dmitry vrubel bacio honecker breznev

UN BACIO È PER SEMPRE – MARINO NIOLA: “IL COVID SI È PORTATO VIA L’ARTISTA RUSSO DMITRY VRUBEL, CELEBRE PER AVER IMMORTALATO SUL MURO DI BERLINO IL BACIO TRA BREZNEV E HONECKER. UN’IMMAGINE EPOCALE. UN PARADIGMA CHE TORNA PERIODICAMENTE A GALLA COME SIMBOLO DI ALTRI AFFRATELLAMENTI POLITICI CHE ALLA FINE SI RIVELANO IMPOSSIBILI" - "COME IL BACIO TRA LUIGI DI MAIO E MATTEO SALVINI, CHE ISPIRÒ LO STREET ARTIST TVBOY” - "MA ANCHE ALTRI BACI STORICI CON L'AMORE HANNO POCO A CHE FARE. COME QUELLO CELEBRE DI FRANCESCO HAYEZ, UN’ALLEGORIA POLITICA, VISTO CHE SI RIFERISCE ALLA…"

Marino Niola per “la Repubblica”

MARINO NIOLA

 

L'autore del Bacio Mortale è morto. Ieri il Covid si è portato via l'artista russo Dmitrij Vladimirovi Vrubel, diventato celebre per aver immortalato sul Muro di Berlino il bacio che il leader sovietico Leonid Breznev stampò sulla bocca di Erich Honecker, presidente della Ddr, l'ex Repubblica democratica tedesca, il 5 ottobre 1979.

 

Quel giorno si celebrava il trentesimo Tag der Republik, cioè giorno della Repubblica, la festa che solennizzava la divisione tra le due Germanie. L'unica traccia materiale di quella funesta lacerazione resta adesso la cosiddetta East Side Gallery, milletrecento metri di muro diventati la più lunga galleria d'arte all'aperto del mondo. È lì che si trova The Mortal Kiss , uno dei murales più famosi di sempre, che Vrubel terminò nel 1990, un anno dopo il crollo dell'impero sovietico.

dmitry vrubel con il suo graffito

 

Siamo in Mühlenstrasse, una via dell'ex Berlino Est a due passi da Alexander Platz, cioè i luoghi simbolo della Ostalgie , ovvero la nostalgia dell'Est (in tedesco Ost ), quel diffuso sentimento che rimpiange il tempo in cui le due metà del Paese erano divise e che ha ispirato quello splendido film che è Goodbye Lenin .

 

In realtà il bacio socialista tra Breznev e Honecker, proprio come quello tra Paolo e Francesca nella Divina Commedia ispirato da un libro galeotto, nasce da una foto altrettanto galeotta scattata dal reporter francese Régis Bossu. Che il giorno del contatto bocca a bocca fra i due leader si trovava a Berlino per coprire l'evento.

 

«Ho aspettato che Breznev e Honecker si congratulassero teneramente. E ho premuto nel momento perfetto, quando le loro labbra si sono fuse in un bacio così sensuale e grottesco che è entrato nella storia». Di fatto l'immagine di quel contatto ravvicinato fissa in un fotogramma il corso degli eventi, sorprende la storia nel suo farsi e molto prima che gli storici abbiano trovato le parole per dirlo.

 

il graffito del bacio breznev honecker sul muro di berlino

Non a caso il suo scatto e il murale di Vrubel sono diventati due immagini epocali. Due paradigmi che tornano periodicamente a galla come simboli di altri affratellamenti politici che alla fine si rivelano impossibili. Come il bacio tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini che ha sancito l'accordo di governo tra pentastellati e leghisti dopo le elezioni del 4 marzo 2018.

