca direttore rai news 24 foto di bacco

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?