pier luigi pizzi natalia aspesi

BABBIONI ALLA RISCOSSA - DIALOGO TRA NATALIA ASPESI (89) E IL REGISTA PIER LUIGI PIZZI (90 IL 15 GIUGNO): ''A QUESTA ETÀ LASCIATECI DIVERTIRE, PERCHÉ VOLETE CHIUDERCI IN CASA CON LA SCUSA DEL COVID? FORSE I GIOVANI COSÌ POSSONO IMPOSSESSARSI DEL MONDO SENZA INGOMBRI CANUTI E COLPEVOLMENTE TROPPO SVEGLI'' - TRA DUE MESI INAUGURERÀ IL FESTIVAL DI SPOLETO, CON TUTTE LE PRECAUZIONI DA PANDEMIA, ''IL PROGRAMMA È PIACIUTO, GLI ALBERGHI SONO GIÀ STATI PRENOTATI''

 

Natalia Aspesi per ''la Repubblica''

 

 

pierluigi pizzi foto di bacco (3)

Era lo studio, la "botega" di Tiziano Vecellio, un luogo appartato nel silenzio, tra San Polo e San Tomà, e siccome quel grande artista era anche un geniale imprenditore, titolare di una rinomata azienda pittorica, si trattava di un vero palazzo, con il portego, il tipico immenso androne che dà alle antiche abitazioni veneziane quell' incanto superbo, regale, fatto per contenere genio e bellezza. Ci abita da anni Pier Luigi Pizzi che di quello spazio aveva bisogno per la sua collezione sempre arricchita d' arte barocca, iniziata dopo una mostra parigina da lui curata: appesi sulle alte pareti rosso pompeiano, si affollano qualche languida Maddalena e una gran quantità di San Sebastiani a torso nudo provvisto di frecce, opere di Guido Reni, Luca Giordano, Salvator Rosa, Guercino, Massimo Stanzione e Cecco del Caravaggio: «Chissà che mi porti buono, Tiziano è morto vecchissimo lavorando sino all' ultimo».

Natalia Aspesi

 

Il regista-scenografo-costumista di più longeva fama ha cominciato a lavorare a 21 anni, ne compirà 90 il 15 giugno, «proprio il giorno in cui dovrebbero riprendere i cinema e i teatri, i concerti, la lirica, mi pare un buon auspicio anche per me».

 

Spuntano dappertutto novantenni vigorosi e impegnatissimi, una categoria a cui sommessamente appartengo anche io, almeno per la gragnuola di anni; e proprio in un tempo in cui per mantenere in vita gli anziani, soprattutto se anzianissimi (anche se si dice che oltre i 90 il Covid-19 ci rifiuta, mah), si consiglia di tapparli in casa sine die; affinché, si sospetta tra reclusi costretti alla fuga (tipo Il centenario che saltò dalla finestra, romanzo e film danesi di gran successo mondiale), i famosi giovani riescano a impossessarsi del mondo senza ingombri canuti e colpevolmente troppo svegli.

 

Tra i tanti devoti che festeggeranno il maestro con un video, c' è la sua meravigliosa amica di infanzia Liliana Segre, bella e instancabile signora che compirà 90 anni in agosto. Certo a seppellire in vita anche i più ingombranti, noiosi e incalliti tra noi, aggrappati al cartaceo e al telefonico, c' è la nostra zuccaggine tecnologica, una specie di pretomba molto antipatica.

 

Ma non per Pier Luigi Pizzi che, dal suo regno veneziano da cui vede la maestosità del Canal Grande, ha scoperto «le videoconferenze che mi hanno permesso di lavorare con i miei collaboratori lontani per due progetti di mostre per i prossimi mesi». Una è al Museo della Scala di Milano, che lui stesso aveva reinventato nel 2004, si intitola Va' pensiero e racconterà il teatro visto dalla critica e dalla letteratura, da Montale ad Arbasino, da Carlo Porta ad Hemingway; l' altra al Château de Versailles dedicata a Hyacinthe Rigaud, autore barocchissimo di ritratti di massimo potere monarchico, di Luigi XIV e Luigi XV sepolti sotto monumentali parrucche nere.

