luca barbarossa

CANNE, MUSICA, AMORE E LIBERTA’ – LUCA BARBAROSSA FA 60 E SI RACCONTA IN UN LIBRO: "DA RAGAZZO AVREI VOLUTO ESSERE ADRIANO PANATTA. SUONAVO IN PIAZZA NAVONA. ERO DISPOSTO A DORMIRE PER STRADA. NEGLI ANNI ’70 MI INNAMORAI DI UNA RAGAZZA FRANCESE EROINOMANE. PENSAVO DI RIUSCIRE A SALVARLA CON IL NOSTRO AMORE. NON FU COSÌ. IO MI ORIENTAI VERSO IL..." – L’ARRESTO PER LA FEDE CALCISTICA, IL PCI, SPRINGSTEEN, MARADONA E QUELLA CANZONE CHE PARLAVA DELLO STUPRO SUBITO DA FRANCA RAME - VIDEO

 

Rita Vecchio per leggo.it

 

luca barbarossa 19

Stivali da cowboy e chitarra. Parte da qui Luca Barbarossa per un viaggio a ritroso che, a pochi giorni dal suo sessantesimo compleanno (il 15 aprile), gli fa ripercorrere la vita, raccontandola nel romanzo “Non perderti niente”. L’adolescenza in campagna. La strada. L’arresto per fede calcistica e l’escamotage per evitare la naja. La musica dei Beatles. Le canzoni, da “Roma puttana” (poi “Roma spogliata” con trascrizione di Bacalov) a “Passame er sale”. Sanremo. Gli incontri fortunati, da Springsteen a Maradona, a Morricone e Pavarotti. L’amore per la moglie Ingrid.

 

 

luca barbarossa 19

 

Barbarossa, la sua è una vita intensa.

«Fin da quando distribuivo copie dell’Unità invece che andarmene al mare, dal cineforum alla Fgci di Mentana (in provincia di Roma, ndr) e l’andirivieni con la corriera per trovare i film di Totò, Sordi, Fabrizi. Avevo stabilito un principio rivoluzionario per l’epoca: “anche i comunisti possono ridere”».

 

 

 

Adesso ci sono 60 candeline da spegnere.

«Non sono pronto. È una cosa davvero scortese (scuote la testa, ndr)».

 

 

 

Non si può lamentare, anche se lei considera la notorietà un imprevisto e non un desiderio.

«Sognavo di suonare, indipendentemente dalla popolarità che manco sapevo cosa fosse. Mi esibivo a piazza Navona. Ero disposto a dormire per strada. Sono uno ansioso, ottimista asintomatico affezionato di più agli insuccessi. Sto comunque migliorando, grazie a mia moglie Ingrid e ai nostri tre figli, Valerio, Flavio e Margot».

 

 

 

A proposito: hanno letto il romanzo?

«Sì. Certo, scrivendo che a scuola entravo dalla porta e uscivo dalla finestra, mi sono tirato la zappa sui piedi. Adesso hanno un’arma contro di me».

 

 

luca barbarossa haber panatta marcorè

 

La sua vera scuola era la strada.

«Da cui vengo e a cui appartengo. Per strada ci si annusava e, se ci si piaceva, si faceva un tratto insieme. A 60 anni mi piace che il Luca adulto incontri il ragazzo che era, che lo ringrazi per averci creduto quando nessuno gli diceva che ce l’avrebbe fatta. In comune i due Luca hanno gli ideali, la voglia di giustizia sociale e di lealtà. Allora si lottava contro lo sfruttamento delle classi deboli,  oggi lottiamo per i diritti delle minoranze in un momento in cui i diritti sono sospesi dall’emergenza pandemica, contro l’omofobia».

 

 

 

C’è una sua canzone, "L’amore rubato” che parla di violenza sulle donne. Il riferimento era allo stupro subito da Franca Rame.

«Mi sentivo in colpa verso tutte le donne vittime di abuso. E questo brano - che inizialmente avevo pensato di scrivere per Fiorella Mannoia - poteva essere un modo per dirlo. Alla fine, la cantai io e fu in gara al Sanremo 1988. Racconta la violenza sessuale subita da Franca Rame il 9 marzo 1973: nessuno pagò mai per quel crimine.

