paolo cangelosi

IL BRUCE LEE DEI CARUGGETTI - LA STORIA DI PAOLO CANGELOSI E LA SUA ASCESA NEL MONDO DEL KUNG FU FINO AL TITOLO DI GRAN MAESTRO - IL VIAGGIO A HONG KONG, LA VITA TRASCORSA NELLE SCUOLE DI ARTI MARZIALI, LA CRUDELTA' DEL SUO MAESTRO, I COMBATTIMENTI CLANDESTINI, SANGUE, VIOLENZA E SOFFERENZA…

Simone Regazzoni per “La Stampa – Tuttolibri”

 

paolo cangelosi

Nell’aprile 1959 un ragazzo di diciannove anni, proveniente da Hong Kong, sbarca a San Francisco. Ha fatto un lungo viaggio in nave con 115 dollari in tasca e un biglietto di terza classe, ma ha trascorso le sue giornate in prima insegnando cha-cha-cha. Non è un maestro di ballo: ha studiato per otto anni Kung Fu stile Wing Chun con il Maestro Yip Man e Wong Shun Leung a Hong Kong. Il suo nome è Lee Jun Fan. Presto il mondo intero lo conoscerà come Bruce Lee, l’uomo che rivoluzionerà la storia delle arti marziali e porterà in Occidente le arti marziali cinesi, benché il suo spirito innovatore lo abbia posto fin da subito al di fuori delle arti marziali tradizionali.

 

wong shun leung

Quando l’onda dei film di Bruce Lee travolge l’Occidente il Kung Fu, quasi sconosciuto fino ad allora, diventa una vera e propria moda, e generazioni di ragazzi sognano di imparare a prendere a calci la vita. Siamo nei primi anni Settanta. Tra questi ragazzi c’è un giovane di quattordici anni che, a differenza dei suoi coetanei, si allena già da tre anni nel Kung Fu ma non ama la «giocosa superficialità» delle palestre di arti marziali.

l uomo e il maestro paolo cangelosi

 

È determinato, serio, e sa ciò che vuole. Ogni giorno entra in una falegnameria nei vicoli di Genova e si addestra con un uomo che tutti chiamano «Cina». L’uomo è un falegname cinese: il suo nome è Fu Han Tong, ed ha accettato di insegnare Kung Fu a un ragazzino che non è spaventato dalla durezza di quell’addestramento quotidiano con il suo Sifu, Maestro. Passeranno ancora molti anni prima che quel ragazzino diventi Tai Sifu, Gran Maestro, ma ha già chiara l’essenza del Kung Fu che prima di tutto è duro lavoro: «Iniziavo a capire tutto il sacrificio, la disciplina e il lavoro, quel “duro lavoro” (come da traduzione dell’ideogramma cinese Kung Fu) che c’è dietro a quest’arte. Le mie lezioni con Fu Han Tong si basavano su questi princìpi, anni luce da ciò che vedevo intorno a me».

paolo cangelosi

 

Inizia così l’incredibile e appassionante autobiografia L’uomo e il maestro del Tai Sifu Paolo Cangelosi curata da Nathalie Tocci edita da e/o. Un libro che racconta una storia fuori dal tempo: fuori dal nostro tempo di social, like e «maestri» che insegnano come diventare esperti in qualsiasi cosa in un’ora e senza fatica. E proprio per questo un libro prezioso, vitale, che mostra cosa significhi vivere oggi una vita scegliendo una via, anche quando tutti gli altri non riescono a vederla perché troppo indaffarati con le loro incombenze quotidiane.

 

maestro yip man

Come ha osservato Emanuele Coccia, la scrittura rappresenta «una strana radioattività dello spirito» ed è in grado di produrre continuità spirituale. Mentre leggevo il libro di Cangelosi avevo la chiara impressione di sentire la potenza dello spirito al di là dei segni, cosa che sempre più spesso manca a tanta saggistica contemporanea, anche filosofica, in cui si sente solo la vuota ripetizione del mestiere.

 

maestro yip man e bruce lee

Chi si aspettasse dal libro di Cangelosi un elogio dell’Oriente o una retorica edificante della spiritualità delle arti marziali rimarrebbe deluso.

 

L’uomo e il maestro ci racconta il corpo a corpo di un uomo con i propri sogni e i propri demoni, che a soli a vent’anni compie un viaggio opposto a quello di Bruce Lee: compra un biglietto per Hong Kong e inizia un viaggio fisico, mentale e spirituale in un universo antico, distante, a tratti ostile.

 

La biografia di Cangelosi è un viaggio al termine del Kung Fu attraverso esperienze meravigliose e terribili, attraverso la luminosità assoluta e il buio impenetrabile. Il racconto della vita trascorsa nelle kwoon di Hong Kong, le antiche scuole del Kung Fu in cui si condivide tutto, addestramento, pasti, mansioni quotidiane, è un piccolo saggio di sociologia delle arti marziali.

 

È qui, e in particolare nella kwoon al 729 di Nathan Road, sotto la guida del Tai Sifu Chan Hon Chung, che Cangelosi fa esperienza dell’universo del Kung Fu che non è solo tecniche di combattimento, ma cultura, tradizione, filosofia, arte medica, e coincide con la vita stessa, una vita di apertura, dono, condivisione: «Chan Hon Chung mi ha mostrato che l’arte marziale riguarda il dare, la condivisione che è una meravigliosa forma di amore».

wong shun leung

 

Ma l’articolato universo del Kung Fu e i suoi Maestri non sono solo luce e possibilità di elevazione. La parte forse più potente del libro, che ti colpisce come un colpo vibrato, è quella che mostra la discesa agli inferi di Cangelosi insieme al suo Sifu Fu Han Tong, il Maestro tanto ammirato ma capace anche di crudeltà assoluta. È la storia degli incontri di Kung Fu clandestini combattuti da Cangelosi nel corso degli anni in Oriente, del sangue e della sofferenza, della violenza che ti svuota, dello spettro della morte.

paolo cangelosi

 

È il divenire consapevoli del fatto che l’amato Oriente può essere anche ciò che si odia e si detesta con tutto se stessi.

 

Perché mostra il suo lato oscuro. Perché le arti marziali non fanno sconti, non sono una semplice forma di allenamento, ma un duro viaggio di trasformazione ed elevazione di sé che ci costringe a fare i conti con il nostro lato oscuro e ad attraversarlo. Per arrivare dove? Dove già eravamo senza saperlo: immersi nel divenire di una vita più grande di noi stessi e dei confini del nostro Io.

Ultimi Dagoreport

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)