 

pierluigi pizzi foto di bacco (2)

«Sono molto incuriosito da ciò che la tecnologia offre al mio lavoro, a regia e luci, e anche alla vita pratica, con il mio ipad che mi consente di avere una corrispondenza veloce.

Con una mia amica parigina di 95 anni ci mandiamo mail raccontandoci di tutto: sappiamo che è meglio parlarci nell' istante in cui lo si desidera, domani chissà».

Rinchiuso nel suo paradiso tra milioni di libri e vetri veneziani rossi, Pizzi sta già lavorando per l' estate 2021. Non le dà un minimo di incertezza pensare al prossimo anno? «No, non mi pongo l' idea del futuro; per me la vita va avanti in modo naturale, giorno per giorno, mi fanno proposte, se mi piacciono le accetto e comincio subito a pensarci, è un modo questo di vivere il domani oggi stesso».

 

NATALIA ASPESI

Doveva inaugurare l' 8 agosto il Festival rossiniano di Pesaro con il Moïse et Pharaon, ma l' opera è stata appunto posticipata all' anno prossimo e inaugurerà il teatro in città finalmente restaurato: «Lo sto già progettando facendo i conti con la fondamentale scoperta della fondazione Rossini, nel 1983, del Mosé in Egitto, la versione originale napoletana e giovanile dell' opera parigina, che è un' altra faccenda, una Grand Opera in quattro atti e non due, in più venti minuti di danza, pedaggio obbligato in Francia. Sto studiando quindi un diverso spazio scenico, però rispetto al Mosè che ho messo in scena più di 30 anni fa manterrò la solennità antinaturalistica e austera nei momenti corali e un naturale passionale trasporto nei colloqui. Personalmente trovo più poetica la prima versione italiana ma poi, si sa, Rossini ha sempre ragione».

 

A noi suoi coetanei e appassionati rossiniani, non resta che affidarci alle sue certezze per immaginarci ancora là, l' agosto dell' anno prossimo, con i fan che sempre arrivano da tutto il mondo, destino permettendo. I giovani collaboratori che ogni giorno si affacciano via Zoom al suo schermo dicono di lui «un fulmine entusiasta, una valanga di idee, mai stanco».

 

il premiolino 2016 natalia aspesi e l'avv. cesare rimini

Non è proprio così, dice lui, «è ovvio che non ho più le stesse energie di una volta, il fisico non è più lo stesso, ma davvero non sento il peso dell' età o forse non ci penso, e cerco di tenermi in forma col lavoro, però credo che il motore fondamentale per tutti sia la curiosità. Ancora non mi stanco di guardarmi attorno, tutto mi interessa, anche ciò che non condivido ma che voglio conoscere ».

 

Già tra un paio di mesi, comunque, inaugurerà il Festival di Spoleto, con Orfeo di Monteverdi, sotto la direzione del clavicembalista Ottavio Dantone con il suo complesso Accademia Bizantina, star della musica barocca. «È stata una bella sfida, con le restrizioni che per ora ci sono ma che magari per agosto saranno allentate: l' opera sarà allestita nella grande piazza con alle spalle la cattedrale, e sul palcoscenico ci saranno tutti, interpreti e orchestra: l' obbligo del distanziamento mi è servito per esaltare l' isolamento dei personaggi e il senso di solitudine della storia. Il pubblico con mascherina sarà distanziato sulla gradinata che prolunga lo spazio».

pierluigi pizzi vittorio sgarbi foto di bacco (1)

 

Questa lunga pausa che sta molto preoccupando la gente del teatro e le regole restrittive che consentiranno la ripresa danneggeranno l' interesse del pubblico, soprattutto quello in là con gli anni? «Spero che certe precauzioni prima o poi non siano più necessarie, perché lo spettacolo è fatto anche dal rapporto tra il pubblico e la scena, e non è sufficiente seguirlo dal divano di casa su uno schermo: ne morirebbe. Ma io come sempre ho fiducia nella vita e spero che anche la necessità di sicurezza diventi più accettabile». E il pubblico sarà disponibile? «Ne sono quasi sicuro: quando hanno sentito di Spoleto, gli amici e i conoscenti anche stranieri hanno subito detto "ci saremo", e mi risulta che gli alberghi siano stati già prenotati».

gabriella pescucci pierluigi pizzi milena canonerofederica tittarelli cerasi pierluigi pizzi

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?