 

E io non mi ero mai vergognato così tanto di appartenere al genere maschile. Gli uomini fanno sempre gli stessi errori. Nelle interviste di allora dicevo che speravo che episodi del genere non accadessero più. E invece, oggi, a distanza di anni, se ne parla ancora. Anzi, si parla sempre di più addirittura di femminicidio. La canzone è terribilmente attuale».

 

 

 

luca barbarossa

Tra le pagine si parla anche di eroina.

«Per amore di Sophie, una ragazza francese che conobbi a piazza Navona durante le mie performance da strada a suon di accordi di un repertorio che andava da Neil Young a James Taylor. Me ne innamorai. Era una eroinomane e io, che poco o nulla sapevo di tossicodipendenza (eravamo negli anni Settanta), pensavo di riuscire a salvarla con il nostro amore. Non fu così. Per quanto mi riguarda, io sono riuscito a non fare uso di droghe: mi orientai soltanto verso il menefreghismo cannarolo tendente al teppismo (ride, ndr) e a bere del buon vino».

 

 

 

Parafrasando il titolo del libro, pensa di essersi perso qualcosa?

luca barbarossa e la moglie ingrid

«Non credo. Vivo delle mie passioni: canzoni, radio (dal 2010 a Radio2 Social Club, ndr), teatro con Neri Marcorè. Da ragazzo avrei voluto essere Adriano Panatta. Ma la vita sorprende».

 

 

 

E la musica fa cambiare direzione.

«Il jazz nelle cantine e al Music Inn club di Roma con mio padre, che mi portava a sentire quel genere di musica che allora era “carbonaro”. I concerti di Chet Baker e quelli di Bob Dylan a Londra (dove c’era uno che con le spalle al palco rollava canne e le regalava). Gli incontri, fortunati e inaspettati: Bruce Springsteen che, super ospite al Sanremo 1996 in cui io ero in gara con “Il ragazzo con la chitarra”, mi chiese di incontrarlo e mi invitò al concerto che avrebbe fatto qualche mese dopo all’Auditorium Santa Cecilia di Roma.

 

luca barbarossa ingrid 5

Luciano Pavarotti, nella sua casa pazzesca a Manhattan e la mia ricetta diet degli “spaghetti alla Barbarossa” (come poi li chiamò): lo incontrai quando scrissi “Il canto”, brano che inizialmente era stato commissionato per Placido Domingo (che poi cantò anni dopo con Il Volo) e che registrò Pavarotti. Non mi pareva possibile che il Maestro avrebbe potuto cantare un mio testo (sbagliarono i crediti e in stampa figurò il nome di Giorgio Pintus invece che di Luca Barbarossa, ndr).

 

LUCA BARBAROSSA NERI MARCORE ATTENTI A QUEI DUE

Ricordo anche l’incontro con Maradona a un mio concerto a Napoli, con Benigni e quello con Ennio Morricone che mi presentò alla moglie come quello che mesi prima lo aveva fatto apparire “persino simpatico” durante una puntata a lui dedicata di Radio2 Social Club. Sono incontri che, ancora adesso a pensarci, mi emozionano».

 

 

Domani potranno leggere tutti la sua autobiografia. 

«Sarà una settimana impegnativa. Il 13 aprile esce il romanzo. Il 15 compio 60 anni. Il 17, il ventiduesimo anniversario di matrimonio (sorride, ndr). E come ogni anno da quando io e Ingrid ci siamo sposati, le scrivo un biglietto con su la frase: “Non funziona”. Era quello che mi disse per tranquillizzarmi quando abbiamo deciso di stare insieme: "Se non funziona me ne torno a Parigi”. Quel “non funziona” ha portato fortuna».

 

 Dopo il romanzo un nuovo disco?

LUCA BARBAROSSA NERI MARCORE

«Prossimo romanzo tra altri 60 anni (ride ancora, ndr). Per il disco, qualcosa nell’aria c’è».

luca barbarossa in concerto foto di bacco (3)luca barbarossa in concerto foto di bacco (2)frances alini ascione luca barbarossa paolo genovese malcom pagani anna foglietta vittoria puccini marco giallini edoardo leoluca barbareschi e luca barbarossa con la moglie ingridLuca Barbarossa e Andrea Peroni barbarossa ramazzotti 3wind music awards eros ramazzotti abbraccia luca barbarossaluca barbarossa sabrina florio neri marcoremorandi barbarossa consoli 1luca barbarossa in concerto foto di bacco (4)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”