cristiana lauro

BEVI E GODI CON CRISTIANA LAURO - BASTA DIRE “BEVETE RESPONSABILMENTE?” NON E’ POSSIBILE FARLO SE NON SI CONOSCE QUELLO SI STA BEVENDO E CONOSCERE IL VINO SIGNIFICA CONSUMARLO PER PIACERE E CONDIVISIONE A TAVOLA, NON PER IL GUSTO DI SBRONZARSI, PERCHÉ L’ALCOL NON È UNA VITAMINA O UN RICOSTITUENTE. PER IMPARARE A CONOSCERE IL VINO OCCORRE CHE… - VIDEO

BEVI RESPONSABILMENTE

Cristiana Lauro per Dagospia

 

cristiana lauro 3

L’elemento contenuto nel vino più dannoso per la salute, se si eccede nel consumo, non è il solfito ma l’alcol. Ed è sempre l’alcol il responsabile di quei brutti mal di testa la mattina al risveglio quando avete alzato troppo il gomito la sera prima. Per qualche ragione che mi sfugge, tuttavia, i solfiti contenuti nel vino (contrariamente a quelli dei salumi e di molti altri prodotti conservati di largo consumo quotidiano) sono diventati il primo nemico da combattere, mentre nei confronti dell’alcol e dei possibili rischi causati da un consumo eccessivo si è sistemata la faccenda con la semplice raccomandazione di bere responsabilmente.

 

Invito un po’ stravagante al rigore di una consapevolezza che di solito è già andata a ramengo al secondo bicchiere, ma ottimo paravento nel caso che un giorno ti dovessi sentire male perché fa scopa con “io te l’avevo detto”. Così diventano cacchi tuoi. Un po’ come quando il cameriere al ristorante ripete per precetto la solita domanda sulle intolleranze alimentari.

cristiana lauro 4

 

Non si può bere responsabilmente se non si conosce quello si sta bevendo e conoscere il vino significa consumarlo per piacere e condivisione a tavola, non per il gusto di sbronzarsi, perché l’alcol non è una vitamina o un ricostituente. Per imparare a conoscere il vino e a consumarlo responsabilmente occorre che se ne parli in maniera chiara e comprensibile a tutti.

 

Il vino fa parte della nostra tavola, è convivio, condivisione, matrimonio perfetto con un piatto. Deve trasmettere agio, leggerezza, non meditazione sui sentori più reconditi (spesso inesistenti nel bicchiere) sui quali qualcuno ha costruito una carriera rivolta a una nicchia di esclusivisti intransigenti.

 

In “Elogio dell’invecchiamento” (ed. Mondadori), qualche anno fa Andrea Scanzi - che è anche sommelier Ais - si poneva per primo il problema della comunicazione davanti a un bicchiere di vino, ovvero come fosse possibile spiegare sensazioni soggettive giacché, di fatto, si tratta di trasmettere l’ineffabile: mica facile. (Cit).

cristiana lauro foto di bacco (1)

 

Il 24 febbraio alle 19, nella sede di Identità Golose a Milano, parleremo de “Il Metodo Easywine” che è il modo più semplice e comprensibile per avvicinarsi al vino e imparare i suoi abbinamenti senza temere di fare figuracce, o di dover affrontare una materia che attraverso una critica autoreferenziale è diventata un codice incomprensibile e diretto a pochi iniziati.  A seguire, nella stessa serata, ci divertiremo ad abbinare alcuni vini ai piatti dello chef Diego Rossi di Trippa, la più nota, riconosciuta e premiata trattoria italiana. Metteremo in pratica il metodo Easywine. 

 

Estratto dal libro di Cristiana Lauro Il metodo easywine, Edizioni Pendragon 2019. Per gentile concessione dell’editore.

