BIANCO, ROSSO E VERDONE! "FURIO? NON È MICA TANTO INVENTATO: ERA IL CORTEGGIATORE DELLA MIA MIGLIORE AMICA. L’EMIGRATO PASQUALE OGGI NON SI RIFAREBBE QUEL VIAGGIO, RESTEREBBE A MONACO - IL SERPAX AL CAPOTRENO CHE SI ERA SENTITO MALE, LA MALATA TERMINALE CHE LO RINGRAZIA PERCHÉ I SUOI FILM LE HANNO FATTO COMPAGNIA DURANTE LA TERAPIA DEL DOLORE (“VERDONE È UN OTTIMO ANSIOLITICO") E I VACCINI: "SBAGLIA CHI DICE CHE.." -  VIDEO

 

 

Paola Italiano per “la Stampa”

 

bianco rosso e verdone furio

Ne stiamo uscendo perché la maggior parte della popolazione è stata disciplinata, ha fatto quello che doveva fare»: parte l'applauso per Carlo Verdone, e sentirne il fragore fa impressione all'Auditorium del Lingotto di Torino, in una sala piena, un'aria di quasi normalità filtrata dalle mascherine. Sul palco al Salone del Libro il direttore de La Stampa Massimo Giannini scherza con il regista sulla sua ben nota competenza scientifica:

 

«Medico mancato, impropriamente definito ipocondriaco» lo stuzzica Giannini chiacchierando con lui. Che si schermisce, ma è vero che Verdone ne sa parecchio, si capisce anche in alcuni episodi del suo libro La Carezza della Memoria (Bompiani), i ricordi di una vita ripercorsi con ironia e malinconia, «perché non vorrei passare per l'attore comico che deve per forza scrivere un libro che fa ridere, volevo offrire al pubblico un'immagine vera».

bianco rosso e verdone pasquale

 

Infatti il libro è una scatola della memoria che fa pensare e a volte commuove: come ti è venuta l'idea di scriverlo?

«Nasce dalla mia immobilità a casa, avevo un grosso problema alle anche, quasi non camminavo più, fino a quando ho deciso di farmi operare. Poi, il giorno prima del lockdown ero al telefono con Paolo Sorrentino. Eravamo preoccupati, lui mi ha detto: "Dobbiamo fare in modo che questo periodo non sia perso, ma guadagnato. Dobbiamo metterci a scrivere, anticipare i progetti, perché prima o poi finirà, no?".

 

 

Questo mi ha dato la carica. Il giorno dopo prendo tra le mani un vecchio scatolone, ma sento un dolore spaventoso alle gambe e mi cade: per terra si sono sparsi centinaia di oggetti e fotografie. Ognuno era una storia, un ricordo. Ho cominciato a scrivere».

 

Le prime pagine descrivono una notte romana densa e silenziosa, che già lasciava intuire il buio in cui stavamo entrando con il Covid. Possiamo dire che grazie a vaccini e Green Pass ne stiamo uscendo?

 «Sì, perché la maggior parte della gente è stata disciplinata. Io ho provato a parlare con chi non è d'accordo: ma è complicato avere uno scambio dialettico, hanno idee radicate».

 

Sembrava che venerdì l'Italia dovesse paralizzarsi, invece chi dice no si è dimostrata una minoranza che non ci condiziona. Sbaglio?

carlo verdone

«Il nostro Paese a volte è un po' cialtrone e caotico. Ma è stato disciplinato. Dove sono stati indisciplinati, soprattutto nell'Europa dell'Est, hanno le terapie intensive ancora piene. Sbaglia chi dice che il vaccino è stato fatto di corsa: gli scienziati erano molto avanti perché stavano studiando il Sars Cov 1, erano già al 65% nella soluzione del problema. Poi, chiaro che qualche evento avverso arriva, ma succede anche con gli antinfiammatori, pure con il viagra».

 

Medico mancato un po' lo sei. Penso alla storia del treno.

CARLO VERDONE SORA LELLA

«Tornavo da Verona con il mio amico e critico Mario Sesti. Parte un annuncio: "Per favore un medico con urgenza alla carrozza 4". Dopo cinque minuti: "Ripetiamo, un medico alla carrozza 4 con urgenza". Mario mi dice: "Vacce te, Carlo". Vado e trovo un capotreno steso nel corridoio, iperventilato, sudato, bianco come un lenzuolo. Uno all'infarto ci pensa.

 

Allora dico "scusate, per cortesia, fate passare". Gli dico di descrivermi i sintomi: nessuno, tranne il senso di oppressione al petto. Penso a un attacco di panico e gli chiedo: ma che problemi c'ha lei? È cominciato un film: tradimento della moglie, andata via di casa, con il suo migliore amico. Alla fine gli do una pastiglia di Serpax, dopo mezz' ora si sente meglio e lo dice a tutto il treno e mi vengono a bussare tutti i passeggeri: "Posso sapere che pasticca ha dato al capotreno?".

 

carlo verdone milena vukotic

Sui treni ci ho passato tanto tempo: sono una miniera per me che sono uno che osserva le persone, i tic e le manie. E poi diventano personaggi.

 

 Diventano Furio.

«Infatti Furio non è mica tanto inventato: era il corteggiatore della mia migliore amica».

 

Bianco, Rosso e Verdoneha compiuto 40 anni: tra i personaggi più esilaranti che attraversavano l'Italia per andare a votare c'era Pasquale, l'emigrato che parte da Monaco e torna a Matera. Oggi si vota, cosa farebbe Pasquale?

«Oggi non si rifarebbe quel viaggio, resterebbe a Monaco».

 

Uno dei capitoli più commoventi è invece quello sulla signora Stella.

brega verdone sora lella

«Una donna in un bar mi dice che la sorella vorrebbe incontrarmi. Era una malata terminale. Mi dice "grazie, perché i suoi film mi hanno fatto compagnia durante la terapia del dolore. Lei è un ottimo ansiolitico". Ho capito quanto la professione di regista attore è importante. E che anche facendo ridere bisogna lavorare con serietà: abbiamo un grandissimo potere»

CARLO VERDONE COVERcarlo verdone enrico lucherini foto di bacco (3)de niro verdone veronesiISABELLA DE BERNARDI CARLO VERDONEcarlo verdoneVERDONE AL LUPO AL LUPOarmando feroci carlo verdoneinsaponata un sacco bello verdonenanni moretti, carlo verdone, francesco rutelli e alberto sordi foto di peitro cocciaeleonora giorgi carlo verdone foto di bacco (5)

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."