 

BACIO HONECKER BREZNEV

Anche quell'amore breve ma intenso ispirò lo street artist Tvboy, al secolo Salvatore Benintende, che lo immortalò in Amor populi , un murale con evidente allusione al populismo, affisso a due passi da Montecitorio e ben presto rimosso. Insomma, fu una immortalità provvisoria, proprio come la coabitazione tra i due leader. Idem per il bacio alla russa di Calenda a Letta subito dopo l'accordo tra Azione e Pd, che è durato lo spazio di un mattino.

 

murale salvini di maio

E in ogni caso le antenne sensibili di fotografi e artisti, da Bossu a Vrubel fino a Tvboy, hanno colto la potenza iconica del bacio, la pluralità di sensi che questo gesto in apparenza elementare può assumere. Non solo in amore ma anche in politica. Perché in realtà il contatto a fior di labbra è uno dei più antichi emblemi di unione ma anche di separazione, di fratellanza ma anche di lontananza, di gradimento ma anche di tradimento.

 

Prima ancora di arrivare al bacio berlinese, che esprimeva dietro il paravento della fratellanza socialista malcelava l'effettiva sottomissione di Honecker, che subiva sia le attenzioni fisiche che lo stalking territoriale del capo sovietico.

bacio hayez

 

Ma anche altri baci storici con l'amore hanno poco a che fare. Come quello celebre di Francesco Hayez che si trova nella pinacoteca milanese di Brera, dove attrae file interminabili di adolescenti che si commuovono e si selfeggiano davanti a quella manifestazione turbinosa di attrazione, di passione, di fusione. Due corpi un'anima.

 

Peccato che si tratti di un'allegoria politica. Visto che si riferisce alla liaison tra Cavour e Napoleone III in funzione antiaustriaca alla vigilia della Terza guerra d'In-dipendenza. Una scena decisamente patriottica.

 

dmitry vrubel davanti al graffito del bacio breznev honecker

Ma a dispetto della verità storica, il sottotesto dell'opera viene bellamente bypassato da quei ragazzini che, nonostante siano abituati a navigare tra un sito e l'altro in un mare di gigabaci, sono perturbati dal big bang fusionale ed etologico contenuto in quel gesto. Così universale da essere praticato perfino da certe specie animali, come i primati. Oltre che da capi politici e religiosi che da millenni ne hanno fatto il codice privilegiato per esprimere tutta una gamma di messaggi di alleanza e di comunanza, di gerarchia e di ideologia.

 

dmitry vrubel

Dal bacio santo, quello che i primi cristiani si davano sulla bocca per dirsi fratelli in Cristo. Ai baci di vassallaggio che gli imperatori imprimevano sulle labbra dei feudatari per sottolineare che l'unico datore di privilegi e latore di potere era il sovrano.

 

Fino ai baci mafiosi, un rito che manifesta il potere del boss sugli accoliti, cui Lucio Luca ha dedicato un pezzo apparso su Repubblica nel giugno 2020. Dimmi come baci e ti dirò chi sei. Bacio in bocca ma senza lingua, per consacrare il legame eterno con la Famiglia. Ma può significare anche passaggio di poteri.

 

MURALE BACIO PUTIN ZELENSKY

Come quello dell'ottantunenne capobastone Settimo Mineo che baciò sulle labbra il sessantatreenne Salvatore Alfano. Una vera e propria investitura feudale, una trasmissione di consegne dal vecchio al nuovo sovrano.

 

E qualche volta un bacio mai dato può essere la rappresentazione di una speranza tradita. Come quello tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky, immaginato dall'artista di strada Ozmo, pseudonimo di Gionata Gesi e donato alla città di Trento lo scorso giugno. Un'utopia della pace destinata a rimanere tale. Come dire che la storia si ripete. Perché l'impero colpisce ancora.

salvini di maio prima di essere attaccatidmitry vrubel davanti al graffito del bacio breznev honecker il graffito del bacio breznev honecker sul muro di berlinoil graffito del bacio breznev honecker sul muro di berlino

 

MURALE BACIO PUTIN ZELENSKY 1

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...