 

Gli abbinamenti cromatici

 

vino rosso

Bere vino senza mangiare è assolutamente sconsigliato. Evitate di farlo, perché alla lunga fa male e procura gastriti micidiali. Io lo dico un po’ rozzamente e senza una laurea in medicina, ma se chiedete al vostro medico vi dirà la stessa cosa.

La tradizione italiana prevede di bere vino ai pasti e da sempre chi andava in osteria soltanto per bere era considerato un ubriacone. Da questo è nata col tempo l’arte dell’abbinamento dei vari vini con i cibi più adatti. È divertente, seguitemi perché ne vale la pena.

 

Imparando ad abbinare i vini avrete in mano una chiave universale utilissima in un sacco di situazioni sociali. Sfogliatele tutte con la mente, pensateci bene. È il grimaldello che vi permetterà di sfoggiare le vostre conoscenze enologiche con grazia e spigliatezza, conquistando l’attenzione di chiunque e non solo a tavola. Con poche, semplici parole. Quelle giuste però.

vino italiano

 

Adesso provo a spiegarvi come si fa. Non si tratta di una scienza esatta e nemmeno dei Dieci Comandamenti. Sono solo buoni consigli piuttosto facili da seguire.

L’abbinamento del vino è importante, un po’ come la scelta della cravatta per l’uomo o dello smalto glamour per i piedini delle signore.

 

Gli abbinamenti cromatici

L’abbinamento cromatico per il sommelier è la rappresentazione dell’Anticristo. Eppure, con buona pace del professionista di sala, è assolutamente sensato, di facile comprensione e si rivela spesso il metodo più affidabile e veloce.

Funziona così: controllate il colore dominante del cibo e scegliete un vino dal colore simile. Tutto qui. Facile, no? È una bella dritta e funziona quasi sempre.

 

vino

Avete preparato una sogliola in padella o un branzino al sale? Abbinate un bianco leggero, di colore non troppo carico, in modo tale da rispettare la delicatezza del piatto, come un Gavi, un Soave. Sono solo alcuni esempi perché anche un Verdicchio o una Falanghina vanno bene. Se avete sulla tavola dei gamberi potete scegliere un rosato che sta bene anche col salmone, altro piatto di colore rosa.

 

Una bistecca poco cotta si sposa con i rossi rubino intenso (Chianti Classico giovane) che richiamano il colore del sangue. Per le carni a cotture più lunghe che tendono al marroncino (brasati, stracotti e via dicendo) sono perfetti i rossi più invecchiati dai riflessi che virano sul mattone, come il Barolo, il Brunello di Montalcino o un buon vecchio Taurasi.

 

Sui formaggi freschi scegliete i bianchi color giallo paglia, mentre su quelli più stagionati, di colore più carico, stanno meglio i vini ossidativi che riprendono il giallo ambrato del formaggio: i Marsala, le Vernacce di Oristano, ma anche i White Port, se volete spingervi oltre i confini del nostro Paese. I formaggi erborinati (quelli con le muffe) fanno scopa con i vini bianchi dorati e muffati, che sono dolci.

vino

Insomma è una questione di nuances. Il mio parrucchiere non fa che ripetermelo continuamente.

 

Alcuni abbinamenti cromatici

(a cura di Daniele Cernilli)

 

Aragosta al vapore e Franciacorta Brut Rosé

Bistecca alla fiorentina e Chianti Classico giovane

Carpaccio di dentice e Bianco di Custoza

Coda alla vaccinara e Chianti Classico Gran Selezione

Gorgonzola e Orvieto Classico Muffa Nobile

Lasagne alla Bolognese e Bardolino Classico

Parmigiano Reggiano 24 mesi e Vernaccia di Oristano

Parmigiano Reggiano 48 mesi e Marsala Vergine

Risotto alla parmigiana e Valdobbiadene Prosecco Superiore

Spaghetti con pomodoro e basilico e Ischia Rosso

Tagliolini al tartufo e Alto Adige Gewürztraminer

 

 

 

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...