compagnia dell anello my hobbit life il signore degli anelli

LA CAMPANIA DELL’ANELLO – UN GRUPPO DI 9 AMICI SI SONO TRAVESTITI DA PERSONAGGI DEL “SIGNORE DEGLI ANELLI” PER PERCORRERE “L’ITALIA DI MEZZO” E GETTARE L’ANELLO NEL “MONTE FATO” OVVERO IL VESUVIO – LO SCOPO DEL VIAGGIO È DI RACCOGLIERE FONDI PER COSTRUIRE UN VILLAGGIO HOBBIT IN ABRUZZO – I NOVE SONO PARTITI DALLA PROVINCIA DI CHIETI E STANNO DOCUMENTANDO IL TUTTO SU INSTAGRAM  - VIDEO

Valerio Lento per www.it.mashable.com

 

my hobbit life 8

Chi non ha sognato almeno una volta di essere un hobbit o un elfo, di appisolarsi tra i boschi della Contea e di partire all'avventura per distruggere un anello malvagio?

Sappiate che qualcuno lo ha fatto davvero.

 

Nove uomini travestiti da personaggi de Il Signore degli Anelli stanno ripercorrendo il viaggio della saga tolkeniana per gettare l'anello nel Vesuvio. Il motivo? Raccogliere fondi per costruire un villaggio hobbit in Abruzzo.

 

"Partiamo un po' tardi perché gli hobbit dormono, gli elfi non arrivano e gli stregoni, si sa, non sono né in ritardo, né in anticipo" ci dice per telefono Samvise Gamgee, alias Nicolas Gentile, pasticcere abruzzese di 37 anni, col respiro pesante e la faccia assonnata.

 

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Oltre l'uscio di casa, socchiuso da una larga porta rotonda in perfetto stile Hobbit, lo attende il resto della Compagnia dell'Anello: c'è Francesco, il fotografo dagli occhi di elfo che si è tagliato la barba per sembrare Legolas; Cristian, ramingo del nord che ha percorso l'Islanda a piedi; Simone, con bastone e cappello a punta, saggio e autorevole come si conviene a un aspirante Gandalf. E poi ci sono Marry, Pipino, Frodo, Gimli e Boromir, o almeno persone che ci somigliano davvero tanto, vestite e "armate" di tutto punto.

 

Sono partiti il 27 agosto da "Casa Gentile", un bungalow di 20 mq che tanto ricorda la dimora di Bilbo Baggins, sulle colline di Bucchianico, piccolo paese in provincia di Chieti, per arrivare il 2 settembre (anniversario della morte di John Tolkien, nel 1973) alla caldera del Vesuvio. Tutto a piedi.

 

"Sono 30 chilometri al giorno, sei ore di camminata circa - ha precisato Nicolas - mi preparo per questo viaggio da tre mesi e sono il meno allenato della Compagnia".

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Il cammino si divide in sette tappe tra cui il Bosco di Sant'Antonio a Pescocostanzo, dove si trova la faggeta secolare più antica d'Europa, e si snoda lungo i monti della Majella, le campagne molisane, le rovine di Pompei e infine il Vesuvio. Per dormire ci si arrangia.

 

"Abbiamo l'attrezzatura da campeggio ma siamo aperti all'imprevisto. Nelle prime due notti dormiamo in due fantastici castelli abruzzesi, quello di Roccascalegna, che si dice sia infestato dai Nazg... ehm, dai fantasmi (ride), e quello di Palena. Abbiamo allertato le autorità competenti, sarà un'avventura in sicurezza e nel pieno rispetto dell'ambiente. Quello che più mi spaventa sono i dolori muscolari e articolari". Fortuna che nella compagnia c'è un fisioterapista, Riccardo, in arte Boromir. Meglio non perderlo d'occhio, stavolta.

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L'idea di Nicolas di percorrere "l'Italia di Mezzo" per gettare l'anello nel Vesuvio è il frutto del suo antico e incondizionato amore per il Signore degli Anelli e per tutto l'universo di Tolkien. Una passione che lo ha portato a condurre una vera vita da hobbit: si veste da contadino, fuma l'erba pipa e passeggia scalzo per i prati.

 

Soprattutto, il viaggio verso il Vesuvio, documentato sulla pagina instagram MyHobbitLife, servirà per far conoscere a tutti il suo grande sogno: costruire un villaggio hobbit sul terreno di Bucchianico dove ospitare visitatori, organizzare eventi e continuare a vivere secondo gli usi e i costumi del popolo tolkieniano. Il villaggio si chiamerà La Contea Gentile, un bed and breakfast a tema hobbit.

 

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"Sarà una sorta di agriturismo fantasy, anche se non mi piace chiamarlo così e non mi piace considerare i visitatori come semplici clienti. Certo, l'aspetto commerciale è inevitabile, ma vorrei si creasse un rapporto umano con una comunità unita dall'amore per il Signore degli Anelli e per la natura. Se avessi voluto fare soldi mi sarei buttato sulle criptovalute" ironizza.

 

Per sostenere il progetto della Contea Gentile partirà a settembre un crowdfunding online e la speranza è che l'inaugurazione possa avvenire per l'estate 2022. Come precisa Nicolas "il villaggio sarà aperto tutto l'anno per godere del fascino di ogni stagione".

 

E il viaggio? Dopo il primo giorno l'umore della Compagnia è alto e gli incontri con i passanti sono sempre un piacere: "La gente si vede arrivare nove uomini travestiti da elfi e nani, qualcuno ci riconosce. Noi ci divertiamo a prenderli in giro".

 

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Ma i primi a credere nel realismo dell'avventura sono proprio Nicolas e compagni: "Pochi giorni prima di partire abbiamo fatto un'escursione in kayak sul fiume Tirino e ci sembrava di rivivere la scena in cui la Compagnia naviga il fiume Anduin e si ritrova al cospetto degli Argonath (due colossi di pietra raffiguranti i Re di Gondor, Isildur e Anàrion). A Campo Imperatore, invece, era come trovarsi a Rohan".

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Il ritorno a casa però non sarà a piedi e nemmeno sul dorso di gigantesche aquile, come avviene nella storia; la Compagnia tornerà a casa in auto, non senza prima aver fatto tappa a un pub di Pomigliano d'Arco per festeggiare l'impresa.

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